Simboli politici
David I. Kertzer
I simboli fondamentali della politica
La politica è, al suo livello più fondamentale, un processo simbolico. In quanto espressione della cultura, essa è formata da [...] rapporto tra gli individui e la 'loro' proprietà è puramente simbolico.Nessuna organizzazione - sia essa un partitopolitico, uno Stato o qualsivoglia altra entità creata dall'uomo - può esistere senza una rappresentazione simbolica, nonostante tali ...
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Scambio politico
Donatella della Porta
Introduzione
Il concetto di scambio si riferisce alla cessione di un bene o di un servizio in cambio di un altro bene o servizio. Lo scambio si dice politico quando [...] di individui che aspirano a controllare gli organi di governo attraverso le elezioni o un'influenza legittima: "I partitipolitici in democrazia sono analoghi agli imprenditori in un'economia basata sulla ricerca del profitto. Per ottenere i loro ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gaetano Mosca
Claudio Martinelli
Fondatore della moderna dottrina della scienza politica italiana e classico esponente del pensiero elitista, Gaetano Mosca elabora un’originale e fortunata teoria della [...] a cura di E.A. Albertoni, Milano 1983.
M. Griffo, Sistema elettorale e sistema politico in Gaetano Mosca, in Il partitopolitico nella Belle époque. Il dibattito sulla forma-partito in Italia tra ’800 e ’900, a cura di G. Quagliariello, Milano 1990 ...
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CHIAROMONTE, Nicola
Piero Craveri
Nacque il 12 luglio 1905 a Rapolla (Potenza) da Rocco e da Anna Catarinella. Di famiglia cattolica osservante - il padre medico ed antifascista -, il C. iniziò gli [...] e Libertà, il C. condivise con il Caffi, alla fine del 1935, e con M. Levi e R. Giua, l'opposizione alla trasformazione in partitopolitico di quell'associazione antifascista, "dovuta al desiderio che l'antifascismo italiano, almeno nella sua ...
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PICCINATO, Ottorino
Camilla Poesio
PICCINATO, Ottorino. – Nato a Cerea (Verona) il 30 aprile 1890, figlio di Giuseppe e di Ermellina Piatti.
Laureatosi in giurisprudenza nel 1913, esercitò la professione [...] viva disapprovazione dello stesso Benito Mussolini: «Solo lo Stato ha diritto imporre tassazioni coattive non già un partitopolitico che deve vivere con fede entusiasmo disinteresse gregari. […] desistere metodi che ricordano troppo da vicino altri ...
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PALERMI, Raoul Vittorio
Fulvio Conti
PALERMI, Raoul Vittorio. – Nacque a Firenze il 20 maggio 1864 da Ernesto e da Annunziata Cerroni.
Sugli anni giovanili e su tutta la prima parte della sua vita si [...] pastore evangelico Saverio Fera.
Gli scissionisti imputavano al GOI di essersi trasformato in una specie di partitopolitico, trascurando gli aspetti rituali ed esoterici che da sempre caratterizzavano la fratellanza liberomuratoria per identificarsi ...
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Giampaolo Calchi Novati
La Nigeria ha scontato a lungo una condizione pressoché cronica di instabilità e conflittualità. Negli anni Sessanta l’esistenza stessa del paese venne messa in pericolo dalla [...] del generale Sani Abacha, che segnò il punto più basso della gestione del potere da parte dei militari, Obasanjo, ormai un civile e candidato di un partitopolitico a livello nazionale, è stato eletto nel 1999 primo presidente della Terza o Quarta ...
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oligarchia
Forma di regime politico in cui il potere è detenuto da un gruppo ristretto di persone che esercita, generalmente a proprio vantaggio, un’influenza o una supremazia di istituzioni economiche, [...] teoria elitistica è stata ripresa da R. Michels in rapporto ai partitipolitici. Michels studiò il Partito socialdemocratico tedesco e giunse alla conclusione che questo partito, nonostante tutte le sue altisonanti rivendicazioni di «democrazia», era ...
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socialdemocrazia
Il nome s., assunto in Germania dal Partito socialista tedesco (➔ Partito socialdemocratico tedesco) al suo nascere, si è poi generalizzato a tutti i partiti socialisti (➔ ) di altri [...] tedesco, che già nel Congresso di Lipsia (1863) aveva affermato la propria autonomia dalla sinistra borghese, si configurò come un partitopolitico organizzato nel 1875, quando nel Congresso di Gotha varie associazioni di lavoratori diedero vita al ...
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Unione dei democratici per la repubblica
(Union des démocrates pour la république, UDR) Partitopolitico francese di centrodestra, attivo dal 1958 al 1976. Il partito fu fondato nel 1958 a sostegno [...] . Dopo il ritiro di De Gaulle (1969), gli subentrò G. Pompidou, che divenne il nuovo presidente della Repubblica. Tuttavia il partito iniziò a mostrare chiari segni di crisi, e nel 1973 vide ridursi il proprio gruppo parlamentare a 184 deputati. Alla ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...