Pubblicista e uomo politico tedesco, poi naturalizzato svizzero (Frankenthal 1809 - Ginevra 1886). Dal 1838 in Svizzera, vi divenne presto uno dei principali organizzatori delle compagnie democratiche [...] Alleanza della democrazia socialista, dopo il 1870 aderì alle tesi politiche di K. Marx che contribuì a far trionfare nel quali informò l'attività organizzativa, prendendo parte alla fondazione del "partito dei lavoratori svizzeri" e dirigendo il ...
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Uomo politico (San Cataldo, Caltanissetta, 1905 - Palermo 2009). Avvocato, militante dell'Azione Cattolica, nel luglio 1943 fu tra i fondatori, in Sicilia, del Partito della Democrazia Cristiana. Eletto [...] 1964 (SIFAR). Presidente dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana dal 1973 al 1992, anno delle sue dimissioni dall'incarico. A partire dalla fine degli anni Novanta è stato tra i fondatori del movimento per la Rinascita della Democrazia Cristiana. ...
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Uomo politico inglese (Blenheim Pal ace, Oxford, 1849 - Londra 1895), terzogenito del 7º duca di Marlborough. Deputato conservatore (1874), i suoi attacchi alla Camera contro alcuni membri del governo [...] ") la forza di punta dell'opposizione, contribuendo a rinsaldare lo stesso partito (non solo sul piano parlamentare) e insieme mirando a creare alla politica conservatrice una base più larga e popolare, favorevole a riforme sociali ed economiche ...
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Uomo politico fiorentino (m. Firenze 1308). Una delle personalità più eminenti nella Firenze dei tempi di Dante. Chiamato il "barone" per la sdegnosa fierezza dei suoi modi, fu a capo della fazione dei [...] pace a Firenze. Ma Corso, rotto il confino, andò a Roma, riuscì a ottenere l'appoggio di Bonifacio VIII per il suo partito e tornò così in patria al seguito di Carlo di Valois, falso paciere mandato appunto dal papa per favorire i Neri. Banditi i ...
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Uomo politico statunitense (Raleigh, Carolina del Nord, 1808 - Cartar County, Tennessee, 1875). Stabilitosi nel Tennessee, partecipò alla vita politica locale nel partito democratico. Eletto alla camera [...] Secessione. Lincoln lo nominò governatore militare della parte riconquistata del Tennessee (marzo 1862). Vicepresidente degli USA. Di Lincoln adottò la politica di pacificazione; contrario alla politica radicale dei repubblicani, ebbe contrasti con ...
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Uomo politico (Colonia 1840 - Passugg, Zurigo, 1913). Operaio tornitore, dopo essere stato tra gli organizzatori delle prime associazioni operaie in Germania, nel 1869 costituì con W. Liebknecht il Partito [...] di E. Bernstein e contro l'anarco-sindacalismo. Tra i suoi scritti molto letto Die Frau und der Sozialismus (1883). Interessanti i tre volumi della sua autobiografia (Aus meinem Leben, 1910-14), vera storia del partito socialdemocratico tedesco. ...
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Generale e uomo politico scozzese (Coupar-Angus, Perthshire, 1580 circa - Balgonie, Fifeshire, 1661); fu dal 1605 al 1638 al servizio della Svezia. Rimpatriato, sconfisse, al comando delle truppe scozzesi, [...] alla pace; ottenuto il soldo, consegnò Carlo a Cromwell. Risorto in Scozia, dopo l'esecuzione di Carlo I, il partito realista, L. ebbe nominalmente il comando delle truppe scozzesi incaricate di resistere al Protettore. Catturato dagli Inglesi (1651 ...
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Economista e uomo politico italiano (Lecce 1858 - Roma 1943); prof. di scienza delle finanze nelle univ. di Macerata, Pavia e Roma (dal 1887), condirettore (1900-13) del Giornale degli economisti, deputato [...] del partito radicale (1900-21); liberoscambista, si oppose al dazio sul grano e al parassitismo industriale, in difesa degli e spiegandone le deviazioni concrete come effetti del fattore politico. Scrisse anche: Moneta e prezzi (1885), Saggi ...
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Scrittore e uomo politico (Parigi 1867 - Saint-Rémy, Bouches-du-Rhône, 1942), figlio di Alphonse. Iniziò gli studî di medicina (se ne vedono tracce in alcuni suoi libri: Les morticoles, 1894; L'hérédo, [...] 1917); ma si dedicò poi alla letteratura e alla politica. Fra i suoi romanzi sono da ricordare: L'astre noir (1893), Le voyage mésentente (1911). Nazionalista antisemita, si accostò al partito monarchico, e divenne uno dei capi dell'Action Française ...
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Uomo politico ungherese (n. Szilágycseh, Transilvania, 1886 - m. in URSS 1937). Socialista rivoluzionario, fatto prigioniero dai Russi durante la prima guerra mondiale, svolse propaganda presso i prigionieri [...] di Kerenskij; conobbe Lenin e ottenne un comando nell'Armata Rossa. Tornato (nov. 1918) in Ungheria, vi organizzò il Partito comunista ungherese; arrestato (febbr. 1919), strinse un patto con i capi socialdemocratici. Il 21 marzo 1919 proclamò a ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...