Uomo di stato serbo (Zaječar 1845 - Belgrado 1926). Raggiunto il timone dello stato, P. impresse alla politica estera serba un orientamento russofilo. La sua politica era di tendenza nettamente antiaustriaca [...] , impassibile, temporeggiatore, enigmatico. Nutrito di idee socialiste e contrario alla politica degli Obrenović, creò (1877) il giornale Samouprava («L'autonomia»), che fu l'organo del partito radicale serbo, di cui P. divenne il capo. Costretto all ...
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Uomo politico (New York 1858 - Sagamore Hill, New York, 1919). Repubblicano, fu sottosegretario alla Marina (1897-98) e volontario nella guerra contro la Spagna (1898), governatore dello Stato di New [...] da un crescente conflitto con il Congresso, aggravatosi poi con la spaccatura del partito repubblicano fra l'ala progressista, che sosteneva la politica presidenziale, e quella conservatrice. Appoggiata la candidatura di W. H. Taft alla presidenza ...
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Uomo politico italiano (Roma 1919 - ivi 2013). Tra i fondatori della Democrazia cristiana, è stato una delle personalità di maggior spicco della vita pubblica in Italia nella seconda metà del Novecento, [...] con l'astensione di PCI, PSI, PSDI, PRI, PLI; questi stessi partiti, tranne il PLI, sostennero con il voto un nuovo governo monocolore che lo di alcuni esponenti mafiosi "pentiti" come referente politico di settori della mafia siciliana e ispiratore ...
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rivoluzióni russe Rivoluzioni del 1905 e del 1917, intese come fasi distinte di un unico processo che mutò radicalmente l'assetto politico della Russia e abbatté il regime zarista.
Dal 1905 al 1917
La [...] di affrontare le crescenti richieste di partecipazione politica provenienti dalla borghesia e dall'aristocrazia liberale vita a soviet ("consigli") con la partecipazione dei partiti socialisti. Nelle campagne si diffuse la rivolta dei contadini ...
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Uomo politico statunitense (Shadwell, Virginia, 1743 - Monticello, Virginia, 1826). Sostenne la ribellione delle colonie americane contro la Gran Bretagna, redigendo la Dichiarazione d'indipendenza (4 [...] inglese, non si mostrò ugualmente dotato come uomo d'azione. Fautore di una politica di intensa colonizzazione dei territorî dell'ovest, fece anche parte della commissione che negoziò trattati commerciali coi maggiori stati d'Europa, pur non ...
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Uomo politico giapponese (Tokyo 1954 - Nara 2022). Laureatosi in scienze politiche all'università di Nagato nel 1977, ha successivamente continuato i propri studi negli USA. Eletto al parlamento per la [...] il Paese era entrato in recessione, alle quali il Partito liberaldemocratico del premier ha ottenuto in coalizione con il Kōmeitō politico è stato rieletto capo del Partito liberaldemocratico. Alle consultazioni svoltesi nel luglio 2019 il partito ...
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Figlia (Linlithgow 1542 - Fotheringay Castle, Northamptonshire, 1587) di Giacomo V e di Maria di Lorena. Mandata in Francia (1548) perché fosse sottratta al fidanzamento con Edoardo d'Inghilterra voluto [...] testa alle difficoltà che Caterina de' Medici, avversa al partito dei Guisa, cui M. era legata da rapporti di parentela suoi diritti al trono inglese, fu contenuta dall'imbarazzo politico di Elisabetta che non voleva immischiarsi nella punizione di ...
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(fr. Liège; fiamm. Luik) Città del Belgio (190.102 ab. nel 2008), capoluogo della provincia omonima; è situata sulle rive della Mosa e del suo affluente Ourthe, che a sua volta riceve la Vesdre. Il nucleo [...] . Questo resistette a lungo contro le aspirazioni di dominio politico dei duchi di Borgogna. Distrutta nel 1468 da Carlo vescovo Massimiliano Enrico di Baviera riuscì di schiacciare il partito democratico e di inaugurare, con il regolamento del ...
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Arte e letteratura
In ambito artistico e letterario si designano a. storiche i movimenti e gruppi sorti alla fine del 19° sec. e affermati nei primi decenni del 20°: simbolismo, fauvismo, cubismo, futurismo, [...] poi fatto proprio anche da movimenti di destra. In campo politico ha tuttavia assunto particolare rilievo con la formulazione da parte di Lenin della teoria secondo la quale il partito esplica il suo ruolo di a. introducendo dall’esterno la coscienza ...
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Uomo politico romano (114 circa - 53 a. C.); figlio di P. Licinio C., console nel 97, visse una giovinezza austera e laboriosa. Divenne presto un principe del foro; sfuggito alla reazione di Cinna e Mario, [...] grandi ricchezze; possedeva un grandissimo numero di schiavi, abili e istruiti, che erano considerati la parte più preziosa del suo patrimonio. Ebbe però scarso senso politico, e rimase nettamente in secondo piano di fronte a Cesare e Pompeo. ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...