Generale e uomo politico uruguaiano (Paisandú 1809 - Montevideo 1868). Intervenne nella guerra civile (1840-50), e nel 1853 capeggiò la rivolta del partito dei colorados (liberali) contro i blancos (conservatori); [...] dimessosi il presidente J. F. Giró, il F., dapprima membro del triumvirato composto da lui, da J. Lavalleja e da F. Rivera, assunse la presidenza della Repubblica (1854). Rovesciato (1855), si rifugiò ...
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Uomo politico tedesco (Colonia 1874 - Buchenwald 1944). Fu tra i fondatori, nel 1908, dell'Unione democratica, di cui fu poi presidente, ma nel 1912 divenne socialdemocratico. Passato al Partito socialdemocratico [...] indipendente dopo la scissione della SPD (1917), ministro dell'Interno della Prussia dal nov. 1918 al genn. 1919, deputato al Reichstag dal 1920, nel 1922 rientrò nella SPD. Rappresentò la Germania alla ...
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Uomo politico boliviano (La Paz 1861 - ivi 1933), ministro della Guerra col presidente J. M. Pando, poi presidente della Repubblica (1904-09). Liberale, promulgò la libertà di culto, istituì il matrimonio [...] le relazioni diplomatiche con la Germania. Sostituito alla presidenza da J. Gutiérrez-Guerra, M. fu ancora ministro in Francia (1917); dopo qualche anno in esilio all'estero, nel 1928 ritornò in patria, dove assunse la direzione del Partito Liberale. ...
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Uomo politico spagnolo (Barcellona 1819 - Madrid 1882); avvocato, progressista, partecipò ai moti di Barcellona (1842). Deputato repubblicano alle Cortes nel 1851, poi alle Cortes costituenti del 1854, [...] all'abdicazione di questo divenne presidente della Repubblica spagnola (febbr.-giugno 1873), ma, non riuscendo a dominare la situazione, si dimise. Nel 1880 diede vita al partito federale di unione repubblicana, ispirato alle idee di F. Pi y Margall. ...
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Uomo politico italiano (Crotone 1898 - Roma 1997); aderì (1919) al socialismo rimanendo attivo nel Partito socialista unitario sino al 1926; poi si dedicò alla professione forense. Nominato dopo l'8 sett. [...] questo nello sforzo di mantenere la monarchia su binarî di stretta costituzionalità e cercando di avviare una collaborazione con tutti i partiti. Dopo il referendum istituzionale del giugno 1946 fu delegato dall'ex-sovrano a rappresentarlo in Italia. ...
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Scrittore e uomo politico cubano (Puerto Príncipe 1849 - L'Avana 1933). Esiliato a New York per la sua attività repubblicana e antispagnola, nel 1895 redasse il manifesto indipendentista del Partito rivoluzionario [...] cubano. Dopo la proclamazione dell'indipendenza fu vicepresidente della Repubblica (1913-17). Parte dei suoi numerosi scritti di logica, morale, psicologia, letteratura (Idealismo y naturalismo en el arte; Disertación sobre el espíritu de la ...
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Uomo politico spagnolo (Burgo de Osma, Soria, 1833 - Burgos 1895). Deputato progressista (dal 1858), partecipò all'organizzazione delle rivolte militari del 1866. Dopo la rivoluzione del 1868, fu ministro [...] e due volte presidente del Consiglio. Ritiratosi dalla vita politica alla proclamazione della Repubblica, si batté in seguito contro la restaurazione borbonica organizzando il Partito repubblicano. Esiliato a Parigi, collaborò alla preparazione delle ...
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Uomo politico statunitense (Brookline, Mass., 1925 - Los Angeles 1968). Ministro della Giustizia nell'amministrazione del fratello John dal 1961, si dimise nel settembre 1964 e nel novembre dello stesso [...] del fratello e idealmente dopo la morte di questo ne assunse l'eredità, presentandosi come candidato alle elezioni presidenziali del 1968 per il partito democratico; durante la campagna elettorale fu ucciso da un giovane arabo di origine giordana. ...
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Uomo politico statunitense (New York 1882 - ivi 1947), figlio di immigrati italiani; membro repubblicano del Congresso (1916-32). Sindaco di New York (dal 1933, rieletto nel 1937 e nel 1942); riformò l'amministrazione [...] ed effettuò un vasto programma di assistenza sociale, avvicinandosi progressivamente al partito democratico. Fu anche (1940) capo della commissione mista di coordinamento delle misure di difesa degli USA e del Canada, e (1941) preposto all'ufficio ...
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Giurista e uomo politico francese (Parigi 1851 - Oger, Épernay, 1925), esponente del Partito radical-socialista, teorico del riformismo sociale di ispirazione solidaristica. Dal 1888 deputato, fu presidente [...] del Consiglio nel 1895-96. Successivamente più volte ministro, presidente della Camera (1902-04) e del senato (1920-23), fu delegato francese alla Società delle Nazioni (1919). Per la sua opera nella redazione ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...