Uomo politico bulgaro (Koprivnica 1840 - Sofia 1904), fratello di Ljuben. Studiò in Russia, dove frequentò i circoli panslavisti. Vicepresidente dell'Assemblea costituente di Tirnovo (1879), fu ministro [...] delle Finanze nel primo gabinetto liberale (1880). Presidente del Consiglio (1880-81 e 1901), diresse l'ala sinistra del partito liberale. ...
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Uomo politico ed economista bulgaro (Plovdiv 1849 - Sofia 1924), più volte ministro delle Finanze (1886, 1894, 1897), dopo la morte di K. Stoilov (1901) divenne capo del Partito nazionalista e nel 1911, [...] come presidente del Consiglio, fu uno degli artefici della Lega balcanica contro la Turchia ...
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Uomo politico egiziano (Il Cairo 1884 - Neuilly-sur-Seine 1950), presidente del Consiglio (1930-33) di un gabinetto extraparlamentare che governò appoggiato dal Partito del popolo (ḥizb ash-sha῾b). ...
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INDIANA, UNIONE
Paolo DAFFINA
Giovanni MAGNIFICO
Maurizio TADDEI
. Ordinamento. - La costituzione promulgata il 26 gennaio 1950 ha fatto del Dominion dell'India (v. XIX, p. 1; App. I, p. 724; II, [...] quando si consideri che l'80% dell'elettorato era costituito di analfabeti. I partitipolitici in lizza erano 59 e i candidati più di 17 mila. La vittoria fu del partito che aveva portato l'India all'indipendenza, il Congress Party, che ottenne il ...
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Uomo politico italiano, nato a Pieve Tesino (Trento) il 3 aprile 1881. Si laureò a ventidue anni presso la facoltà di filosofia (sez. germanistica) dell'università di Vienna. La sua giovinezza fu tutta [...] Bonomi come ministro senza portafoglio, e riorganizzò il partito su basi sempre più ampie, assicurando alla Democrazia cristiana una notevolissima affermazione nella vita politica italiana. Prima come ministro degli Esteri nel secondo gabinetto ...
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Uomo politico, già presidente del Consiglio dei ministri, segretario del Partito socialista italiano dal luglio 1976 al febbraio 1993, morto a Hammamet (Tunisia) il 19 gennaio 2000. Coinvolto nelle inchieste [...] contro di lui riconobbe il finanziamento illegale dei partiti, ma ne estese le responsabilità a tutto il sistema politico e deprecò il "processo di criminalizzazione dei partiti e della classe politica". Processato e in seguito condannato, continuò a ...
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IRLANDA
Claudio Cerreti
Livio Tornetta
Francesca Socrate
Carla De Petris
John Turpin
Stefania Parigi
(XIX, p. 544; App. I, p. 738; II, II, p. 64; III, I, p. 894; IV, II, p. 230)
Dopo oltre un secolo [...] progressisti, per la prima volta presenti su scala europea, guadagnò l'11,9% dei voti, nelle elezioni politiche interne, invece, quest'ultimo partito perse quasi il 7% dei voti (limitandosi al 5%) recuperati dai laburisti (che dal 6,5% del ...
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(IV, p. 184; App. I, p. 145; II, I, p. 242; III, I, p. 126; IV, I, p. 153)
Popolazione. − Secondo una stima del 1989 la popolazione sale a 31.903.275 ab. (11 ab. per km2). L'evoluzione demografica recente [...] 20.000 desaparecidos nel corso del regime militare e che ottenne il consenso della maggior parte delle forze sociali e dei partitipolitici.
Le elezioni presidenziali tenutesi nell'ottobre 1983 segnarono il ripristino del sistema democratico. Il dato ...
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TERRORISMO
Domenico Caccamo
Il terrore, impiegato a difesa dello stato giacobino, fu legittimato da Robespierre come "emanazione della virtù", "giustizia pronta, severa, inflessibile", che è necessario [...] "una struttura riformistico-repressiva altamente integrata e centralizzata", che utilizza canali politici come i partiti, i sindacati e i mass-media e, d'altra parte, strumenti di annientamento come i nuclei speciali, i tribunali speciali, le ...
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RISORGIMENTO
Giuseppe Talamo
(XXIX, p. 434; App. III, II, p. 622)
Gli studi sul R. hanno ricevuto un innegabile impulso dalle celebrazioni centenarie dell'unificazione politica italiana, che diedero [...] e fra i popoli.
Il rinnovato interesse per i problemi delle nazionalità, suscitato dal crollo del sistema politico internazionale instaurato dal dopoguerra a partire dalla fine degli anni Ottanta, ha investito anche il R. e lo stato unitario, ma, in ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...