Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
L’amministrazione degli antichi Stati
Luca Mannori
‘Cultura giuridica’, ‘amministrazione’, ‘antichi Stati’. Nulla di più naturale, per il lettore che si veda proposta una triangolazione del genere, [...] in caso di ricorso contenzioso, o di delitto: ma quella parte di autorità, che è direttiva, e che tende a Stati italiani, pp. 43-57), Napoli 1997.
M. Verga, Le istituzioni politiche, in Storia degli antichi Stati italiani, a cura di G. Greco, M. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Le scuole penalistiche
Floriana Colao
La scuola italiana, che sarà detta «classica per dileggio»
«Quantunque partiti da scuole diverse, tutti però eravamo figli della scuola penale italiana, e tutti [...] , distinguendo il delinquente comune, «atavico», espressione di degenerazione, quello politico, «evolutivo», e lo «strano partito degli anarchici» (C. Lombroso, C. Laschi, Il delitto politico e le rivoluzioni, 1890; C. Lombroso, Gli anarchici, 1895 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il costituzionalismo liberale
Luigi Lacchè
Orizzonti
Il costituzionalismo liberale ottocentesco affonda le sue principali radici dottrinali e istituzionali nella cultura madre del costituzionalismo [...] costituzioni [1815], a cura di G. Astuti, introduzione di F. Patetta, 1937). La costituzione politica come limite è valida se riesce ad armonizzare le diversi parti, a disciplinare il regime, a garantirne l’esecuzione. Ma in Romagnosi quella che lui ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il diritto coloniale
Luciano Martone
Colonia e madrepatria, sudditi e cittadini
Nelle antiche carte geografiche veniva usata un'espressione particolare per indicare le zone dell'Africa non ancora esplorate [...] corso di diritto coloniale, appena istituito e a lui affidato, presso la facoltà di Scienze politiche della Regia università di Perugia, ricordava di essere partito per la Libia «or sono sedici anni, col Leroy Beaulieu nella valigia e con la scorta ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lavoro impresa corporazione
Umberto Romagnoli
L’ambiguo incontro del lavoro con il diritto corporativo
La denominazione data da Alfredo Rocco alla legge del 3 aprile 1926 – «disciplina giuridica dei [...] Non poteva agire che come una lobby piazzata nei paraggi dei circuiti del potere politico, esposta alle pressioni del dittatore e del partito ai quali, però, imparò contemporaneamente anche a sollecitare favori di natura inevitabilmente clientelare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La giustizia penale
Marco Nicola Miletti
Retorica dello scontento
Nell’Italia postunitaria la giustizia penale è ambito di elezione per sperimentare le conquiste statutarie, sostanziare la libertà politica, [...] , fu incolpata di aver reso il p.m. «figlio della politica» (F. Carrara, I discorsi di apertura [1873], in Id 44-45), «persona ibrida quant’è ibrido il sistema misto, un poco parte e un po’ magistrato, un po’ soggetto all’azione del governo e ...
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BELVISI, Giacomo
Severino Caprioli
Nacque a Bologna non prima del 1270 da Guido e da Bartolomea Picciolpassi, in una famiglia di parte lambertazza, i cui atteggiamenti nelle lotte cittadine si distinguevano [...] letterale - che l'ultimo abbandono di Bologna da parte del B. era stato volontario e aveva prevenuto i . s. XVIII, 4 (1911), pp. 249-254 (poi nel vol. Il pensiero politico di Dante, Firenze 1922, pp. 174 ss.); L. Anfosso, Oldrado da Ponte e le ...
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La riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche
Luciano Vandelli
La l. n. 124 del 2015 traccia una riforma di grande ampiezza e ambizione che coinvolge numerosi e fondamentali aspetti dell’attività [...] e alla promozione dell’attività dei Ministri da parte del Presidente del Consiglio.
Questo punto si sovrappone precisamente all’oggetto della legge 400; che peraltro risale a ben altro contesto politico, in una fase storica di coalizioni ampie e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Stato corporativo
Irene Stolzi
Le ragioni di una centralità
Attraverso l’ordinamento corporativo si tentò, come noto, di disciplinare stabilmente la relazione tra lo Stato e le forze economico-sociali: [...] si era rivelato all’altezza dei nuovi compiti di direzione politica delle masse, rimanendo terreno di conquista per le più diverse consorterie, in parte ereditate dal precedente Stato, in parte allevate in proprio. Ma la denuncia del fallimento non ...
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Assise di Capua
Aurelio Cernigliaro
Le Assise di Capua costituiscono il primo complesso normativo emanato da Federico II al rientro nel Regno dopo l'assenza per la conquista della corona imperiale e [...] , 1998, pp. IX-XIII), per la circostanza che l'opera politica e normativa dello Svevo fu di tal rilievo e dai tratti così , si adoperi per la rinascita in Germania di un 'partito' staufico. Nel settembre 1211 a Norimberga un'assemblea di principi ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...