(IX, p. 477; App. II, I, p. 538; III, I, p. 332; IV, I, p. 392)
Per a. c. si può intendere, genericamente, la "partecipazione dei laici cattolici all'apostolato gerarchico" della Chiesa (secondo la classica [...] − d'intendere il rapporto fra un'associazione di laici cattolici e la vita politica e sociale. Da parte dell'ACI si è parlato di "cultura della mediazione", da parte di CL di "cultura della presenza": due espressioni che, anche se non perfettamente ...
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SAMOA
Francesca Socrate
(XXX, p. 606; App. III, II, p. 656; IV, III, p. 260)
Al censimento del 1986 la popolazione della parte dell'arcipelago che forma lo stato delle S. Occidentali (la sezione orientale [...] del cugino Tupuola Taisi Efi.
Nel 1979 si formò per la prima volta nella storia politica del paese un partitopolitico che, espressione delle opposizioni, assunse il nome di Partito per la protezione dei diritti umani. Presentatosi alle consultazioni ...
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Strategia
Luigi Bonanate
Carlo Jean
(XXXII, p. 823; App. II, ii, p. 916; III, ii, p. 854; V, v, p. 303)
Parte introduttiva
di Luigi Bonanate
Plurisemanticità del termine
Se in una qualsiasi relazione [...] un messaggio pubblicitario, tanto la conduzione di un gioco interattivo quanto la preparazione della campagna elettorale di un partitopolitico.
Per ricondurre a unità tante problematiche, si potrebbe allora dire che la s. consiste nell'esercizio del ...
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. Termine largamente diffuso durante la guerra mondiale per designare, sia gli appartenenti ad armi, corpi o reparti combattenti del R. Esercito o della R. Marina, sia le truppe di terra o di mare mobilitate [...] culto della patria, la difesa dei valori morali della nazione e, a tale scopo, è indipendente da qualsiasi partitopolitico". Coincide, quindi, con l'avvento del fascismo, l'affermazione di una nuova concezione, che alla apoliticità sostituisce una ...
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Sierra Leone
Paolo Migliorini
Emma Ansovini
Geografia umana ed economica
di Paolo Migliorini
Stato dell'Africa occidentale. La popolazione (6.005.000 ab. secondo una stima del 2006) cresce a un ritmo [...] dei detenuti, la smobilitazione dei gruppi ribelli, il reinserimento dei bambini soldato, la trasformazione del RUF in partitopolitico e la sua cooptazione nel governo. Ma la guerra riprese pochi mesi dopo, nonostante il dispiegamento su tutto ...
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Guatemala
Anna Bordoni e Emma Ansovini
'
Geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
Stato dell'America Centrale, posto nella parte istmica. La popolazione, che al censimento del 2002 ammontava a 11.237.196 [...] la formazione guerrigliera Unidad Revolucionaria Nacional Guatemalteca (URNG) e dalla trasformazione (1998) di quest'ultima in partitopolitico. La partecipazione dei cittadini al voto rimase bassa: meno del 20% degli aventi diritto partecipò infatti ...
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Tonga
Marina Faccioli
Silvia Moretti
'
(XXXIII, p. 1027; App. III, ii, p. 960; IV, iii, p. 650; V, v, p. 509)
Geografia umana ed economica
di Marina Faccioli
Popolazione
Nel 1998, secondo una stima [...] (febbr. 1993), dotata peraltro di scarsi poteri. Nell'agosto 1994 questo movimento diede vita al primo partitopolitico del paese, il Partito del popolo, che nelle elezioni del gennaio 1996 si aggiudicò sei dei nove deputati dell'Assemblea eletti a ...
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Commediografo, giornalista e uomo politico italiano (Pozzuoli 1891 - Roma 1960). Diede al teatro parecchi lavori, tra i quali: La sera del sabato (1934); Mani in alto (1935); Supergiallo (1936); Il sole [...] disagio dei ceti medî e della piccola borghesia, suscitò un largo movimento di opinione pubblica, poi sfociato nel partitopolitico omonimo, che ottenne un notevole successo nelle elezioni del 1946 (32 deputati "qualunquisti"); ma la mancanza di un ...
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Uomo politico congolese (Tshela, Kinshasa, 1910 - Boma 1969), di tribù bakongo. Impiegato nell'amministrazione belga, nel dopoguerra divenne presto uno dei dirigenti dell'Abako, associazione culturale [...] bakongo che K. trasformò in partitopolitico. Alla proclamazione dell'indipendenza del Congo, il 24 giugno 1960 K. fu eletto presidente della Repubblica, mentre a P. Lumumba toccava la presidenza del Consiglio dei ministri. Nella grave crisi in cui ...
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Uomo politico e pubblicista francese (Londra 1810 - Parigi 1870). Entrato (1830) nella redazione de L'Avenir, si unì a Lamennais e a Lacordaire nel sostenere la necessità e l'attualità di un nuovo assetto [...] dell'istruzione. Sull'esempio dell'esperienza del Belgio, M. cercò di riunire i cattolici in un grande partitopolitico; alle elezioni del 1846 centoquarantaquattro suoi seguaci, favorevoli alla libertà d'insegnamento, entrarono alla Camera. La ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...