Uomo politico russo (Simbirsk 1881 - New York 1970). Socialista moderato, dopo la rivoluzione del febbr. 1917 fu ministro della Giustizia, poi della Guerra e infine (luglio) primo ministro. Contrario a [...] e bandito dalle principali città; tornato poi a Mosca, si distinse come difensore in clamorosi processi politici. Eletto nel 1912 deputato per il partito del lavoro (trudoviki) alla quarta Duma, si occupò dei problemi della riforma agraria. A ...
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Militare e uomo politico sudafricano (n. Bovenplaats, colonia del Capo, 1870 - m. presso Pretoria 1950), di origine olandese, ma cittadino inglese, studiò legge a Cambridge e divenne dal 1899 consigliere [...] conservare la neutralità nel conflitto anglo-tedesco, S. ruppe il Partito unito e batté per pochi voti Hertzog, facendo aderire il Sudafrica dell'esercito britannico. All'interno S. perseguì una politica d'intesa fra Boeri e Inglesi, che poggiava sul ...
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Uomo politico tedesco (Berlino 1878 - ivi 1929). Fondatore della Deutsche Volkspartei (1918) e membro dell'Assemblea costituente della Repubblica di Weimar, poi cancelliere e ministro degli Esteri, fu [...] esponenti delle organizzazioni imprenditoriali tedesche e propugnò una più attiva partecipazione dell'industria alla vita politica del paese. Membro del Partito liberal-nazionale (1903), deputato al Reichstag (1907-1912; e dal 1914), capo del gruppo ...
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Capitano di ventura (n. Cotignola, Ravenna, 1369 - m. presso Pescara 1424). Dopo essere stato al seguito di Boldrino da Panicale, capitano delle genti del papa, passò ad Alberico da Barbiano, poi a Francesco [...] dal condottiero umbro. Cessati i rapporti con la regina, passò dalla parte di Luigi III d'Angiò, ma fu battuto, e solo per lo S. affogò. Ottimo soldato e buon capitano, ma politico mediocre, fu una semplice pedina nel gioco dei pretendenti e dei ...
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Uomo politico e generale tebano (n. tra 420 e 415 - m. 362 a. C.). Allievo del filosofo pitagorico Liside, fu vicino ai democratici di Pelopida. Ottimo stratega, respinse l'invasione della Beozia sconfiggendo [...] città di Megalopoli, e l'edificazione di Messene, alle falde dell'Itome, centro politico dei Messeni sottratti alla schiavitù spartana (370-369). Ma prevalse in Tebe il partito della pace ed E. fu assieme a Pelopida processato per alto tradimento; fu ...
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Uomo politico e militare cinese (Fenghua, Zhejiang, 1887 - Taibei 1975), il cui nome ufficiale era Jiang Zhongzheng, essendo Jieshi un soprannome; più noto come Chiang Kai-shek, con la forma dialettale [...] a Nanchino nel 1927, pose fine alla collaborazione tra il Guomindang e i comunisti. Accettò un un 'fronte unito' con il Partito comunista cinese (PCC) nel 1937, ma l'alleanza si rivelò precaria e diede luogo a una ripresa della guerra civile (1946 ...
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Oratore e uomo politico ateniese di parte democratica (Atene 389 - Cleone 322 a. C.). Educato alla scuola di Isocrate e forse di Platone, amico e avvocato dell'etera Frine che difese in un famoso processo, [...] di empietà. Nella vita pubblica fu, con Demostene e Licurgo, del partito democratico radicale avverso alla Macedonia e si fece, ancor giovane, fama di impetuoso oratore politico. Accusò Autocle (360) e Filocrate (343), che aveva concluso la pace ...
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Uomo politico tedesco (Wesel 1893 - Norimberga 1946). Ministro degli Esteri (1938), operò affinchè la politica espansionistica di A. Hitler fosse sostenuta da solide basi diplomatiche: nel 1939 concluse [...] , avviò più tardi un florido commercio di spumante. Iscrittosi al partito nazionalsocialista dopo aver conosciuto A. Hitler nel 1932, ne divenne il maggiore consigliere di politica estera. Nel 1935 riuscì a concludere, come inviato straordinario, l ...
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Uomo politico inglese (Lossiemouth, Moray, 1866 - Oceano Atlantico 1937). Tra i fondatori del Labour party, guidò i governi laburisti del 1924 e del 1929-31. Adottò misure restrittive per fronteggiare [...] solo alcuni membri del Labour, che vennero con lui espulsi dal partito. M. guidò per quattro anni la coalizione, conservando una reale influenza solo nelle questioni di politica estera (fu favorevole al disarmo e alla sistemazione del problema delle ...
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Uomo politico francese (Madrid 1811 - Cannes 1882); interessato ai problemi sociali, sulla Revue du progrès (da lui fondata nel 1839) denunziò vigorosamente le conseguenze della miseria e dell'ignoranza, [...] e, dopo i fatti del maggio e del giugno, dovette riparare in Inghilterra, ove rimase fino al 1870. Membro dell'Assemblea nazionale del 1871, si schierò contro la Comune di Parigi e nel 1876 fu uno dei fondatori del partito radicalsocialista francese. ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...