Uomo politico (Londra 1792 - Richmond, Londra, 1878). Deputato whig dal 1813, si distinse presto per le sue battaglie liberali, opponendosi nel 1817 alla sospensione dell'Habeas corpus e divenendo dal [...] primo ministro (1865-66), tentò di promuovere un nuovo allargamento del suffragio, ma non fu appoggiato dalla maggioranza del suo partito. Fra le sue numerose opere, si ricorda l'autobiografia Recollections and suggestions 1813-1873 (1875). ...
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Uomo politico inglese (Londra 1800 - ivi 1870). Ministro plenipotenziario a Madrid, vi appoggiò il partito costituzionale (1833). Entrato nella Camera dei Lords nel 1838, partecipò (1839-41) al ministero [...] 1852 ritenendolo troppo debole. In seguito fu ministro degli Esteri nel gabinetto Aberdeen e in quello Palmerston, dirigendo la politica estera britannica durante tutta la guerra di Crimea. Favorì le aspirazioni di Cavour e alla conferenza di Parigi ...
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Esponente sionista e uomo politico d'Israele (Płońsk, Polonia, 1886 - Tel Aviv 1973). Avendo aderito giovanissimo al movimento sionista, si trasferì nel 1906 in Palestina, dove assunse il cognome ebraico [...] nell'edificazione del nuovo stato e in tutte le sue scelte principali di politica interna e internazionale. Separatosi dal Mapai nel 1965, diresse per alcuni anni un piccolo partito di opposizione, il Rafi, ritirandosi definitivamente dalla vita ...
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Uomo politico ateniese (n. 540 a. C. circa - m. prima del 462), figlio di Lisimaco. Contribuì alla cacciata dei tiranni (510) e partecipò alla battaglia di Maratona (490). Fu arconte nel 489-88 e poco [...] se ne sappia, grande dovette essere in Atene l'influenza di Aristide durante gli anni successivi, nei quali dominò in Atene il partito conservatore guidato da Cimone. Morì certo prima dell'ascesa dei democratici radicali di Efialte e Pericle (462). ...
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Storico, politico e pubblicista italiano (Meana di Susa 1907 - Roma 2000). Fuoruscito durante il fascismo, partecipò alla guerra di Spagna e alla Resistenza come esponente di Giustizia e Libertà e quindi [...] del Partito d'Azione; dal 1969 al 1972 diresse L'Umanità, organo del PSDI. Tra le opere: La vita di Carlo Rosselli (2 voll., risorgimentali, tra i suoi principali lavori: Jean Bodin. Politica e diritto nel rinascimento francese (1934), Storia della ...
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Uomo politico iugoslavo (Lubiana 1910 - ivi 1979). Entrato nel partito comunista (1928), incarcerato per attività illegali (1932-34), poi esule a Vienna e in URSS, divenne membro dell'ufficio politico [...] nel 1938. Dopo il crollo iugoslavo (1941), diresse con B. Kidrič, a Lubiana, l'azione del Fronte di liberazione nella Slovenia occupata. Nel 1945, K. fu vicepresidente del Consiglio e ministro per la Costituente ...
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Uomo politico ceco (Semily, Boemia Orient., 1818 - Praga 1903). Entrato giovanissimo nel movimento nazionale ceco, prese parte attiva ai moti del 1848-49, sostenendo l'idea di un'evoluzione dell'Impero [...] asburgico in senso federale. Dal 1861 deputato del partito ceco alla dieta della Boemia e al Reichsrat di Vienna, si ritirò da quest'ultimo insieme ai suoi colleghi nel 1863, vista l'impossibilità di ottenere l'autonomia boema. Nel 1868 redasse una ...
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Pseudonimo dell'uomo politico e scrittore russo Karl Sobelsohn (n. Leopoli 1885 - m. forse 1939). Membro dal 1901 del partito socialdemocratico polacco-lituano, prese parte alla rivoluzione russa del 1905; [...] comunista nel 1927. Dopo aver ritrattato le proprie posizioni fu riammesso nel partito (1929) e dal 1931 al 1935 fece parte del comitato editoriale delle Izvestija. Arrestato durante la grande epurazione della metà degli anni Trenta, nel febbr ...
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Generale e uomo politico statunitense (Point Pleasant, Ohio, 1822 - Mount McGregor, New York, 1885). Si distinse nella spedizione contro il Messico (1845-47). Nella guerra di Secessione sconfisse più volte [...] ). Nel 1868, quale candidato repubblicano, fu eletto presidente e riconfermato nel 1872. Fece propria la politica repressiva del suo partito negli stati meridionali; risolse con il trattato di Washington (1871) le questioni pendenti con l'Inghilterra ...
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Uomo politico fiorentino (Firenze 1499 - Roma 1558). Professore di diritto nello studio di Pisa, partecipò nel 1527 alla sollevazione di Firenze contro i Medici e dopo l'instaurazione della Repubblica [...] , si distinse sempre per il suo rigido atteggiamento antispagnolo, sì che nel 1557, per il prevalere in Curia del partito moderato, cadde in disgrazia. Autore di numerosi scritti di carattere giuridico, fu particolarmente noto, nei secc. 16º e 17 ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...