La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La scuola matematica di Mosca
Sergej Sergeevic Demidov
La scuola matematica di Mosca
La matematica a San Pietroburgo e a Mosca
Nella seconda [...] trovato in Russia durante la Prima guerra mondiale come membro dell'esercito ceco, era entrato nel partitobolscevico e aveva preso parte attiva alla guerra civile e all'edificazione sovietica, fino a diventare membro del Comitato centrale e, negli ...
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Stalinismo
Giuseppe Boffa
Definizione
Col termine 'stalinismo' si indica in genere quel particolare sviluppo della Rivoluzione russa e del movimento comunista, che da quella rivoluzione prese le mosse, [...] come verrà poi definito, un'autentica caccia ai presunti 'nemici del popolo', che colpì soprattutto il Partitobolscevico anche in quella sua parte che aveva in precedenza sostenuto Stalin, ma in cui si riaffacciavano di continuo riserve circa la sua ...
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COLLETTI, Lucio
Giuseppe Bedeschi
Nacque a Roma l’8 dicembre 1924. Si laureò in filosofia all’università di Roma col crociano Carlo Antoni, con una tesi sulla logica di Croce. Ma le sue simpatie non [...] con chiarezza, uno dei caratteri più caratteristici del leninismo: l’idea che il partito della classe operaia è uno e uno soltanto: il partitobolscevico, il partito comunista. Radicalmente estranea al leninismo è l’idea che il movimeto operaio possa ...
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BALABANOFF, Angelica (Anželika Isaakovna Balabanova)
Francesco M. Biscione
Nacque a Černigov, nei pressi di Kiev, il 4 ag. 1877 da famiglia ebraica benestante (il padre, Isaak, era proprietario terriero [...] dalle sue vivide pagine, c'è, in definitiva, quella situazione che di lì a qualche anno avrebbe spaccato il partitobolscevico e che sarebbe stato l'oggetto della battaglia politica e dell'analisi della società post-rivoluzionaria di Trockij.
Altro ...
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rivoluzioni russe
Massimo L. Salvadori
Le giornate che sconvolsero la storia del Novecento
La rivoluzione del 1905 e le due rivoluzioni del 1917, l’una di febbraio che provocò la caduta dello zarismo [...] della lotta per la successione con l’eliminazione politica di tutti i suoi oppositori all’interno del partitobolscevico (eliminazione che in seguito sarebbe diventata anche fisica) – diede inizio alla costruzione della propria dittatura personale e ...
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partiti comunisti
Partiti politici di orientamento marxista, sorti per lo più a seguito della Rivoluzione russa del 1917 e tuttora presenti in molti Paesi del mondo.
Dalla Rivoluzione d’ottobre alla [...] di K. Marx e F. Engels, in Lega dei comunisti nel 1847) e all’inizio del 20° sec. – è il caso del Partitobolscevico (➔ ), nato nel 1912 –, fu la Rivoluzione russa del 7 nov. 1917 a dare impulso alla costituzione di p.c. su scala mondiale. Già ...
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VIDALI, Vittorio
Patrick Karlsen
– Nacque il 27 settembre 1900 a Muggia, borgo costiero dell’Istria nord-occidentale compreso nella regione del Litorale austriaco dell’Impero asburgico (oggi un Comune [...] e, su mandato di quest’ultimo, sovraintendente un servizio di informazioni che dipendeva dal Comitato centrale del Partitobolscevico ed era connesso con la parallela struttura del Komintern, l’OMS (Otdel Mezhdunarodnoy Svyazi; Rosenfeldt, 2009, pp ...
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partiti socialisti
Organizzazioni politiche del movimento operaio, comparse a partire dall’ultimo quarto del 19° sec. e tuttora operanti in molti Paesi del mondo.
Dalla nascita dei partiti socialisti [...] accesi e gravi crisi in molti p.s., da cui si staccarono consistenti minoranze che in seguito, sull’esempio del Partitobolscevico e della Rivoluzione d’ottobre, si sarebbero costituite in .
Tra le due guerre
La Prima guerra mondiale divise dunque i ...
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Il comunismo
Massimo L. Salvadori
Per comunismo si intende una dottrina la quale sostiene che il massimo benessere per l’umanità è conseguibile unicamente mediante la formazione di una società basata [...] luogo nella Russia zarista nell’ottobre 1917. Guidata da Vladimir Il´ič Lenin (1870-1994), capo del partito «bolscevico», consolidatasi al potere dopo una terribile guerra civile, essa portò alla formazione dell’Unione delle repubbliche socialiste ...
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Il socialismo reale
Luciano Pellicani
L’espressione «socialismo reale» fu utilizzata, a partire dagli anni Settanta, per indicare il modello di organizzazione sociale dell’Unione Sovietica e delle cosiddette [...] Esso, comunque, fu concepito come una tappa intermedia per giungere a quella che era la meta per la quale il Partitobolscevico aveva conquistato il potere: la società pianificata.
A giudizio di N.I. Bucharin – passato alla storia come il teorico del ...
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bolscevico
bolscevìco (meno corretto bolscèvico) agg. e s. m. (f. -a) [dal russo bol′ševik «maggioritario» tratto da bol′šenstvo «maggioranza»] (pl. -evìchi, meno corretto -èvichi o -èvici). – 1. Appartenente alla frazione di maggioranza del...
bolscevizzare
bolsceviżżare v. tr. [der. di bolscevico]. – Correntemente, rendere comunista; convincere al comunismo persone o più spesso gruppi, popolazioni. Anche, nella seconda metà nel 20° sec. (spec. nel periodo della cosiddetta «guerra...