VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] (v. Inhetveen, 1997).
Per quanto riguarda l'aspetto istituzionale, occorre chiedersi quando e in quali situazioni sociali la essa c'è una insuperabile asimmetria morale fra il partitorivoluzionario e le forze sociali che esso combatte; il che ...
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Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] degli interessi, si realizza in un complesso sistema istituzionale nel quale anche la produzione di norme è minuziosamente ritualizzato nelle formule del credo ideologico, del partitorivoluzionario, fino al consolidamento di forme neotradizionali di ...
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Tecnologia
George Bugliarello
Luciano Gallino
di George Bugliarello, Luciano Gallino
TECNOLOGIA
Tecnologia di George Bugliarello
sommario: 1. La tecnologia come fenomeno. a) Introduzione. b) L'evoluzione [...] notevole parte dell'industria dei televisori negli Stati Uniti e dell'ascesa delle importazioni giapponesi.)
Le ‛politiche istituzionali' eguale in tutte le forme viventi, il carattere rivoluzionario dell'ingegneria genetica nasce dalla scoperta che è ...
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Marxismo
Pietro Rossi
Il marxismo come scienza della società
Il marxismo nasce, negli scritti di Marx e di Engels degli anni quaranta dell'Ottocento, sotto forma di una scienza della società che intende [...] , infatti, non sono altro che un apparato istituzionale creato dalla classe dominante a difesa dei propri interessi intellettuali come guida nell'organizzazione del partito e nell'azione rivoluzionaria veniva sottolineata dallo stesso Lenin, ...
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LAVORO
Alessandro Roncaglia e Marino Regini e Giuseppe Pera
Economia
di Alessandro Roncaglia
Introduzione
È necessario innanzitutto precisare che ci occuperemo del lavoro solo dal punto di vista della [...] parte dei nobili anche impoveriti nella fase di transizione verso il capitalismo.Solo agli occhi dei pensatori utopisti e rivoluzionari tutto quanto attiene, in senso strumentale-istituzionale o di regolamentazione dei rapporti, alla condizione ...
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Potere
Steven Lukes
Introduzione
Il significato più generale del concetto di 'potere' si ritrova nel Sofista di Platone, in cui si afferma che il potere è "la definizione dell'essere", il tratto distintivo [...] Ateniesi, i Romani e i rivoluzionari del XVIII secolo, specialmente in consiglio ma un comando" (De cive, cap. 14, parte I).
L'autorità, dunque, offre una ragione di primo o in un dato ordinamento istituzionale tenderà a prevalere un determinato ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] . La vicenda storica della borghesia, a partire dalla metà del XIX secolo - diciamo tentativi di critica istituzionale orientati a un formula riverbera, in sostanza, sulla vicenda rivoluzionaria francese il senso del grande mutamento di ...
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Mafia
Salvatore Lupo
La parola e la cosa
La parola 'mafia' compare per la prima volta, nel 1863, in una commedia popolare siciliana di grande successo, I mafiusi de la Vicaria, e già nel 1865 viene [...] diverso, quello politico-istituzionale, e in particolare capitale dell'isola nel processo rivoluzionario. Può essere indicativo dei forze (gruppi di opinione e di pressione, lobbies, partiti, fazioni) diverse, e che dunque non svolta decisamente ...
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Carisma
Luciano Cavalli
La teoria del carisma
Il concetto
Il concetto di carisma è stato introdotto nelle scienze sociali da Max Weber, che lo ha ripreso dalla tradizione cristiana e dagli studi sul [...] parte, una situazione straordinaria di natura interiore, anzi religiosa, come quella creatasi in Europa con la Riforma, coinvolgendo migliaia e migliaia di individui, ha investito in modo rivoluzionario eventuali limitazioni istituzionali e culturali) ...
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Sociologia
Paolo De Nardis
Sandro Bernardini
Alain Touraine
Alessandro Ferrara
Jeffrey C. Alexander - Paul B. Colomy
(XXXI, p. 1019; App. III, ii, p. 761; IV, iii, p. 356; V, iv, p. 15)
I temi generali [...] accompagnata da azioni di rottura di tipo rivoluzionario, tese, in misura più o meno completa partire dal momento in cui i comportamenti non sono più 'di conformità' ma 'di cambiamento', essi si collocano a un livello completamente istituzionale ...
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govèrno s. m. [lat. gŭbĕrnum «timone della nave»; in alcuni sign., der. di governare]. – 1. ant. Timone: barca ... Disarmata di vele e di governo (Petrarca). 2. L’atto e l’ufficio di governare, in tutti i sign. del verbo: a. La guida di una...