L'Universita Cattolica per l'Italia
Maria Bocci
Un progetto nazionale
La progettazione di un ateneo cattolico nell’Italia di Porta Pia, della questione romana e del divario tra appartenenza religiosa [...] la cattolicità dell’istituzione, sulla base dell’identificazione tra l’ispirazione religiosa e una progettualità politica che doveva partire dalla critica degli equilibri sociali65. Il mancato compimento delle promesse dei padri, spesso evocato a ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] il caso Dreyfus (il capitano ebreo accusato a torto di tradimento e di intesa con i Tedeschi), in Austria con la politica del partito cristiano sociale del Lueger fortemente antisemita, in Russia e in Polonia con i duri pogroms. Ancora una volta, non ...
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I cattolici e la scuola pubblica tra conflitti e partecipazione
Luciano Pazzaglia
Lo Stato italiano è sorto, com’è noto, dallo sviluppo dello Stato sabaudo nell’intreccio con il più ampio movimento [...] nostra civile convivenza»25. L’iniziativa di Moro ebbe, però, scarso seguito, poiché, nel vivo della lotta politica, le identità di parte finirono con il prevalere sull’identità collettiva. Non deve dunque stupire che l’esigenza di coltivare il senso ...
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Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] provvede anche a esiliare Giovanni Arkaph, il leader dei meliziani, rimanendo dunque fedele alla sua politica di eliminazione degli estremisti delle due parti in conflitto69.
Quali ipotesi sono state proposte dagli studiosi circa questo episodio e il ...
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Vescovi/4: i fari dell'episcopato
Nicla Buonasorte
Dall’Unità d’Italia all’unità della Chiesa italiana (1861-1952)
All’indomani della proclamazione del Regno d’Italia, tra i nuovi regnicoli vi erano [...] critico; così riassume questa posizione nelle sue memorie: «Tutti sanno, non è un mistero, che io con la politica ci ho navigato poco, non per partito preso ma per una scelta fatta»41. Già al momento di essere designato come pastore della diocesi di ...
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L'editoria cattolica dall'Unita alla fine del fascismo
Albertina Vittoria
Tipografi e libri di argomento religioso dopo l’Unità
L’unificazione del paese comportò conseguenze anche sul versante della [...] sia atto ad accrescere la cultura dei cattolici italiani»33.
Nella fase in cui la politica si avviava a una profonda trasformazione e nascevano i partiti moderni, con un rapporto più ampio con i propri sostenitori e militanti, anche la diffusione ...
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Voci e immagini della fede: radio e tv
Federico Ruozzi
Nuove forme di comunicazione religiosa crescono
Media di massa per una società di massa: modernizzazione dell’antimodernismo
L’annuncio del messaggio [...] mezzo si tradusse tuttavia in quegli anni soprattutto nella corsa all’occupazione dei posti di controllo da parte della politica; si accantonavano la riflessione e l’ideazione di nuove proposte comunicative, lasciando a singole personalità il compito ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] contenuti e linguaggi tradizionali propri degli usi antichi.
Nella parte orientale dell’Impero romano il cristianesimo accoglie di fatto, all’inizio del IV secolo, la teoria politica ellenistica a fondamento dell’idea imperiale romana. Origene aveva ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] morte di Felice IV era apparso il candidato di un partito favorevole al potere goto contro Dioscoro, e la sua è conservato un certo numero di documenti che illustrano la sua politica negli anni trascorsi a Roma fino al 544. È opportuno mettere ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] il giurisdizionalismo italiano del Seicento assunse la forma di una convivenza tra l’esercizio di funzioni giurisdizionali e politiche da parte del potere ecclesiastico e la tutela delle esigenze di un potere civile guidato dall’emergente criterio di ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...