VIGEVANO (A. T., 24-25-26)
Giuseppe CARACI
Ambrogio ANNONI
Carlo Guido MOR
È la città più popolosa della Lomellina, in provincia di Pavia, situata sulla destra del Ticino, lungo una delle vie più frequentate [...] durante le guerre manovrate fra il 1522 e il 1530 e dalle discordie intestine, fra guelfi (sforzeschi) e ghibellini (partigiani dei Francesi). Dopo la pace di Bologna, fu dichiarata città ed eretta sede episcopale. Per un secolo la pace non ...
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GUINIGI, Paolo
Franca Ragone
Figlio di Francesco di Lazzaro e forse di Filippa di Arbore Serpenti, nacque a Lucca probabilmente intorno alla metà degli anni Settanta del secolo XIV, nel 1372 secondo [...] in seno alla casata era infatti tutt'altro che pacifico e Sercambi dovette faticare non poco per convincere i suoi partigiani dell'opportunità della scelta del giovane figlio di Francesco come capo della consorteria. In Lucca furono adottate misure d ...
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DAL VERME, Iacopo
Michael E. Mallett
Nacque, probabilmente nel 1350 a Verona, da Luchino e Iacopa di Bonetto de' Malvicini. Il padre si era gradualmente allontanato dai Della Scala e, bandito da Verona [...] , il quale si era da poco impadronito del governo veronese dopo aver fatto assassinare il fratello Bartolomeo dai propri partigiani; dall'altro, allacciò legami di amicizia con la Francia. Questa nuova politica minacciò gradualmente la posizione di ...
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GUGLIELMO VI, marchese di Monferrato
Aldo Settia
Talora indicato anche come Guglielmo V, unico figlio maschio del marchese di Monferrato Bonifacio I e di una donna della famiglia dei marchesi del Bosco, [...] poiché era ormai volto verso la candidatura imperiale di Federico II caldeggiata da Innocenzo III. Il 14 luglio 1212, con altri partigiani dello Svevo, accolse Federico a Genova e lo guidò attraverso le sue terre fino ad Asti e quindi a Pavia ...
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GOZZADINI, Gozzadino
Giorgio Tamba
Nacque a Ferrara intorno al 1370 da Simonino di Gabione e da Francesca di Bartolomeo Constabili. Non si hanno notizie di suoi fratelli o sorelle.
Simonino, stabilitosi [...] di opporsi al predominio instaurato in Bologna da Carlo Zambeccari. Il tentativo non ebbe successo e il G. cadde prigioniero dei partigiani dello Zambeccari. La pace che ne seguì fu rinsaldata, come d'uso, da alcune promesse di matrimonio, una delle ...
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CASALI, Ranieri
Franco Cardini
Figlio, molto probabilmente primogenito, di Guglielmino di Uguccio e di una nobildonna della casata dei Ghinori conti di Fasciano, era erede del prestigio e delle fortune [...] scopertamente in lotta con la città, i magnati in esilio architettarono di lì a poco, d'accordo con certi loro partigiani rimasti in città, un nuovo colpo di mano: sarebbe stato attaccato il palazzo del popolo, scacciatine i consoli delle società ...
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FRANCHI (De Franchis), Viviano
Daniela De Rosa
Figlio di Neri di Viviano, nacque probabilmente a Firenze intorno alla metà del sec. XIV.
La famiglia, di floride condizioni economiche, proveniva da Sambuco [...] nuovo regime a ricoprire un ufficio così delicato e prestigioso. È da escludere, infatti, che egli fosse fra i partigiani dei ciompi, sebbene avesse svolto qualche anno prima l'ufficio di notaio degli Otto dei preti, magistratura invisa alla parte ...
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BRIGNOLE, Gian Carlo
Maristella Ciappina
Nacque a Genova il 26 nov. 1761 secondogenito di Giacomo Maria ultimo doge della Repubblica genovese e di Barbara Durazzo, figlia del doge Marcello. Nel 1796 [...] Thaon di Revel in nome del re Vittorio Emanuele I. Nella cura che il Revel mise subito a creare un gruppo di partigiani della dinastia sabauda tra i nobili e i borghesi, l'attenzione non poteva non cadere sul B., i cui atteggiamenti aristocratici e ...
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DELLA STUFA, Angelo
Carlo Vivoli
Nacque a Firenze intorno al 1407 da Lorenzo di Andrea e da Simona di Angelo Spini. Membro di una importante e ricca famiglia di mercanti (il padre dichiarerà al catasto [...] de' Medici riuscì così ad esercitare un controllo assoluto sulla politica del Comune fiorentino imponendo da un lato suoi partigiani nelle missioni diplomatiche ed assicurandosi, dall'altro, la presenza di persone fidate nelle cariche cittadine e in ...
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CASALOLDO, Alberto di
Giancarlo Andenna
Uomo politico bresciano, nacque probabilmente intorno al 1170 da una famiglia di conti rurali, i comites di Casaloldo, delle cui vicende anteriori al sec. XII [...] Brucella e da larghi strati dei suoi stessi sostenitori, venne esautorato ed espulso da Brescia. Con lui furono banditi i suoi partigiani, e lo stesso podestà, il bolognese Alberto da Musso (ottobre 1206).
La prova di forza era stata preceduta da una ...
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partigiana
s. f. [etimo incerto]. – Antica arma bianca adoperata di punta e di taglio, con asta lunga fino a 3 m e ferro, lungo da 40 a 60 cm, munito alla base di due alette; derivata da una lancia italiana (spiedo alla bolognese) e diffusa...
partigiano
s. m. (f. -a) e agg. [der. di parte, col suffisso di artigiano, valligiano e sim.]. – 1. a. s. m. Chi parteggia, chi si schiera da una determinata parte, chi aderisce a un partito, sostenendone le idee, seguendone le direttive,...