Uomo politico italiano (Catanzaro 1887 - Cosenza 1974). Avvocato; membro del Comitato centrale del partito comunista. Eletto deputato nel 1924 (ma l'elezione fu annullata), confinato (1926-27); dopo la [...] caduta del fascismo fu ministro dell'Agricoltura e Foreste (1944-46) e della Giustizia (1946-47). Deputato alla Costituente e alla Camera dei deputati (1948-72). Ha legato il suo nome a una serie di provvedimenti ...
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Uomo politico (Heidelberg 1871 - Berlino 1925); da giovane fece il sellaio. Entrato nel partito socialista, divenne (1905) membro della direzione, deputato al Reichstag (1912), segretario generale del [...] partito (1918). Dopo l'abdicazione di Guglielmo II, il cancelliere Max principe di Baden gli trasferì (9 nov. 1918) i proprî poteri. Con l'appoggio dell'esercito E. represse il moto rivoluzionario degli Spartachisti. Eletto (1919) provvisoriamente ...
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Uomo politico ungherese (Vienna 1846 - Ginevra 1933), figlio di György; deputato (1872-75 e 1878), capo del partito conservatore-nazionale, difese i diritti dell'Ungheria nella duplice monarchia; presidente [...] della Camera (1901-04), si dimise quando non furono accolte le sue richieste di carattere militare e si oppose al Tisza; ministro dell'Istruzione nel gabinetto Wekerle (1906-10), promulgò la legge sull'istruzione ...
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Avvocato e uomo politico italiano (San Remo 1875 - ivi 1920); socialista, nel 1893 fu condannato al confino. Sindaco di San Remo (1906) e deputato (1913), dopo il congresso di Ancona (aprile 1914) dovette [...] , avendo rifiutato di uscire dalla massoneria. Fu tra i fondatori del fascio parlamentare di difesa nazionale e fece parte della Commissione d'inchiesta parlamentare sulla sconfitta di Caporetto. Nel 1919 fu eletto deputato nelle liste del blocco ...
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Uomo politico cecoslovacco (Olomouc 1891 - Praga 1976); capo del primo governo della Cecoslovacchia liberata (aprile 1945), eletto presidente del partito socialdemocratico stabilì la collaborazione coi [...] comunisti in seno al Fronte Nazionale. Dopo il colpo di stato del febbraio 1948, rieletto presidente del suo partito, nel giugno dello stesso anno realizzò la fusione coi comunisti. Più volte ministro sino al 1953, presidente dell'assemblea nazionale ...
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Astronomo e uomo politico (Vaassen, Gheldria, 1873 - Amsterdam 1960); insegnò nell'univ. di Amsterdam e fu direttore di quell'osservatorio astronomico; si occupò specialmente di astronomia siderale e di [...] . Esponente della sinistra socialista e teorizzatore di un socialismo basato sui consigli operai, fu tra i fondatori del partito comunista dei Paesi Bassi; aspramente criticato da Lenin, nel 1921 ruppe con l'Internazionale comunista. Tra i suoi ...
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Uomo politico belga (Baardegem, Brabante, 1743 - Lilla 1792). Avverso all'autoritarismo dell'imperatore Giuseppe II, pur condividendone l'orientamento riformatore, V. organizzò una società segreta di resistenza [...] aris et focis), che coi suoi corpi di volontarî cacciò gli Austriaci nell'insurrezione del 1789. Divenuto capo del partito dei progressisti, detti anche vonkisti, fautori di uno stato nazionale e rappresentativo, quando questi furono sconfitti dai ...
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Uomo politico polacco (Rury Jeznickie, Lublino, 1892 - Mosca 1956); fu tra i capi della resistenza antitedesca nella seconda guerra mondiale. Presidente della Repubblica polacca dal 5 febbr. 1947 al nov. [...] 1952, fu poi presidente del Consiglio sino al marzo 1954; segretario del partito comunista dal 1948 (dopo la destituzione di Gomulka), fu il principale interprete dello stalinismo in Polonia. Morì a Mosca durante lo svolgimento del 20º Congresso del ...
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Uomo politico italiano (Treviso 1887 - Viareggio 1953). Avvocato, giornalista, prima dell'avvento del fascismo esponente del partito radicale, dopo il 25 luglio 1943 diede vita, con I. Bonomi e M. Ruini, [...] al Partito democratico del lavoro, del quale fu il primo segretario. Ministro delle Poste e Telecomunicazioni nel secondo gabinetto Bonomi (1944-45), dell'Aeronautica nel gabinetto Parri e nel primo gabinetto De Gasperi (1945-46); fu deputato alla ...
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Uomo politico (Cesena 1887 - Roma 1960). Avvocato, iscritto al Partito popolare italiano sin dalla fondazione (1919), dopo la caduta del fascismo aderì alla Democrazia cristiana (1943) e prese parte alla [...] a Firenze. Senatore dal 1948, fu ministro di Grazia e Giustizia (1951-53), delle Finanze (1954) e del Bilancio (1956-57); dal 1957 al 1958 guidò un governo monocolore democristiano, dimettendosi subito dopo le elezioni politiche del maggio 1958. ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...