Economia e politica
Guido Tabellini
di Guido Tabellini
Economia e politica
sommario: 1. Introduzione. 2. L'impostazione dell'analisi. a) Chi trae beneficio dall'intervento pubblico? b) Quando viene [...] - vincolano le loro azioni. Oppure, sempre durante la campagna elettorale o poco prima che questa abbia inizio, i partitipolitici scelgono i candidati per i più rilevanti posti di governo; anche queste scelte hanno precise conseguenze su ciò che i ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Roberto Michels
Federico Trocini
A oltre un secolo dalla pubblicazione, Zur Soziologie des Parteiwesens in der modernen Demokratie (1911; trad. it., riveduta e ampliata dall’autore, La sociologia del [...] , «La riforma sociale», 1915, 4-5, p. 326).
Il nesso tra gli scritti sul tema della nazione e quelli sul partitopolitico è dimostrato anche da un altro fatto. E cioè che Michels iniziò a formulare i principali argomenti polemici nei confronti delle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giorgio Mortara
Alberto Baffigi
Quello di Giorgio Mortara all’interno della cultura economica italiana fu un ruolo complesso, non privo di contraddizioni, come fu contradditorio il percorso di vita [...] , una volta che ne sian fissate imparzialmente le basi, è per sempre sottratto all’influsso di quelle preoccupazioni di partitopolitico o di scuola economica, onde di rado riesce a liberarsi lo studioso più sereno (p. 195).
Va rilevato, peraltro ...
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LEONE, Enrico
Daniele D'Alterio
Nacque a Pietramelara, in Terra di Lavoro, l'11 luglio 1875 da Pietro e Marianna di Muccio. Stabilitosi fin dal 1886 a Napoli, dove i genitori gestivano una modesta locanda, [...] ma non in misura minore con A. Gramsci e A. Bordiga, per l'importanza eccessiva data da queste componenti al partitopolitico rispetto al soviet. In questa veste il L. partecipò al Congresso del PSI di Bologna del 1919, all'attività di giornali ...
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Economista e uomo politico italiano (Lecce 1858 - Roma 1943); prof. di scienza delle finanze nelle univ. di Macerata, Pavia e Roma (dal 1887), condirettore (1900-13) del Giornale degli economisti, deputato [...] del partito radicale (1900-21); liberoscambista, si oppose al dazio sul grano e al parassitismo industriale, in difesa degli e spiegandone le deviazioni concrete come effetti del fattore politico. Scrisse anche: Moneta e prezzi (1885), Saggi ...
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Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] al fallimento della rivoluzione del 1848, consentì a M. di dedicare la parte maggiore della sua vita allo studio e alla ricerca scientifica più che all'attività politica rivoluzionaria. Tuttavia, all'inizio degli anni Sessanta, ai primi segni di ...
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Insieme delle dottrine economiche, politiche, filosofiche elaborate da K. Marx (e da F. Engels) e i loro sviluppi a opera degli intellettuali che si sono richiamati a esse.
I primi marxisti
Durante la [...] revisionisti si schierarono Kautsky (punto di riferimento dell'elaborazione politico-strategica ispirata al m.) e R. Luxemburg.
La alla fondazione della Terza Internazionale (1919) e dei partiti comunisti. Negli anni Trenta si cristallizzò nell'urss ...
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Uomo politico ed economista italiano (Napoli 1873 - ivi 1959). Socialista, fu tra i leader del sindacalismo rivoluzionario. Dopo aver ripiegato su posizioni più moderate, nel 1913 entrò alla Camera come [...] propugnando sulla stampa (Avanguardia socialista) e in seno al partito socialista la funzione autonoma del sindacato operaio. Fallito lo Combatté il fascismo con l'attività politica e gli scritti (Le due politiche: fascismo e riformismo, 1923; La ...
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Lavoratore subordinato che esplica mansioni prevalentemente manuali, diverse a seconda delle varie specializzazioni e della preparazione tecnico-pratica, per il corrispettivo di una retribuzione detta [...] per la generalizzazione delle esperienze organizzative della lotta di classe sia per la centralizzazione del dibattito politico che portò alla formazione dei partiti proletari e socialisti in Europa. In Gran Bretagna, con gli scioperi del 1889, all ...
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Economista e uomo politico francese (n. Parigi 1925 - m. 2023). Entrato nel 1945 alla Banca di Francia, tra il 1950 e il 1962 ha fatto parte dello staff del direttore generale per i servizi relativi ai [...] del Consiglio generale della Banca di Francia, ha svolto a partire dalla metà degli anni Settanta attività politica come delegato nazionale del Partito socialista per le relazioni economiche internazionali (1976-81). Presidente della Commissione ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...