BORSO d'Este, duca di Modena, Reggio e Ferrara
Luciano Chiappini
Nacque a Ferrara il 24 ag. 1413 dal marchese Niccolò III d'Este e da Stella dei Tolomei dell'Assassino, madre, oltre che di B., di Lionello [...] sensibile a Venezia a partire dal 1456. Le conseguenze della sua scelta politica si videro subito nello D. Fava, La Biblioteca Estense e il suo sviluppo storico, Modena 1925. Gran parte dei libri miniati sotto B. sono descritti in D. Fava-M. Salmi, ...
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Leone XI
Matteo Sanfilippo
Alessandro de' Medici nacque a Firenze il 2 giugno 1536 in un ramo collaterale di quella famiglia. Era infatti figlio di Ottavio di Lorenzo de' Medici e Francesca di Jacopo [...] anni dovette soprattutto affrontare gli attacchi spagnoli alla politica filofrancese di Firenze. Tale opposizione crebbe quando la volontà di Filippo III era stata infatti ignorata, a partire dai suoi uomini. Il re di Francia invece esultò (Lettres ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo e Nello Rosselli
Paolo Bagnoli
Carlo e Nello Rosselli: il primo militante della politica, il secondo dedito alla ricerca storica; il primo impegnato nella lotta e il secondo nei suoi interessi [...] con sé anche la nascita e l’affermarsi di un sentimento di classe.
Nel rileggere la storia, egli è, d’altra parte, attento ai problemi politici che l’Italia vive in quel momento, per cui il libro va considerato anche sotto il profilo del messaggio ...
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ISABELLA d'Este, marchesa di Mantova
Raffaele Tamalio
Nacque a Ferrara il 17 maggio 1474, primogenita del duca Ercole I d'Este e di Eleonora d'Aragona, figlia del re di Napoli Ferdinando I.
Nel febbraio [...] di S. Pietro. Dell'Accademia entrò a far parte Matteo Bandello quando giunse a Mantova nel 1517, accolto Urbino. I. d'E. ed Elisabetta Gonzaga nelle relazioni famigliari e nelle vicende politiche, Torino 1893, passim; C. Yriarte, I. d'E. et les ...
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CAMBRAY DIGNY, Luigi Guglielmo de
Raffaele Romanelli
Nacque a Firenze il 7 apr. 1820, unico figlio del conte Luigi e di Marianna Nencini. Avviato dal padre architetto agli studi tecnici, e condotto [...] alle tesi decentratrici resero vani i contatti presi in quell'occasione dal ministero con alcuni gruppi politici dei quali si ricercava l'appoggio, il Terzo partito e la Permanente di G. Ponza di San Martino, notoriamente favorevoli a una linea di ...
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LANZA, Giovanni
Silvano Montaldo
Nato a Casale Monferrato il 15 febbr. 1810, perse in giovane età il padre Francesco, fabbro e negoziante in ferro, ma grazie all'impegno della madre Angela Maria Inardi [...] Regìa fu approvata e il L. si dimise dalla presidenza, ma dalla discussione era emerso un nuovo schieramento delle partipolitiche: si pronunciarono infatti contro la convenzione la Permanente, il L., Sella e i loro seguaci, il gruppo rattazziano e ...
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ELISABETTA Farnese, regina di Spagna
Marina Romanello
Nacque a Parma il 25 ott. 1692 da Odoardo Farnese, primogenito del duca Ranuccio II, e da Dorotea Sofia di Neuburg, a sua volta figlia dell'elettore [...] E. contava molto in funzione di sostegno dei suoi progetti politici in Italia.
Qui, nel 1741, il ventunenne Filippo fu e che non lo rivedrà più, resta un ricco epistolario, in parte pubblicato dallo Zanon. Dal '45 in poi le lettere si succedono al ...
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AGILULFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Non longobardo di sangue, perché della stirpe dei Turingi, certo si era unito ai Longobardi quando avevano invaso l'Italia, e nelle loro schiere aveva [...] parti rimaste all'Impero. Anche in quest'auspicio si deve innegabilmente vedere un riflesso della politica , XXX (1930), pp. 79-115; C. G. Mor, S. Colombano e la politica ecclesiastica di A., in Bollett. stor. piacentino, XXVIII (1933), pp. 49-58; G ...
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GIANFRANCESCO I Gonzaga, marchese di Mantova
Isabella Lazzarini
Unico figlio ed erede del capitano e vicario imperiale Francesco (I) e della seconda moglie di questo, Margherita di Pandolfo Malatesta, [...] soliti concludere il primo periodo della signoria di G.: a partire dal 1414 sino al 1438 G., pur fra tentennamenti, non si discostò più in modo rilevante dalla tradizionale politica filoveneziana cui era stato indirizzato dalle scelte paterne e dalla ...
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Onorio III
Ovidio Capitani
Dal particolare punto di vista in cui ci si vuole collocare, di valutare l'azione e la personalità dei pontefici romani in relazione con la figura e l'opera politica di Federico [...] di rappresentare a Federico II), potrebbe infatti significare anche questo.
In quest'opera di convinzione e coinvolgimento delle partipolitiche in Italia, il papa si servì di due personalità diverse, ma di indubbio spicco del suo entourage, Ugolino ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...