Figlio (n. forse Argentan, Orne, 1182 - m. Harzburg 1218) di Enrico XII di Baviera detto il Leone e di Matilde d'Inghilterra, fu dalla tradizione familiare designato a prendere le parti dell'Inghilterra [...] contro il re di Francia, ottenne i titoli di duca di Aquitania e di conte di Poitou. Eletto nel 1198 dal partitoguelfo re dei Romani in opposizione a Filippo di Svevia, fu riconosciuto come tale anche da Innocenzo III nel 1201, grazie alla ...
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Figlio (m. 1393) di Obizzo III, associato al fratello Niccolò II dal 1361, alla morte di quest'ultimo, nel 1388, rifiutò di dividere la signoria col nipote Obizzo, di cui procurò la morte. Abbandonò la [...] tradizionale alleanza col partitoguelfo per quella, inefficace, con Gian Galeazzo Visconti, mirando alla conquista di Reggio. A lui si deve la fondazione dell'università di Ferrara (la bolla di fondazione è del 4 marzo 1391) e l'inizio della ...
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Nobile famiglia modenese; nota dal 1149 con un Guglielmo, dette varî podestà alle principali città guelfe dell'Italia settentr. e centrale. Dal 1247 fu a capo del partitoguelfo modenese degli Aigoni, [...] in Italia, formò (1565) una compagnia di fanti, con cui concorse alla difesa di Malta, assediata dai Turchi; quindi prese parte in Francia alla guerra contro gli ugonotti e dal 1569 passò al servizio di Venezia. Baldassare, figlio di Guido, al ...
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Quarto figlio (n. 1178 circa - m. Bamberga 1208) di Federico Barbarossa e di Beatrice di Borgogna, fu eletto nel 1190, a richiesta del fratello Enrico VI, vescovo di Würzburg. Abbandonato lo stato ecclesiastico, [...] alla morte dei fratelli Federico e Corrado. Morto anche Enrico VI, fu eletto (1198) re di Germania, ma il partitoguelfo gli contrappose Ottone di Brunswick, che nel 1201 ebbe il riconoscimento di Innocenzo III. Scomunicato, F. riconquistò (dal 1204 ...
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Famiglia d'origine longobarda, stabilitasi fin dal sec. 12º nel territorio di Foligno. Dapprima ghibellina, passò poi (1228) al partitoguelfo, che capeggiò in Foligno, tenendo l'effettiva signoria della [...] città dal 1305 al 1336 con la carica di gonfalonieri e capitani del popolo, poi con il titolo di vicarî della Chiesa, sebbene in lotta spesso coi papi. I T. raggiunsero l'estensione massima della loro ...
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Nobile pisano (m. 1289). Seguì dapprima la parte ghibellina; poi si accostò al partitoguelfo dei Visconti, adoperandosi per il trattato che Pisa strinse nel 1272 con Carlo d'Angiò. Dopo un breve bando [...] navi, dando così adito a voci di tradimento. Nel 1285, eletto Capitano del popolo per 10 anni, tentò un accordo coi guelfi cedendo a Lucca e a Firenze alcuni castelli, mentre continuava la guerra con Genova. Per rafforzare il suo potere, si associò ...
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Bertrand de Got (n. Villandraut, Gironda - m. Roquemaure, Gard, 20 apr. 1314); fu prima vescovo di Comminges (dal 1295), poi arcivescovo di Bordeaux (1299-1305), eletto quindi pontefice, dopo la morte [...] e la soppressione dell'ordine dei Templari. In Italia dette il suo appoggio a Roberto d'Angiò, che divenne il capo del partitoguelfo. Nel 1308-13 guerreggiò con Venezia, riuscendo a riportare Ferrara sotto la tutela della Chiesa. In generale, la sua ...
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Famiglia di Orvieto; appartenente dapprima alla nobiltà minore, assunse grande importanza dopo che, coi Filippeschi, poté abbattere i magnati; poi, dichiaratasi per il partitoguelfo, contro i Filippeschi [...] proclamatisi ghibellini, riuscì (1313) a cacciare i rivali. Parve allora giunto il momento per i M. di salire alla signoria della città, senonché sopravvennero discordie in seno alla famiglia stessa, divisasi ...
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Famiglia romagnola, potente particolarmente a Faenza, ricordata, con Alberico di Guido, fin dal 1103. Di parteguelfa nel sec. 13º, avversaria degli Accarisi ghibellini; Dante ricorda Alberico e il figlio [...] nominato difensore e capitano di Faenza (1313), ottenne di fatto la signoria. I M. la mantennero, sempre schierati col partitoguelfo (salvo che con Giovanni il quale, appoggiandosi ai ghibellini, 1349, poté resistere a Ettore di Durfort, inviato da ...
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Uomo politico genovese (sec. 13º), fratello di Lanfranco; diede forte impulso alla potenza della famiglia, partecipando alla vita politica della città fra i capi del partitoguelfo e nobiliare. Avversò [...] quindi prima Federico II di Svevia e poi il capitano del popolo Guglielmo Boccanegra, che riuscì ad abbattere. Per rafforzare il proprio potere strinse sempre più stretti legami con Carlo d'Angiò, sia ...
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guelfo
guèlfo agg. e s. m. [dal nome proprio Guelfo, ted. Welf, del capostipite, e poi di alcuni duchi, della casa di Baviera]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nel medioevo, in Germania, relativo o appartenente al partito che sosteneva la casa di...
parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto considerati separatamente, per caratteristiche,...