Diplomatico e uomo politico sovietico (Białystok 1876 - Mosca 1951). Esponente del partito socialdemocratico russo, fu arrestato a Kiev nel 1901 per attività rivoluzionaria, ma nel 1902 riuscì a evadere [...] USA (nov. 1933) e ottenne l'ammissione dell'URSS alla Società delle Nazioni (18 sett. 1934). Sostenitore della politica societaria della sicurezza collettiva, in risposta al dinamismo hitleriano, concluse nel 1935 i trattati con la Francia (2 maggio ...
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Generale e uomo politico spagnolo (Granátula 1793 - Logroño 1879). Combatté contro i Francesi (1808-1814) e poi contro i rivoluzionarî dell'America Meridionale. Fu poi partigiano di Isabella II contro [...] stesso la reggenza (1841). Presto però l'alleanza del partito progressista e di quello moderato a favore di Cristina, 1843). Tornato in patria nel 1848, riapparve sulla scena politica solo nel 1854, allorché Isabella lo nominò presidente del ...
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Brown, James Gordon. – Uomo politico britannico (Glasgow 1951). Laureato in storia all’Università di Edimburgo (1972), nel 1983 è stato eletto per la prima volta alla Camera dei comuni. Nel 1993 è diventato [...] a una decisa opposizione all’introduzione dell’euro nel Regno Unito. Promotore di un'inversione di tendenza nella linea politica del partito a fronte del crescente dissenso interno e al calo dei consensi elettorali, nel giugno 2007 è succeduto a ...
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Uomo politico francese (Le Mans 1863 - ivi 1944). Eletto deputato nel 1898, fu membro autorevole, anche se impopolare, del partito radicale e, ministro delle Finanze con Waldeck-Rousseau (1899), poi con [...] d'intelligenza col nemico. Condannato dall'Alta Corte di giustizia a una lieve pena (1920), dopo il 1924 rientrò nella vita politica, tenne il portafoglio delle Finanze in varî gabinetti fino a quello di F. Buisson (giugno 1935). Ha scritto: Mes ...
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Uomo politico (Firenze 1370 - Ancona 1442), figlio di Maso, della potente famiglia fiorentina, condivise l'indirizzo antivisconteo del padre. Dopo un'intensa attività come ambasciatore, alla morte di Maso [...] , 1424). Nel 1426, per togliere ai Medici l'appoggio politico del popolo minuto, propose di ridurre il numero delle arti Nella guerra contro Lucca alleata dei Visconti, voluta dal suo partito, fu commissario presso l'esercito, ma rinunciò a tale ...
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Storico (Reggio nell'Emilia 1818 - Torino 1886). Studente di medicina a Parma e perfezionando a Vienna, preso dalle idee liberali, abbandonò la professione e nel 1848 fece parte del governo provvisorio [...] , poi a Torino. Si rivelò allora la sua vocazione di storico, ma di storico di partito, poiché le sue prime opere (I Ducati Estensi dal 1815 al 1850, 1852, 2 voll.; Vicende del mazzinianismo politico e religioso dal 1832 al 1854, 1854; Storia della ...
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Uomo politico britannico (Birmingham 1863 - Londra 1937), fratello di Arthur Neville. Dopo gli studî di perfezionamento in Germania, entrò nel 1892 come deputato liberale-unionista ai Comuni. Civil Lord [...] delle Poste (1902-03), fu cancelliere dello Scacchiere dal 1903 al 1906, fino alla disfatta elettorale del suo partito. La politica coraggiosa e coerente degli anni successivi lo mise sempre più in vista, tanto che nel 1915 entrò nel gabinetto ...
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Uomo politico inglese (n. 1642 - m. Londra 1711). Secondogenito del 1º conte di Clarendon, deputato (1160-79), aveva già una posizione indipendente quando il padre fu esiliato (1667). Ambasciatore straordinario [...] in difficoltà col re cattolico. Non per questo favorì l'ascesa al trono di Guglielmo d'Orange, e anzi, come capo del partito tory High Church, si oppose alla sua elezione. Nel 1692 si era tuttavia già riconciliato con lui: membro del Consiglio (1692 ...
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Politologo (Wuppertal-Elberfeld 1906 - Marburgo 1985), studioso del movimento operaio. Comunista, all'indomani dell'avvento del nazismo dovette abbandonare la carriera giuridica e fu in carcere dal 1937 [...] incarico alla Hochschule für Sozialwissenschaften di Wilhelmshaven. Dal 1951 al 1973 ha insegnato scienze politiche all'univ. di Marburgo. Nel dopoguerra (1946) si iscrisse al partito socialdemocratico (SPD) da cui fu espulso nel 1961 per contrasti ...
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Filosofo e uomo politico francese (Sompuis, Champagne, 1763 - Châteauvieux, Loir-et-Cher, 1845). Avvocato, aderì alla rivoluzione su posizioni moderate fino al 1793; membro del Consiglio dei Cinquecento [...] del comitato realista di Parigi. Rimasto nell'ombra politicamente durante il periodo napoleonico, acquistò grande rilievo politico nel periodo della Restaurazione quando si costituì attorno a lui il partito dottrinario, le cui esigenze R.-C. teorizzò ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...