Razzismo
George L. Mosse
di George L. Mosse
Razzismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Le concezioni razzistiche nel Settecento e nel primo Ottocento. 3. Maturazione e diffusione dell'ideologia razzistica [...] come frutto di un decreto divino. A partire dal 1948 il Partitonazionalista ha fatto approvare una serie di leggi 1971 (tr. it.: Il mito ariano, Milano 1976).
Preti, L., Impero fascista e Ebrei, Milano 1968.
Pulzer, P. G. J., The rise of political ...
Leggi Tutto
SOCIALISMO (XXXI, p. 990)
Franco LOMBARDI
Ideologia del movimento socialista: carattere del nuovo socialismo; vecchio e nuovo socialismo; socialismo e comunismo. - Dopo i movimenti avutisi già nel primo [...] delle forze di resistenza, da parte sia del governo, sia dello squadrismo fascista, illegale ma di fatto tollerato. PSI nei pochi anni dalla rinascita.
La vittoria nel Congresso nazionale di Firenze, nell'aprile 1946, della tendenza capeggiata da ...
Leggi Tutto
PACCIARDI, Randolfo
Luca Polese Remaggi
PACCIARDI, Randolfo. – Nacque a Giuncarico, frazione di Gavorrano (Grosseto), il 1° gennaio 1899 da Giovanni, un ferroviere originario di Castagneto (Castagneto [...] a Giuseppe (Peppino) e Sante Garibaldi, che fu attaccato duramente dai fascisti a piazza del Popolo.
Il 3 gennaio 1925 fu aggredito e ferito la scissione del PRI in vista di un nuovo partitonazionale repubblicano. Al di là della loro veridicità, il ...
Leggi Tutto
Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di K. Marx e F. Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i mezzi di consumo sono sottratti alla proprietà privata [...] che, rotta nel 1927 l’alleanza con il partitonazionalista (Guomindang), facendo leva proprio sui contadini poveri ( sconfitta del movimento operaio e dalla reazione statuale e fascista, dall’altro dal rapido spostarsi del gruppo dirigente sulle ...
Leggi Tutto
Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] dal nazionalismo, mentre G. Gentile insistette sull’unità di individuo e S., sostenendo che lo S. fascista, ideologia e una sua politica, proporsi mete nazionali e razziali. C. Schmitt vede nel partito nazionalsocialista il custode di questi valori e ...
Leggi Tutto
Espressione utilizzata per designare un insieme di movimenti di natura prevalentemente sociale, sorti nell’ultimo scorcio del 19° sec., in parte avallati e incoraggiati dalla istituzione ecclesiastica [...] all’altra organizzazione cattolica di tipo monarchico-nazionalista, l’Action française.
In Italia, dopo fascista.
Il Partito della DC in Italia
La ricostruzione del partito cattolico avvenne tra il 1942 e il 1943, attorno a ex dirigenti del Partito ...
Leggi Tutto
Uomo politico italiano (Napoli 1925 - Roma 2023). Dirigente del PCI e poi del PDS, è stato deputato, presidente della Camera e ministro dell'Interno, oltre che presidente della commissione affari costituzionali [...] maggio del Gruppo universitario fascista di Napoli, del quale facevano parte molti giovani già antifascisti massa (1960-62), dopo il X Congresso entrò nella direzione nazionale del partito (dic. 1962), fu coordinatore dell'ufficio di segreteria e dell ...
Leggi Tutto
Uomo politico italiano (n. Bologna 1952). Come segretario del Movimento sociale italiano-Destra nazionale (MSI-DN) ha avviato nel 1993 un rinnovamento della destra italiana, teso a superarne l'identificazione [...] con la tradizione fascista per dare vita a una destra democratica di stampo europeo. È stato vicepresidente del Consiglio ( segreteria del partito, incarico che lasciava nel 1990 e riassumeva nel 1991. Dal 1993 coordinatore di Alleanza nazionale (AN ...
Leggi Tutto
L'Italia fu il paese in cui, alla fine della seconda Guerra mondiale, si verificò con maggiore acutezza un ritorno di spirito federalista, nell'ambito nazionale, con tendenze a più o meno ampie autonomie [...] reazione alla politica accentratrice del governo fascista, in parte una conseguenza del profondo squilibrio di progresso economico-sociale tra alcune regioni e il rimanente territorio nazionale.
Dall'armistizio del settembre 1943 alle prime elezioni ...
Leggi Tutto
(XIII, p. 780; App. II, i, p. 841; App. III, i, p. 538)
Le tematiche relative ai sistemi elettorali sono state considerate nella voce elezione del volume XIII dell'Enciclopedia Italiana, in cui viene riportata [...] al 1993, con l'esclusione naturalmente del ventennio fascista, è stato abbandonato a seguito del risultato del a questo sistema il territorio nazionale verrebbe ripartito in collegi uninominali in cui i partiti presentano candidature singole. L' ...
Leggi Tutto
fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....
fascio
fàscio s. m. [lat. fascis]. – 1. a. Quantità più o meno grande di oggetti della stessa natura, per lo più di forma allungata (come legna, spighe, erbe, ecc.), riuniti e spesso legati insieme, di peso tale da poter essere portati a braccia...