Uomo politico serbo (Belgrado 1876 - ivi 1935). Deputato dal 1906, dopo la morte di S. Novaković (1915) assunse la guida del partito progressista serbo. Del neocostituito regno dei Serbi, Croati e Sloveni, [...] la futura Iugoslavia, fu ministro dell'Interno (1921-22) e degli Esteri (1924 e 1927-32); come tale siglò un trattato di amicizia con la Francia (1927), ratificò (1928) gli accordi conclusi con l'Italia ...
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Uomo politico statunitense (Boston 1807 - ivi 1886); figlio del presidente John Quincy A. e uno dei fondatori dell'odierno partito repubblicano, legò il suo nome soprattutto alla attività diplomatica svolta [...] in Inghilterra, durante il periodo della guerra di secessione (1861-65), allorché seppe vincere le cattive disposizioni dell'ambiente londinese, benché fosse aspramente criticata in America la sua moderazione ...
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Uomo politico tedesco (Monaco di Baviera 1888 - Berchtesgaden 1967); membro del Partito popolare bavarese, deputato al Landtag (1920), nel 1929 assunse la direzione del partito. Ministro delle Finanze [...] del consiglio della Baviera. Deputato al Bundestag (1949-61), ministro federale delle Finanze (1949-57), contribuì, con una politica di forte controllo delle spese, al risanamento economico tedesco. Dal 1957 al 1961 resse il ministero della Giustizia ...
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Uomo politico (Vienna 1869 - ivi 1950); deputato socialdemocratico dal 1901, fu (ott. 1918 - febbr. 1919) uno dei presidenti dell'Assemblea nazionale e poi (febbr. 1919 - dic. 1920) presidente dell'Assemblea [...] costituente, facente funzioni di capo dello Stato. Capo (1920-34) del partito socialdemocratico, dal 1923 fu borgomastro di Vienna, carica che mantenne fino allo scoppio dei moti socialdemocratici del febbr. 1934, quando venne dimesso da E. Dollfuss. ...
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Giornalista e uomo politico (Lima, New York, 1820 - New York 1869). Dopo aver collaborato nel 1840 al settimanale letterario The New Yorker, entrò nella New York Tribune come direttore aggiunto (1841-43), [...] di guerra. Eletto all'assemblea dello stato di New York (1849-50), nel 1854 venne nominato vicegovernatore dello stato. In seguito partecipò attivamente alla organizzazione del partito repubblicano e dal 1865 al 1867 fu deputato al Congresso. ...
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Uomo politico (Napoli 1871 - ivi 1946). Esponente del movimento cattolico napoletano e deputato dal 1913, fu tra i fondatori del Partito popolare italiano (1919). Ricoprì le cariche di vicepresidente della [...] decaduto dal mandato parlamentare nel nov. 1926 dopo aver partecipato all'opposizione aventiniana, R. tornò alla vita politica alla caduta del fascismo, nelle file della Democrazia cristiana. Fu ministro senza portafoglio (aprile-giugno 1944) e ...
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Uomo politico (Cornish 1808 - New York 1873). Avvocato nell'Ohio, difensore degli schiavi fuggiaschi, fece parte del Liberty Party e dei Free Soilers e nel 1854 si mise alla testa del movimento per la [...] indipendente dagli interessi schiavisti, che fu il partito repubblicano, del quale fino allo scoppio della guerra civile fu uno dei capi più combattivi; nominato da Lincoln (1861) segretario al Tesoro, si rivelò mediocre amministratore e, venuto ...
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Uomo politico anglo-normanno (m. 1179); sotto re Stefano fu sceriffo e justiciar dell'Essex, e divenne poi con Enrico II (1154) chief justiciar d'Inghilterra, assieme a Robert de Beaumont conte di Leicester. [...] Agente della politica reale, sembra abbia redatto le costituzioni di Clarendon. Fu tra i primi del partito reale a incorrere nella scomunica in occasione della controversia con Becket. Cooperò validamente a reprimere la ribellione baronale del 1173. ...
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Generale e uomo politico romeno (Ismail 1859 - Bucarest 1938). Capo di stato maggiore (1911), comandante dell'esercito nella guerra contro la Bulgaria (1913), le sue gesta nel corso della prima guerra [...] ) lo resero popolarissimo. Capo del governo nel 1918, firmò i preliminari di pace a Buftea (5 marzo). Capo del nuovo partito del popolo (Partidul Poporului), antagonista di G. Brătianu, costituì due gabinetti (1920-21 e 1926-27). Maresciallo nel 1931 ...
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Generale e uomo politico svedese (Hovermo, Jämtland, 1760 - presso Kristinehamn 1835). Fallita una sua missione di sollevare la Norvegia contro la dominazione danese e prepararne la riunione alla Svezia, [...] (1792 circa) l'esercito e si diede allo studio dell'economia politica, traducendo tra l'altro in svedese una parte delle opere di A. Smith. Rientrato nell'esercito nel 1800, si creò un potente partito e nel 1809 fu uno dei capi della rivoluzione che ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...