La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] in questo modo lunga vita all’istituzione monarchica che egli rappresentava. Negli anni Ottanta del Novecento, invece, i partitipolitici non seppero attuare quelle rinunce che forse ne avrebbero garantito la sopravvivenza.
Fino al 1989, il ‘fattore ...
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CITTÀ-STATO
Mario Vegetti e Renato Bordone
Polis
di Mario Vegetti
La πόλιϚ antica
La tradizionale espressione 'città-Stato' appare da un lato adeguata a descrivere la πόλιϚ greca del periodo classico, [...] gruppo militante, da intendere in una gamma di significati che vanno dal vero e proprio reparto militare al partitopolitico, anche con immediate implicazioni economiche. La città si identifica col gruppo dei cittadini militanti al punto di rendere ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] avviato verso l’elezione a segretario di Pierluigi Bersani, e di dar vita con altri moderati cattolici a un nuovo partitopolitico, Alleanza per l’Italia, che vuole essere un «movimento per il cambiamento e il buongoverno», attento a recuperare dall ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] di falsa lega»47.
Nazione e democrazia
Alla fine della Grande guerra, maturò l’idea di dar vita a un partitopolitico di cattolici, ispirato ai princìpi cristiani, ma non confessionale, mentre nello stesso tempo, nel 1918, dallo scioglimento della ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] centristi, in Italia abortiva sul nascere il tentativo di Filippo Meda e di Ernesto Vercesi di un partitopolitico di centro, capace di disincagliare il voto cattolico dalle secche ormai putrescenti di un anacronistico astensionismo elettorale ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] fu tra i fondatori della Fuci, poi pubblicista si appassionò all’idea di far diventare la Democrazia cristiana un partitopolitico, ebbe rapporti con don Sturzo, che però si mantenne defilato. Murri, invece, continuò ad agitare il suo progetto anche ...
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La massoneria
Anna Maria Isastia
La storia della rinascita della massoneria in Italia, dopo la lunga parentesi della Restaurazione, quando le logge (l’unità di base di un’organizzazione massonica) erano [...] una religiosità non tradizionale. Non bisogna però cadere nell’errore di considerare questo sodalizio alla stregua di un moderno partitopolitico, perché non lo è mai stato, anche se molti vi hanno introdotto e variamente rielaborato i tanti fermenti ...
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Notabili
Giorgio Sola
Il termine 'notabili': storia e applicazioni
Per quanto il termine 'notabili' sia comunemente adoperato, persino nelle inchieste giornalistiche e televisive, in riferimento a persone [...] è necessario ricordare che - alla metà dell'Ottocento - nessun paese, tranne gli Stati Uniti, conosceva l'esistenza di partitipolitici nel senso moderno del termine. Come annota Tocqueville al ritorno dal suo viaggio in America, due sono i tratti ...
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movimento operaio e sindacale
L’espressione indica l’insieme delle forme di organizzazione, rappresentanza e tutela assunte dalla classe operaia a difesa delle proprie condizioni di lavoro e di vita [...] un grande contributo alla politicizzazione del movimento operaio sostenendo la necessità della sua organizzazione in partitopolitico rivoluzionario a livello internazionale. Favoriti in ciò anche dal travolgente sviluppo industriale che investiva ...
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GIULIANO, Balbino
Roberto Pertici
Nacque a Fossano (Cuneo) il 4 genn. 1879, da Angelo, insegnante nella scuola secondaria, morto prematuramente, e da Angelina Cerignasco. Non ebbe una carriera scolastica [...] . 320 s.; F. Grassi Orsini, La "Lega per il rinnovamento della politica nazionale": dalla rivista di cultura al "superpartito della democrazia", in Il partitopolitico dalla grande guerra al fascismo. Crisi della rappresentanza e riforma dello Stato ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...