CANETOLI, Marco
Gianfranco Pasquali
Figlio di Giovanni, illustre giurista bolognese, nacque nel 1381, come si può dedurre dal Liber secretus, in cui si legge che il C. sostenne l'esame privato di laurea [...] sua famiglia, quando Antonio Bentivoglio, prima disposto a collaborare coi Canetoli, decise di sbarazzarsene e, con l'aiuto dei suoi partigiani, conquistò il palazzo del Comune (31 genn. 1420). I Caneschi furono sconfitti e il C. fu mandato in esilio ...
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LIUTPRANDO
Andrea Bedina
Duca longobardo di Benevento, figlio del duca di Benevento Gisulfo (II) e di Scauniperga; è ignoto l'anno della sua nascita, presumibilmente da collocare intorno alla metà degli [...] ; anzi i due popoli si riavvicinarono temporaneamente e ciò portò all'isolamento di quelle frange estremiste di partigiani filofranchi in territorio beneventano che, favorendo la politica autonomista di L. e di Giovanni, indussero Desiderio a ...
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(al) Malik (al) Kāmil
Henri Bresc
I rapporti di M. con Federico II si chiariscono alla luce del sistema familiare ayyubide che alterna fra i principi competizione e precaria collaborazione. Il Saladino, [...] uomini, ma non poteva restare impegnato troppo a lungo; la divisione dei latini fra l'imperatore scomunicato e i partigiani del papa rendevano la sua situazione precaria. E M. ne era consapevole. Solo un'approfondita riflessione politica, dunque, lo ...
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BAGLIONI, Orazio
Gaspare De Caro
Figlio di Giampaolo e di Ippolita Conti, nacque a Perugia nel 1493. Aveva appena sette anni quando Guido, Astorre, Girolamo e Simonetto Baglioni furono trucidati nel [...] B. furono convocati insieme nuovamente a Roma e il 26 gennaio imprigionati in Castel Sant'Angelo, mentre i loro partigiani, attaccati nel castello di Bastia e nel feudo di Bettona dalle milizie pontificie, furono impiccati a decine o destinati alle ...
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BARBARIGO, Pietro, detto lo Zoppo
Gian Franco Torcellan
Nato a Venezia il 13 sett. 1711,trascorse la giovinezza nei consueti studi umanistici. Sin da allora la grande tradizione religiosa della famiglia, [...] , il B. dapprima operò a mettere in posizione sospetta, a qualificare come sediziosi gli atteggiamenti e i discorsi dei partigiani della "correzione" opponendo a loro in Senato l'immagine d'un organismo politico operante e pensoso che veniva offeso ...
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Abruzzo
Alessandro Clementi
La regione che oggi porta questo nome era divisa in diversi ambiti giurisdizionali fin dall'epoca longobarda: la provincia valeria, che includeva i sabini, i vestini, i marsi [...] e il traditore tedesco Corrado di Lucinardo, i quali al tempo del conflitto tra Federico e la Chiesa erano stati partigiani di questa. Si trattò di una liquidazione in piena regola della feudalità abruzzese. Una volta invassallati a Corrado, tuttavia ...
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FONTANA, Aldighiero
Gabriele Zanella
Nacque, con ogni probabilità in Ferrara, intorno al primo decennio del XIII secolo.
La provenienza della famiglia Fontana è stata in passato oggetto di discussione: [...] 20 dicembre il F. risulta testimone accanto al vescovo Filippo, a Federico arciprete ed ai nobili Menabò - antichi partigiani dei Torelli - alla certificazione notarile di un miracolo avvenuto sul sepolcro di Armanno Pungilupo, un uomo di conosciuta ...
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COCEANI (Coceancig), Bruno
Ennio Maserati
Nato a Monfalcone (Gorizia) il 17 dic. 1893 da Pietro e da Antonietta Cosolo, frequentò il ginnasio comunale di Trieste, vivaio del movimento nazionale italiano [...] gravi perdite tra la popolazione di quest'area (per cui il C. fu fatto segno, allora, a un attentato da parte dei partigiani del GAP triestino e riportò una ferita di striscio al torace). In altre pagine imputerà all'ostilità del locale Comitato di ...
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FIESCHI, Girolamo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova probabilmente tra il 1478 e il 1480, primogenito di Gian Luigi il Vecchio del ramo di Torriglia della potente famiglia ligure e dalla sua [...] a mettere fine all'esperienza del governo popolare, erigendo forche e restituendo ai nobili prevalenza ed uffici, riservando ai partigiani del Fieschi varie magistrature nel nuovo governo.
Alla morte del padre, nel 1508, il F. ne ereditò cariche e ...
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GRIMALDI, Giovanni
Riccardo Musso
Figlio primogenito di Barnaba (II), signore di Boglio (Beuil), e di Beatrice di Glandèves, di nobile famiglia provenzale, nacque intorno al 1350.
Tra i vari rami dei [...] sabaude di Nizza approfittarono della sua assenza per riprendere il controllo della situazione, allontanando tutti i suoi partigiani dagli uffici e dai comandi militari, per sostituirli con personale proveniente dal Piemonte o dalla Savoia. La ...
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partigiana
s. f. [etimo incerto]. – Antica arma bianca adoperata di punta e di taglio, con asta lunga fino a 3 m e ferro, lungo da 40 a 60 cm, munito alla base di due alette; derivata da una lancia italiana (spiedo alla bolognese) e diffusa...
partigiano
s. m. (f. -a) e agg. [der. di parte, col suffisso di artigiano, valligiano e sim.]. – 1. a. s. m. Chi parteggia, chi si schiera da una determinata parte, chi aderisce a un partito, sostenendone le idee, seguendone le direttive,...