confessionalismo
Termine originariamente polemico, usato per designare il particolare atteggiamento di angusta faziosità nelle questioni che riguardano la religione o che con la religione abbiano qualche [...] esteso a indicare l’analoga faziosità in contese tra parti che si considerino in qualche modo depositarie di verità assolute. Anche, l’atteggiamento di subordinazione di uno Stato o di un partitopolitico a una religione e quindi alle direttive delle ...
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Agudat Israel (Associazione di Israele)
Agudat Israel
(Associazione di Israele) Movimento ebraico antisionista fondato nel 1912. L’A.I. aveva una forte impronta di ortodossia religiosa e si diffuse [...] soprattutto in Polonia e nei Paesi dell’Europa orientale. La funzione politica dell’A.I. fu ripresa dopo la fondazione dello Stato di Israele e portò alla creazione di un partitopolitico religioso. ...
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Doi, Takako
Politica giapponese (n. prefettura di Hyogo 1928). È stata la prima donna a capo di un partitopolitico in Giappone: ha guidato il Partito socialista del Giappone (JSP) dal 1986, trasformandolo [...] in Partito social-democratico (SDP) e allontanandolo dalla linea marxista-leninista per una posizione più di centro. Si è ritirata dalla vita politica nel 2005. ...
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Pubblicista e uomo politico (Granarolo di Faenza 1889 - Parigi 1931). Cattolico di formazione democratico-cristiana (murriana), aderì al Partito popolare solo nel 1921 su posizioni di sinistra. Tra il [...] diresse il Corriere degli Italiani e poi Il pungolo, due battaglieri periodici antifascisti. Le sue critiche si appuntarono spesso anche contro la Concentrazione e altre formazioni antifasciste. I suoi Scritti politici sono stati raccolti nel 1956. ...
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Partecipazione
GGiuliano Urbani
di Giuliano Urbani
Partecipazione
Sommario: 1. Significati e dimensione politica della parola. a) L'evoluzione storica del fenomeno partecipativo. b) L'analisi politologica [...] burocratici (con tutti i rischi di manipolazione che ciò comporta) e di tipo inevitabilmente dottrinario. (v. partitipolitici).
Venendo poi ai sistemi partitici, e alla loro influenza sulle forme partecipative, sembra opportuno riandare alla nota ...
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CANDIDO
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Presbitero della Chiesa romana, nel settembre del 595 venne nominato dal papa Gregorio I "rector patrimonii beati Petri per Gallias", succedendo ad un patricius Dinamio, morto - od esonerato [...] direttamente al pontefice, in modo che il suo, da semplice incarico amministrativo, diventasse un vero e proprio incarico politico.
Partito da Roma con lettere credenziali del papa per la regina Brunechilde e per il re Childeperto II dei Franchi d ...
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Uomo politico cinese (Yangzhou 1926 - Shanghai 2022). Sindaco di Shanghai dal 1985, fu chiamato a sostituire Zhao Ziyang (1919-2005) come segretario generale del Partito comunista cinese (PCC) nel 1989, [...] e fu ministro della Industria elettronica (1983-85). Entrato a far parte del Comitato centrale del PCC nel 1982 e dell'Ufficio politico nel 1987, fu sindaco (1985-87) e segretario del partito (1988-89) a Shanghai. Nella primavera del 1989 adottò una ...
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Uomo politico francese (Jouey, Alti Pirenei, 1896 - Montreuil-sous-Bois 1975). Membro del Partito comunista francese fin dalla costituzione, deputato dal 1926, segretario dell'ufficio politico del partito [...] dai decreti anticomunisti di E. Daladier del 1939, energico resistente durante l'occupazione tedesca, dopo la liberazione fu deputato (fino al 1958) e quindi senatore. Nel 1969 fu candidato per il Partito comunista alle elezioni presidenziali. ...
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Uomo politico cinese (Jiaozheng, Shanxi, 1920 - Pechino 2008). Iscrittosi al Partito comunista cinese nel 1935, partecipò alla guerra di liberazione contro i Giapponesi e alla guerra civile contro il Guomindang. [...] (febbr. 1976) lo sostituì nella carica di capo del governo. La sua ascesa politica culminò dopo la morte di Mao (sett. 1976) nella elezione alla presidenza del partito e della sua commissione militare. Nel processo di revisione ideologica e di lotta ...
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. Partito agrario può definirsi un aggruppamento nazionale di cittadini, aventi parte nella produzione della terra, il quale tenga ad intervenire con proprî rappresentanti nella gestione dei pubblici poteri [...] , aver peso sul governo dei singoli paesi, e pertanto esercitare un'azione politica, talora come partito a sé, ma più frequentemente con la pressione su altri partitipolitici: azione che trae la sua ragion d'essere dall'immanenza degl'interessi che ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...