Uomo politico statunitense (Brookline, Mass., 1925 - Los Angeles 1968). Ministro della Giustizia nell'amministrazione del fratello John dal 1961, si dimise nel settembre 1964 e nel novembre dello stesso [...] del fratello e idealmente dopo la morte di questo ne assunse l'eredità, presentandosi come candidato alle elezioni presidenziali del 1968 per il partitodemocratico; durante la campagna elettorale fu ucciso da un giovane arabo di origine giordana. ...
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Uomo politico statunitense (New York 1882 - ivi 1947), figlio di immigrati italiani; membro repubblicano del Congresso (1916-32). Sindaco di New York (dal 1933, rieletto nel 1937 e nel 1942); riformò l'amministrazione [...] ed effettuò un vasto programma di assistenza sociale, avvicinandosi progressivamente al partitodemocratico. Fu anche (1940) capo della commissione mista di coordinamento delle misure di difesa degli USA e del Canada, e (1941) preposto all'ufficio ...
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Uomo politico e uomo d'arme statunitense (Deerfield, New Hampshire, 1818 - Washington 1893). Iniziata la vita politica nelle file del partitodemocratico a Lowell nel Massachusetts, partecipò come maggior [...] militare di New Orleans agì con durezza e severità tanto da essere trasferito. Lasciato l'esercito e passato al partito repubblicano, fu deputato al Congresso dal 1866 al 1878 e governatore del Massachusetts dal 1882. Pubblicò una Autobiography (1892 ...
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Uomo politico maltese (La Valletta 1885 - ivi 1950). Figlio di Fortunato, al pari del padre nazionalista e antinglese. Deputato dell'isola di Gozo nel Consiglio del governo (1915), condannato per la sua [...] attività politica nel 1917, fondò nel 1921 il Partitodemocratico nazionalista, confluito nel 1924 nel Partito nazionale. Fu ministro nel 1926-27 e nel 1932-33. Deportato in Uganda nel 1940-45, nel 1950 fu per pochi mesi capo del governo di Malta. ...
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Uomo politico (Zurigo 1819 - ivi 1882); entrato nel Partito radicale-liberale, divenne (1844) membro del Gran Consiglio cantonale, e (1847) suo presidente. Appoggiò l'approvazione della nuova costituzione [...] nazionale (1849-50; 1855-56; 1862-63), esercitò vasta influenza politica sul governo cantonale fino all'avvento del Partitodemocratico (1867). Perorò la costruzione della ferrovia del S. Gottardo e fu (1871) il primo direttore della omonima società ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] , fondato nello stesso anno da L. Basso. Nel 1943 era sorto anche, per iniziativa di M. Ruini e M. Cevolotto, il Partitodemocratico del lavoro, di ispirazione riformista, che rimase in vita fino al 1947.
Caduto il fascismo, i socialisti fecero ...
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Uomo politico ateniese (495 circa - 429 a. C.), figlio di Santippo, imparentato per parte di madre con gli Alcmeonidi. Iniziò la sua carriera politica nel partitodemocratico di Efialte, che, con l'ostracismo [...] scontro, anzi fu segnata una pace trentennale (446-445). Sicuro dalla parte di Sparta, P. si dedicò ancor più all'abbellimento di Atene di politico, egli attuò in Atene la libertà democratica come in nessun altro luogo dell'antichità, impedendo il ...
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Uomo politico giapponese (prefett. di Oita 1887 - Yugawara 1957). Viceministro degli Esteri (1933), ambasciatore a Mosca (1936-38) e a Londra (1938-39), rappresentante in Francia (1942) e poi presso il [...] progressista (conservatore), fusosi (1954) con i liberali di Ichiro Hatoyama, per formare il partitodemocratico del Giappone. Dopo la caduta del gabinetto presieduto dal liberale Yoshida, S. fu ministro degli Esteri nei successivi due gabinetti ...
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Generale e uomo politico polacco (Żułowo, Lituania, 1867 - Varsavia 1935). Ricco d'intuizione penetrante e straordinariamente esperto nella scelta del tempo, P. ha sempre accoppiato a queste sue qualità [...] Tokyo sperando di ottenere il sostegno del Giappone per un'insurrezione in Polonia. Contrariamente al capo del partitodemocratico nazionale polacco, R. Dmowski, che intendeva appoggiarsi, per la rinascita della Polonia, alla Russia e additava nella ...
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Sociologo e storico (Erfurt 1864 - Monaco di Baviera 1920). La sua sociologia, concepita come scienza pura, è immune da concetti naturalistici e da costruzioni speculative: polemico al tempo stesso contro [...] di responsabilità per la guerra, collaborò alla redazione della costituzione di Weimar e fu tra i fondatori del Partitodemocratico tedesco. Nel 1919 fu chiamato alla cattedra di sociologia di Monaco. Postume apparvero le raccolte dei suoi saggi ...
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democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...
democrat
s. m. e f. e agg. inv. Chi, che fa parte del Partito democratico o lo sostiene. ◆ Un «quadro grottesco» quello disegnato dalla destra, secondo il coordinatore democrat, che snocciola tutte le cifre di un boom che «solo la propaganda...