Uomo politico inglese (n. 1642 - m. Londra 1711). Secondogenito del 1º conte di Clarendon, deputato (1160-79), aveva già una posizione indipendente quando il padre fu esiliato (1667). Ambasciatore straordinario [...] in difficoltà col re cattolico. Non per questo favorì l'ascesa al trono di Guglielmo d'Orange, e anzi, come capo del partito tory High Church, si oppose alla sua elezione. Nel 1692 si era tuttavia già riconciliato con lui: membro del Consiglio (1692 ...
Leggi Tutto
Politologo (Wuppertal-Elberfeld 1906 - Marburgo 1985), studioso del movimento operaio. Comunista, all'indomani dell'avvento del nazismo dovette abbandonare la carriera giuridica e fu in carcere dal 1937 [...] incarico alla Hochschule für Sozialwissenschaften di Wilhelmshaven. Dal 1951 al 1973 ha insegnato scienze politiche all'univ. di Marburgo. Nel dopoguerra (1946) si iscrisse al partito socialdemocratico (SPD) da cui fu espulso nel 1961 per contrasti ...
Leggi Tutto
Filosofo e uomo politico francese (Sompuis, Champagne, 1763 - Châteauvieux, Loir-et-Cher, 1845). Avvocato, aderì alla rivoluzione su posizioni moderate fino al 1793; membro del Consiglio dei Cinquecento [...] del comitato realista di Parigi. Rimasto nell'ombra politicamente durante il periodo napoleonico, acquistò grande rilievo politico nel periodo della Restaurazione quando si costituì attorno a lui il partito dottrinario, le cui esigenze R.-C. teorizzò ...
Leggi Tutto
Uomo politico ed economista britannico (Neath 1887 - Londra 1962), esponente del partito laburista.
Vita. Deputato laburista (1924-31; e dal 1935), sottosegretario agli Esteri (1929-31) e ministro dell’Economia [...] ducato di Lancaster e membro del gabinetto laburista (1948-51). Docente di economia politica a Londra (1910-36), fu creato baronetto nel 1960.
Opere. Apprezzato scrittore di politica estera e di economia, ha pubblicato: With British guns in Italy: a ...
Leggi Tutto
Figlia secondogenita (Londra 1665 - ivi 1714) di Giacomo duca di York (poi Giacomo II) e di Anna Hyde; sposò nel 1683 il luterano Giorgio di Danimarca, con cui ebbe 17 figli morti tutti in giovane età. [...] della sua indecisione si fece sentire soprattutto nella vita politica interna, dove l'alto concetto ch'ella ebbe delle personali della corona, con l'implicita ostilità al governo di partito, provocò contraddizioni e crisi, nel contrasto tra whigs e ...
Leggi Tutto
Uomo politico francese (Saint-Dié 1832 - Parigi 1893). Avvocato, giornalista, oppositore di Napoleone III, deputato nel 1869, prefetto della Senna e sindaco di Parigi nel 1870, deputato all'Assemblea nazionale [...] 1882-83), curò l'organizzazione della scuola laica e riorganizzò le strutture amministrative, decretando l'eleggibilità dei sindaci da parte dei consigli municipali. Presidente del Consiglio dal sett. 1880 al nov. 1881 e dal febbr. 1883 al marzo 1885 ...
Leggi Tutto
Poeta e uomo politico romeno (Răşinari, Transilvania, 1881 - Ciucea 1938); esponente del movimento irredentistico transilvano, membro del governo provvisorio della Transilvania nel 1918, dopo l'unione [...] Romania fu ministro dell'Istruzione e quindi dei Culti e delle Arti (1919-21). Nel 1932 fondò il partito nazionale agrario, fusosi nel 1935 col partito nazional-cristiano di A. C. Cuza. Presidente del Consiglio il 28 dic. 1937, si dimise poco dopo ...
Leggi Tutto
Uomo politico marocchino (n. Rabat 1920 - m. probabilm. 1965). Membro fin dagli anni Quaranta del partito Istiqlāl, partecipò alla lotta per l'indipendenza del Marocco, divenendo il principale esponente [...] Parigi subito dopo il sequestro). Lo scandalo che ne seguì ("affare Ben Barka") portò a un processo (conclusosi nel giugno 1967) che, pur chiarendo solo in parte la vicenda, confermò le responsabilità di Ufqir, condannato in contumacia all'ergastolo. ...
Leggi Tutto
Uomo politico belga (San Quintino 1800 - Bruxelles 1885). Avvocato, dal 1824 diresse il giornale Mathieu Laensbergh (dal 1829 La Politique), che si batteva per l'indipendenza belga dal dominio olandese. [...] di primo piano del governo provvisorio. Già legato politicamente al leader repubblicano L. De Potter, votò, governi di coalizione cattolico-liberale, assunse, con la vittoria del partito liberale, per due volte la presidenza del Consiglio (1847-52; ...
Leggi Tutto
Generale e uomo politico ungherese (Josephstadt 1833 - Vienna 1914). Dopo aver partecipato alle guerre del 1859 e del 1866, F., che dal 1865 era aiutante di campo di Francesco Giuseppe, passò nel 1872 [...] il governo ungherese dopo la sconfitta del partito liberale lealista. Rovesciato da un voto della indire nuove elezioni a suffragio universale, sì da debellare la classe politica dominante in Ungheria. Il re preferì affidare il potere a Wekerle, ...
Leggi Tutto
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...