Rivoluzionario e uomo di stato cinese (Shaoshan, prov. Hunan, 1893 - Pechino 1976). Nato da media famiglia contadina, passò la giovinezza nello Hunan, dove svolse varî mestieri e compì studî irregolari. [...] la lotta antimperialista e la lotta antifeudale applicando la riforma agraria nelle zone liberate (Il ruolo del Partitocomunistacinese nella guerra nazionale, 1938; Sulla nuova democrazia, 1940; Sul governo di coalizione, 1945), linea che diede ...
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Rivoluzionario e statista cinese (Shaoshan, Hunan, 1893-Pechino 1976). Nato in una famiglia contadina di medie condizioni, passò la giovinezza nello Hunan, dove il padre lo avviò alla preparazione per la carriera degli esami imperiali. Dal 1912 al 1918, si avvicinò alla cultura occidentale (C. Darwin, ... ...
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Massimo L. Salvadori
Il rivoluzionario che fece vincere il comunismo in Cina
Mao Zedong è una delle figure dominanti della storia del Novecento. Nel 1949 portò al potere i comunisti in Cina. Marxista, vide in Lenin un maestro di azione rivoluzionaria. Mao non fu, però, un passivo seguace delle teorie ... ...
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(App. II, 11, p. 261)
Lionello Lanciotti
TSE-TUNG Uomo politico cinese, morto a Pechino il 9 settembre 1976. La figura del leader della Cina popolare viene a identificarsi, in larga misura, con la storia più recente del suo paese (v. cina: Storia, in questa App.). Il teorico del pensiero marxista ... ...
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(App. II, 11, p. 261)
TSE-TUNG Il 15 maggio 1948 Mao dava il via alla grande offensiva che doveva annientare le forze nazionaliste e costringere fuori del territorio continentale il governo di Chiang Kai-shek. Il 25 marzo 1949 Mao entrava a Pechino e, subito dopo la presa di Nanchino e di Shanghai, ... ...
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Mario TOSCANO
. Presidente del Partito comunista cinese, nato a Shao Shan (Ho-nan) nel 1893, fece parte nel 1911 dell'armata rivoluziouaria di Sun-Yat-Sen ed entrò nel Partito comunista cinese fin dalla sua costituzione (1920) e già nel 1928 lo troviamo, insieme a Chu-Teh e Ho-lung, a capo delle forze ... ...
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Li Lisan
Leader del Partitocomunistacinese (Liling, Hunan, 1899-Tianjing 1967). Aderì al PCC nel 1921. Rivale di Mao Zedong, sostenne senza successo la «linea L.L.», tesa alla lotta urbana (1928-30). [...] Costretto all’esilio in Unione Sovietica, rientrò in Cina nel 1946; fu nominato vicepresidente della Federazione del lavoro (1948-53) e ministro del Lavoro (1949). Si suicidò nel 1967 durante la Rivoluzione ...
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Partitocomunista dell'Unione Sovietica (PCUS)
Partitocomunista dell’Unione Sovietica
(PCUS, Kommunističeskaya partija sovetsgogo sojuza, KPSS) Partito politico russo, continuatore dell’esperienza [...] dagli organismi dirigenti. La linea di Chruščëv riceveva intanto le critiche del Partitocomunistacinese, che si acuirono fino alla rottura tra i due partiti. Nel 1964 l’insofferenza del gruppo dirigente per le scelte di Chruščëv portarono ...
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Uomo politico cinese (Huai'an Xian, Jiangsu, 1898 - Pechino 1976). Comunista e sostenitore di Mao Zedong, guidò l'alleanza (1937) tra il suo partito e i nazionalisti nella guerra contro il Giappone. Primo [...] rivoluzionario, partecipò (1934-35) alla lunga marcia verso Yan'an. Dal 1937 guidò i negoziati tra il partitocomunistacinese e i nazionalisti, prima nel precario fronte unico contro il Giappone, poi, nei mesi successivi alla conclusione della ...
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Uomo politico e militare cinese (Fenghua, Zhejiang, 1887 - Taibei 1975), il cui nome ufficiale era Jiang Zhongzheng, essendo Jieshi un soprannome; più noto come Chiang Kai-shek, con la forma dialettale [...] governo centrale stabilito a Nanchino nel 1927, pose fine alla collaborazione tra il Guomindang e i comunisti. Accettò un un 'fronte unito' con il Partitocomunistacinese (PCC) nel 1937, ma l'alleanza si rivelò precaria e diede luogo a una ripresa ...
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Uomo politico cinese (Choihang, Guangdong, 1866 - Pechino 1925), noto anche come Sun Wen o Sun Deming o Sun Yixian (la pronuncia cantonese di quest'ultimo nome ha dato origine alla forma Sun Yat-sen, con [...] con alterne vicende, fino al 1923 per consolidarvi il potere. Avvicinatosi all'Unione Sovietica, riuscì a indurre il partitocomunistacinese a collaborare con il Guomindang, che egli riorganizzò, dotandolo di una rigida struttura gerarchica e di un ...
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(XI, p. 29; App. II, I, p. 667; IV, I, p. 507)
Dopo la conferenza di Berlino di 29 partiticomunisti europei del giugno 1976 divennero sempre più evidenti le difficoltà che incontrava a farsi strada la [...] scelte del passato, il PCUS stabiliva così relazioni di nuovo tipo con i partiticomunisti (il Partitocomunistacinese, la Lega dei comunisti iugoslavi, il Partitocomunista italiano che con A. Occhetto al 28° Congresso del marzo 1989 confermava la ...
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Geografia Umana ed economica
di Pasquale Coppola
Stato dell'Asia centro-orientale. Le numerose vertenze che interessano l'esteso perimetro di frontiera della C. risentono favorevolmente della scelta [...] generazione' della leadership. La sanzione del ricambio politico e generazionale venne formalizzata dal xvi Congresso nazionale del Partitocomunistacinese, svoltosi nel novembre 2002, e completata tra la primavera del 2003 e l'anno successivo con l ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] , che rivendicava un margine più ampio di autonomia per i singoli partiticomunisti. Gli era successo alla segreteria del partito L. Longo. Ma il ripudio della linea assunta dal partitocomunistacinese, nel grande scisma che lacerava il mondo ...
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cinese
cinése agg. e s. m. e f. – 1. Della Cina: storia, letteratura, arte c.; padiglione alla c., chiosco; ombre c., gioco di ombre fatte con le mani su una parete; piatto c., strumento musicale a percussione che fa parte della batteria (v....
comunista1
comunista1 s. m. e f. e agg. [dal fr. communiste, der. di commun «comune1»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi professa il comunismo, o è iscritto a un partito o a un movimento che ne propugna la dottrina, oppure fa, o faceva, parte...