Uomo politico russo (Sverdlovsk 1931 - Mosca 2007). Come segretario del partito comunista sovietico (1985-87), ha promosso il processo di riforma già avviato, accentuandone le spinte innovatrici. Presidente [...] e le imprese site nel suo territorio, sciolse il partito, assunse il controllo delle forze armate, riconobbe l'indipendenza malattia e dalle prolungate assenze dalla scena pubblica. La politica russa apparve in molti momenti priva di una guida, ...
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⟨àuṅ san suu kii⟩. - Politica birmana (n. Rangoon 1945). Cresciuta fuori del suo paese, nel 1988 A. è tornata in Birmania per impegnarsi nel processo di democratizzazione nazionale. Promotrice della Lega [...] paese ed è stata tra i promotori di un nuovo partito, la Lega nazionale per la democrazia, di cui è subito dopo l'elezione a presidente, Htin Kyaw ha assegnato alla donna politica la carica di ministro degli Esteri, che dal mese successivo ha ...
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Uomo politico italiano (Roma 1915 - ivi 2010). Antifascista e partigiano, ha svolto un ruolo centrale nella storia italiana del dopoguerra nella sua triplice figura di dirigente politico, di governante [...] repubblicane per il PCI, nel 1957 ha aderito al PSI, partito per il quale è stato deputato dal 1958 al 1979. Sostenitore del centrosinistra, fautore di una politica come costruzione di una società progressivamente migliore e strenuo ideologo di ...
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Uomo politico statunitense (Hyde Park, New York, 1882 - Warm Springs, Georgia, 1945). Fu presidente degli Stati Uniti per quattro mandati consecutivi, dal 1933 al 1945. Governò il paese in due dei più [...] di guida dell'Occidente.
Vita e attività
Avvocato, entrò nel 1910 nella vita politica e fu eletto senatore democratico dello stato di New York, antica roccaforte del partito repubblicano. Dal 1913 al 1920 fu sottosegretario di stato alla Marina nel ...
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Pseudonimo del rivoluzionario e uomo politico russo Lejba Bronštein (Janovka, Cherson, 1879 - Coyoacán, Città di Messico, 1940). Durante la rivoluzione del 1905 presiedette il soviet di San Pietroburgo [...] paese', cui T. oppose quella della 'rivoluzione permanente'. Espulso dal partito (1927) e costretto a lasciare l'URSS, fu aspro critico cui borghesia era giudicata troppo debole. La politica raggiunta così dal proletariato avrebbe comportato la ...
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Cossiga, Francesco. - Uomo politico e giurista italiano (Sassari 1928 - Roma 2010). Deputato e senatore della DC, nelle cui vesti fu ministro, presidente del Consiglio e presidente del Senato, nel 1985 [...] criticò i limiti e i difetti della vita istituzionale e politica del paese.
Vita e attività
Di precocissimo ingegno (conseguì del Centro cristiano democratico. Leader effettivo del nuovo partito, pur ricoprendo al suo interno la carica di ...
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Uomo politico russo (Privol´noe, regione di Stavropol´, 1931 - Mosca 2022). Dal 1971 nel comitato centrale del PCUS, nel 1985 ne divenne segretario generale. Tentò una riforma in senso democratico del [...] (1952), si laureò in giurisprudenza a Mosca (1955) e compì le prime tappe della carriera politica a Stavropol´, divenendo segretario del partito locale (1970). Nel 1971 fu eletto nel comitato centrale del PCUS e nel 1978 entrò nella segreteria ...
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Uomo politico italiano (n. Bologna 1952). Come segretario del Movimento sociale italiano-Destra nazionale (MSI-DN) ha avviato nel 1993 un rinnovamento della destra italiana, teso a superarne l'identificazione [...] di AN, mentre si teneva a Fiuggi il congresso che ne sanciva la nascita come vero e proprio partito. Dopo le elezioni politiche dell'aprile 1996, che segnarono la sconfitta di misura dello schieramento di centrodestra, F. cercò di accrescere gli ...
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Uomo politico (n. Maglie 1916 - m. prob. Roma 1978). Tra i fondatori della Democrazia cristiana e suo rappresentante alla Costituente, ne divenne segretario (1959). Fu più volte ministro e come presidente [...] scorta. Di fronte al drammatico evento, cui seguì da parte delle BR la richiesta di rilascio di brigatisti prigionieri e di un riconoscimento politico, organi di stampa e mondo politico si divisero tra fautori e avversarî della trattativa, con netta ...
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Generale e uomo politico statunitense (Denison, Texas, 1890 - Washington 1969).
Esponente del Partito repubblicano, fu presidente della repubblica statunitense (eletto nel 1952; confermato nel nov. 1956). [...] supremo delle forze armate del Pattoatlantico. Candidato del Partito repubblicano nel luglio 1952, lasciò l'esercito e la morte di Dulles (maggio 1959) accentuò il suo impegno in politica estera (viaggi in Europa, Asia e Nord-Africa nel dic. 1959 ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...