Scrittore politico inglese (Dublino 1729 circa - Beaconsfield 1797); dal 1758 direttore di The Annual Register, rivista di politica e lettere, fu dal 1765 al 1791 la mente direttiva del partito whig (Thoughts [...] on present discontents, 1770, contro il partitotory). Con American taxation (1774) e Conciliation with the colonies (1775) assunse un atteggiamento realisticamente favorevole alle rivendicazioni delle colonie americane pur senza concedere nulla sul ...
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Scrittore e uomo politico inglese (Londra 1803 - Torquay 1873). Ottenne il primo successo con Pelham (1828). Nel 1834 uscirono The pilgrims of Rhine e il romanzo che gli diede la fama, The last days of [...] dell'ambiente sul carattere. Autore versatile e fecondo, fu anche uomo di vivi interessi politici e sociali. Deputato al parlamento dapprima con i liberali (1831-41), quindi con il partitotory (1852-66) nel 1858-59 fu ministro per le Colonie. ...
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Poeta inglese (Londra 1802 - ivi 1839), dal 1830 in parlamento; scrisse articoli per i principali giornali del partitotory. I suoi versi apparvero in riviste e furono raccolti dopo la sua morte (Poems, [...] 1864); fu pubblicata anche una raccolta di scritti in prosa (Prose essays, 1887). È forse il maggiore tra gli scrittori inglesi di versi di società umoristici ...
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Disraeli, Benjamin, conte di Beaconsfield
Politico e scrittore inglese (Londra 1804-ivi 1881). Apparteneva a una famiglia ebraica italiana, che si era trapiantata in Inghilterra nel 1748; suo padre Isacco [...] proprietari terrieri danneggiati dall’abolizione del dazio sul grano, e contribuì quindi alla caduta del primo ministro (1846). Il partitotory, passato all’opposizione, fu riorganizzato da D. su nuove basi; nel 1848 ne divenne il leader ai Comuni e ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] Wight, l’isola di Anglesey, l’isola di Scilly; non ne fanno parte, ma dipendono direttamente dalla corona, l’isola di Man e le Isole , successe J. Major. La tradizionale diffidenza tory verso il processo di unificazione europea si tradusse ...
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STATI UNITI (XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, 11, p. 889; III, 11, p. 821)
Pasquale Coppola
Rainer S. Masera
Enzo Tagliacozzo
Biancamaria Tedeschini Lalli
Mario Manieri Elia
Rosalba Zuccaro
L'ordinamento [...] superato il 30%; poco più del 2% sono gli originari di altre parti del mondo. La quota d'immigrati asiatici ha subìto una brusca impennata politica di Disraeli in Inghilterra, della "democrazia tory"; ma egli doveva raccogliere la pesante eredità di ...
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tory
〈tòori〉 s. e agg. ingl. [prob. forma anglicizzata del gaelico irland. tōraidhe «inseguitore»] (pl. tories 〈tòori∫〉), usato in ital. al masch. e al femm. e come agg. invar. – Nell’Inghilterra a cavallo della fine del 17° sec. e della prima...
whig
〈u̯ìġ〉 s. ingl. [prob. abbreviazione di Whiggamore, nome di un gruppo di insorti scozzesi, nel 1648] (pl. whigs 〈u̯ìġ∫〉), usato in ital. al masch. – Denominazione storica di uno dei due grandi partiti che si alternarono al potere in Inghilterra...