Uomo politico e scrittore belga, nato a Marcinelle (Hainaut) il 21 agosto 1864. Esercitò l'avvocatura a Charleroi, partecipando alla vita politica, dapprima nelle file del partito liberale progressista, [...] in Russia come ministro del Belgio; ma il colpo di stato bolscevico rese impossibile la continuazione del suo incarico. Dopo la pace settembre 1921). Alla Società delle nazioni fece parte della commissione per la cooperazione intellettuale. Avvocato ...
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RYKOV, Aleksej Ivanovič
Ettore Lo Gatto
Uomo politico sovietico, nato nel 1881. Di famiglia di contadini, studiò giurisprudenza all'università di Kazan′ e partecipò a moti studenteschi. Arrestato nel [...] moscovita. Fu uno dei principali organizzatori del colpo di mano bolscevico. Occupò prima il posto di commissario per gl'Interni, poi È uno dei più vecchi membri del Comitato centrale del partito comunista e dal 1919 membro del politburo. Di tendenze ...
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RAKOSI, Mátyás
Uomo politico magiaro, nato ad Ada (Bács-Bodrog) il 9 marzo 1892. Aderì ancora studente al partito socialdemocratico e, fatto prigioniero in Russia durante la prima guerra mondiale, alla [...] del conflitto prese contatto con Lenin entrando nelle file del partito comunista bolscevico. Rientrato in Ungheria, il 10 novembre 1918, fu, insieme a B. Kun, uno dei fondatori del partito comunista ungherese e in tale qualità dal marzo all'agosto ...
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RADEK, Karl Berngardovič (pseudon. di Karl Sobelsohn)
Uomo politico e pubblicista bolscevico, nato a Leopoli nel 1885. Partecipò ancora giovinetto al movimento operaio in Galizia, dove dal 1901 divenne [...] e di Kiental; nel 1917 fu a quella di Stoccolma, di dove nell'ottobre rientrò in Russia. Tra l'altro prese parte alle trattative per la pace di Brest-Litowsk. Durante la rivoluzione tedesca del novembre 1918 rientrò illegalmente in Germania, dove fu ...
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Dirigente bolscevico, nato nella Georgia nel 1899; entrò nel partito comunista nel 1917, prese parte notevole nella rivoluzione di quell'anno, ma fino al 1938 la sua attività non uscì dal quadro della [...] la NKVD, erede della GPU, e poco dopo, capo della stessa (8 dicembre 1938); come tale operò espulsioni in massa dal partito comunista e, dopo lo scoppio della guerra con la Germania, tenne con mano ferrea l'ordine interno, estendendo i suoi poteri ...
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OMODEO, Adolfo
Girolamo Imbruglia
OMODEO, Adolfo. – Nacque il 18 agosto 1889 a Palermo, da Guido Omodeo Salé, ingegnere lombardo impiegato al Genio civile, che adottò una forma ristretta del cognome, [...] 1945; poi in Libertà e storia, 1960, p. 338). Sul tema dei partiti intervenne alla Consulta il 13 febbraio 1946. Il partito di massa, sia fascista, sia bolscevico, sia cattolico aveva radice nel totalitarismo cattolico, nella Chiesa, che, essendo una ...
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Diritto
Giovanni Pugliese
Sommario
Parte prima. Aspetti del fenomeno giuridico nel tempo e in diversi luoghi e gruppi sociali.
1. Congetture sulle comunità primitive. 2. Cenni sui diritti del Vicino [...] Stato di diritto e a usare metodi lesivi dei diritti umani. Mentre quelle fasi si svolgevano, la paura del bolscevismo e le incapacità dei partiti di governo determinarono, prima in Italia (1922), poi in Germania (1933), l'instaurazione di un regime ...
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GUERRA
Mario Silvestri
Angelo Panebianco
Antonio Cassese
Storia
di Mario Silvestri
I primi conflitti armati
La guerra come fenomeno sociale, o come continuazione della politica 'con altri mezzi', [...] al dominio mondiale e all'annientamento della congiura giudeo-bolscevico-capitalista, ordita, a suo dire, contro la (nel 1956, nel conflitto di Suez, ma solo fra Egitto da una parte e Francia e Gran Bretagna dall'altra; nell'affare di Goa, nel 1961 ...
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DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] sua natura e nei suoi fini, al movimento bolscevico, perché come questo inteso a comprendere Stato, e l'Aventino, Torino 1949, ad Indicem; E. Aga Rossi, A. D. nel Partito popolare, in Il Movimento di liberazione in Italia, XXI (1969), 94, pp. 3- ...
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Marxismo
Pietro Rossi
Il marxismo come scienza della società
Il marxismo nasce, negli scritti di Marx e di Engels degli anni quaranta dell'Ottocento, sotto forma di una scienza della società che intende [...] la contrapposizione si traduce in un conflitto insanabile.
Sarà Lenin, e con lui il movimento bolscevico, a compiere questo passo. Il partito è l'avanguardia della classe operaia, che immette in essa la "coscienza" rivoluzionaria: la rivoluzione ...
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bolscevico
bolscevìco (meno corretto bolscèvico) agg. e s. m. (f. -a) [dal russo bol′ševik «maggioritario» tratto da bol′šenstvo «maggioranza»] (pl. -evìchi, meno corretto -èvichi o -èvici). – 1. Appartenente alla frazione di maggioranza del...
bolscevizzare
bolsceviżżare v. tr. [der. di bolscevico]. – Correntemente, rendere comunista; convincere al comunismo persone o più spesso gruppi, popolazioni. Anche, nella seconda metà nel 20° sec. (spec. nel periodo della cosiddetta «guerra...