BASSO, Lelio
Piero Craveri
Nacque a Varazze (Savona) il 25 dic. 1903 da Ugo e da Marianna Raimondi, in una famiglia agiata. Il padre, insegnante, liberale giolittiano, aveva partecipato alla vita politica [...] risolse con l'assoluzione degli imputati e l'avvio della maggior parte di essi al confino. Il B. passò tre anni all' a compimento, dopo il 1950, da Rodolfa Morandi con vero rigore "bolscevico", egli fu il primo "capo dell'apparato" e si incominciò a ...
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Antisemitismo
Imanuel Geiss
Introduzione
Il termine 'antisemitismo', preso in senso stretto, è usato impropriamente: com'è noto, infatti, anche gli Arabi sono semiti, mentre con antisemitismo si intende [...] - dopo massacri a carattere di pogrom - causò, a partire dal 1391, una prima ondata di profughi sefarditi nel Mediterraneo apertamente sotto Stalin, sebbene anche tra i bolscevichi la rappresentanza degli ebrei secolarizzati fosse tanto significativa ...
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MATTEOTTI, Giacomo
Mauro Canali
MATTEOTTI, Giacomo. – Nacque a Fratta Polesine, presso Rovigo, il 22 maggio 1885, da Girolamo e da Elisabetta Garzarolo.
Il padre, originario di Comasine in Val di Pejo, [...] , rappresentando la corrente dei massimalisti elezionisti che si presentava divisa. Da una parte v’erano quelli che, suggestionati dalla rivoluzione bolscevica, teorizzavano l’uso della violenza come unico mezzo per impadronirsi del potere, dall ...
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CANTIMORI, Delio
Piero Craveri
Nacque a Russi (Ravenna), il 30 ag. 1904 da Carlo e da Silvia Sintini.
Il padre, insegnante e preside di liceo, autore di scritti su problemi scolastici e su Mazzini, [...] specie nei riguardi dell'esperienza del movimento bolscevico e dello Stato sovietico, senza tuttavia che
Non che l'analisi del C. si fermasse qui; essa anzi partiva da una vasta esplorazione erudita e da una precisa conoscenza concettuale di ...
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COLAJANNI, Napoleone
Massimo Ganci
Nacque a Castrogiovanni (oggi Enna) il 28 apr. 1847 da Luigi, piccolo industriale dello zolfo, e da Concetta Falautano, proprietaria di solfatare, in una famiglia [...] del Mazzini "contro la Comune di Parigi, infinitamente meno pericolosa e meno bestiale del regime bolscevico". Di qui la sua opposizione al partito comunista, che era nato nel 1921 dalla scissione socialista di Livorno, da lui definito molto ...
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FERRARI, Andrea
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Lalatta di Palanzano (Parma) il 13 ag. 1850, primogenito dei quattro figli di Giuseppe e di Maddalena Longarini. La famiglia Ferrari apparteneva al ceto [...] progranuna di formazione di un giovane clero, il F., a partire dal 1896, istituì i collegi arcivescovili di Saronno, di Porlezza, scelte dei cattolici milanesi.
Ossessionato dal pericolo "bolscevico" (ancora nell'ultima lettera pastorale del Natale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’età giolittiana (1901-1914) è caratterizzata dalla democratizzazione del sistema [...] unità. Il 21 gennaio 1921, a Livorno, dalla scissione dell’ala sinistra del Partito Socialista Italiano nasce il Partito Comunista d’Italia. Fortemente ispirato al modello bolscevico, fedele interprete delle direttive della III Internazionale, il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giulio Sodano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le ragioni che portano al conflitto il sistema delle alleanze dei decenni precedenti [...] di agitazione spontanea, nel febbraio 1917, menscevichi e bolscevichi prendono a guidare le operazioni di sedizione civile nelle città, mentre nelle campagne è fortissimo il Partito Socialista Rivoluzionario, un movimento legato alle comunità agrarie ...
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DALLA TORRE DEL TEMPIO DI SANGUINETO, Giuseppe
Francesco Malgeri
Nacque a Padova il 19 marzo 1885 dal conte Paolo e da Elisabetta Soranzo. Educato nell'ambiente profondamente religioso della sua famiglia [...] fu chiaramente espressa dal D. ancor prima della nascita del partito popolare, in un convegno di dirigenti cattolici tenutosi a Roma il ; riaffermò le condanne della Chiesa contro l'ateismo bolscevico; difese, nei suoi articoli, i diritti della ...
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PAJETTA, Giancarlo
Franco Andreucci
PAJETTA, Giancarlo. – Nacque a Torino il 24 giugno 1911 da Carlo e da Elvira Berrini.
Il padre, laureato in legge, era impiegato all’Istituto San Paolo mentre la [...] per descrivere il suo stato d’animo, un famoso discorso di Stalin (rivolto al comitato centrale del Partito comunista bolscevico dell’URSS nell’aprile 1929 contro le deviazioni opportunistiche e contenente un attacco durissimo contro Nikolaj Bucharin ...
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bolscevico
bolscevìco (meno corretto bolscèvico) agg. e s. m. (f. -a) [dal russo bol′ševik «maggioritario» tratto da bol′šenstvo «maggioranza»] (pl. -evìchi, meno corretto -èvichi o -èvici). – 1. Appartenente alla frazione di maggioranza del...
bolscevizzare
bolsceviżżare v. tr. [der. di bolscevico]. – Correntemente, rendere comunista; convincere al comunismo persone o più spesso gruppi, popolazioni. Anche, nella seconda metà nel 20° sec. (spec. nel periodo della cosiddetta «guerra...