PIO VII, papa
Philippe Boutry
PIO VII, papa. – Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato [...] cercando di introdurvi sensibili modifiche in ambito amministrativo ed economico.
Quest’ambizioso progetto soddisfece in parte le aspirazioni politiche dell’aristocrazia romana e dei patriziati urbani delle province pontificie, e tuttavia si scontrò ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Norberto Bobbio
Gianfranco Pasquino
Norberto Bobbio è stato uno dei più influenti intellettuali italiani del 20° secolo. Per più di cinquant’anni, i suoi scritti sono stati oggetto di dibattiti, controversie, [...] e allo stile. I filosofi militanti non scelgono una parte o un partitopolitico e li blandiscono. Al contrario, non fanno mistero della parte nella quale militano, ma, non solo a quella parte, rivolgono le loro critiche. Cercano di parlare parole di ...
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BONTEMPELLI, Massimo
Alberto Asor Rosa
Nacque a Como il 12 maggio 1878, da Alfonso e da Maria Cislaghi. Rimase nella città natale solo pochi mesi. Infatti il padre, ingegnere costruttore nelle ferrovie, [...] con la collaborazione di alcuni futuristi il giornale di trincea Il Montello e aveva dato la sua adesione al partitopolitico futurista, il cui programma era stato pubblicato dal periodico Roma futurista nel settembre 1918), il B.compì infatti un ...
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BOTTERO, Giovanni Battista
Giuseppe Locorotondo
Nato a Nizza il 16 dic. 1822 da Paolo intraprendente negoziante originario di Limone Piemonte, e dalla nizzarda Teresa Broc di Torretta, fece i primi [...] decenni del secolo, il movimento operaio, superando associazionismo e mutualismo, trovò nell'organizzazione sindacale e nel partitopolitico di massa le strutture adeguate alle nuove esigenze, il distacco scadde addirittura in incomprensione e l ...
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BARBAGALLO, Corrado
Piero Treves
Nato a Sciacca (Agrigento) il 1° dic. 1877 di famiglia catanese (il padre insegnava nelle scuole medie di quella cittadina), trascorse la fanciullezza e l'adolescenza [...] , in quanto esso per un verso era, o doveva essere, il fondamento ideologico-dottrinale, fideistico di un partitopolitico, e per altro verso una metodica restaurativa della problematica storica, depressa dalla Problemlosigkeit erudita. Né gli studi ...
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ALBERTINI, Luigi
Gaspare De Caro
Nacque ad Ancona il 19 ott. 1871 da Augusta Monchi e da Leonardo, ricco e influente banchiere, costruttore e armatore. Tra il 1881 e il 1889 compì gli studi ginnasiali [...] effetto morale dell'alleanza" nelle file liberali (ibid., II, 10). Ma al formarsi poi, e all'affermarsi di un partitopolitico cattolico, naturalmente la sua ostilità non viene meno, e lo induce a indicare il fatto come una delle ragioni fondamentali ...
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CASALIS, Bartolomeo
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Carmagnola (Torino) il 9 nov. 1825 da Francesco e da Giacomina Pola. Universitario a Torino, ed amico di C. Nigra, D. Berti, G. B. Bottero e molti altri, [...] 1875, il Depretis. lo incaricò di recapitare al Lanza talune avances per la formazione di un nuovo partitopolitico che aggregasse parte della Destra e parte della Sinistra tagliando fuori le estreme (Carocci, p. 64).
Caduta la Destra e formatosi il ...
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BALDO, Massimilla
Giovanni Costa
Attilio Stella
Nacque a Legnago, in provincia di Verona, il 12 agosto 1924 da Luigi, piccolo imprenditore proprietario di un’officina meccanica, e da Maria Gardone.
La [...] come riconoscimento dall’UDI (Unione delle donne in Italia), associazione di promozione politica, sociale e culturale. Pur non essendo iscritta a nessun partitopolitico, la federazione del PCI di Padova avrebbe voluto candidarla nel 1976 al ...
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CODIGNOLA, Ernesto
Luigi Ambrosoli
Nacque a Genova, primo di otto figli, il 23 giugno 1885 dal ragionier Dalmiro, di origine bresciana, e da Maria Molfino, di famiglia genovese. Seguì il normale curricolo [...] la libertà di tutti, laici e non laici, e non poteva consentire che una confessione religiosa o un partitopolitico rivendicassero una funzione egemonica. Egli non contraddiceva, con queste affermazioni, la posizione che aveva espresso nel 1919 ...
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COMANDINI, Alfredo (Antonio)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Faenza il 4 dic. 1853 da Federico e da Clementina Bonini, istitutrice privata. Battezzato come Antonio, avrebbe più tardi preso il nome Alfredo.
Dei [...] si era sforzato, come giornalista, di conferire "il carattere di partito, politico, pratico, non visionario, di partito che vive nell'oggi...", ma che a suo dire era rimasto "un partito di vanagloriosi, di chiassoni, di gente che fa tutto a colpi ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...