Uno degli uccisori di Cesare (85-42 a. C.); ebbe un'elevata educazione retorica e filosofica, che affinò ad Atene; la sua formazione politica risale allo zio Catone Uticense, che lo allevò partigiano dell'oligarchia [...] De officiis, De patientia (di tendenza accademica e stoica), ora perdute. Con Cassio, B. fu giudicato parricida dai partigiani del nuovo regime, esaltato invece dall'aristocrazia fedele alla tradizione repubblicana.
Il Medioevo cristiano e lo stesso ...
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DEL BENE, Sennuccio
Pasquale Stoppelli
Nacque a Firenze da Benuccio di Senno del Bene tra il 1270 e il 1275.
L'anno della nascita, che non è noto, si riesce ad approssimare tenendo conto che nel libro [...] il D. aveva lasciato Firenze volontariamente, nel raggiungerlo aveva ottemperato a un obbligo cui erano tenuti i ghibellini e i partigiani bianchi. E per costoro la discesa di Enrico VII in Italia era l'occasione a lungo sperata del rovesciamento dei ...
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BASSO, Antonio
Enrico Malato
Gaspare De Caro
Nato a Napoli intorno al 1605, compì gli studi giuridici e fu al servizio dell'arcivescovo di Napoli, cardinale Ascanio Filomarino. Fece parte dell'Accadenùa [...] che nel convento di S. Agostino proclamò re di Napoli il duca di Orléans. Il Guisa replicò facendosi eleggere dai suoi partigiani "duca della Repubblica", e il B. propose pubblicamente che il potere sovrano fosse diviso tra il duca ed un senato, per ...
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ENNODIO, Magno Felice (Magnus Felix Ennodius)
Marc Reydellet
Originario della Gallia, nacque nel 473 o 474, probabilmente ad Arles.
La sua famiglia apparteneva all'aristocrazia ed era imparentata con [...] nel dimostrare che questa procedura era stata ineccepibile e che essa era stata voluta dal re. Cosi stando le cose, i partigiani di Lorenzo non avevano di che farsi forti di alcun favore da parte di Teodorico. Al centro della controversia è la ...
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EUSTACHIO da Matera
Errico Cuozzo
Nato nel XIII secolo, probabilmente a Matera, fu di fede ghibellina.
Il suo nome non è documentato in alcuna fonte contemporanea, ma l'agostiniano Dionigi da Borgo [...] re Carlo d'Angiò, e come nonostante quest'atto di tradimento le mura di Potenza fossero abbattute egualmente, ed i partigiani dell'Impero liberati grazie ad un'azione improvvisa condotta da alcuni cittadini di Venosa, che era filosveva, e da due ...
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ABATI, Antonio
Roberto Zapperi
Nacque a Gubbio, con ogni probabilità nei primi anni del sec. XVII. Nel 1631 fu a Roma e tra il 1634 e il 1638 a Viterbo, dove strinse amicizia con Salvator Rosa. Nel [...]
Secentista, incline a stravaganze linguistiche e a bizzarrie, attaccò, però, nei Ragguagli di Parnaso contra i poetastri e partigiani delle nationi (Roma 1631; Milano 1638), il cattivo gusto dominante nella cultura letteraria del suo tempo, ma senza ...
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KATAEV, Valentin Petrovič
Nicoletta Marcialis
(App. I, p. 772)
Scrittore russo, morto a Mosca il 12 aprile 1986.
Trasferitosi da Odessa a Mosca nel 1922, K. scrisse per il famoso giornale dei ferrovieri, [...] dei soviet"), in cui ritornano i bambini di Beleet parus odinokij, ormai uomini, protagonisti della lotta clandestina dei partigiani di Odessa. Criticato per aver minimizzato e anche svisato il ruolo del partito, K. riscrisse il romanzo nel 1951 ...
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BEREGAN (Berengan, Beregani), Nicolò
Gian Franco Torcellan
Nato il 28 maggio 1713 da Antonio e da Isabella Loredan, era nipote del più noto letterato suo omonimo. Scarna ed essenziale è la vicenda biografica, [...] agitata dalle polemiche sulla "riforma" goldoniana e divisa in opposte fazioni tra goldonisti e chiaristi, tra chiaristi e partigiani del Gozzi; e in tali discussioni il quarantenne patrizio, che già aveva esordito timidamente con un sonetto d ...
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LAJOLO, Davide
Margherita Karen Hassan
Nacque a Vinchio, presso Asti, il 29 luglio 1912, da Giuseppe e Caterina Garberoglio, detta Lina.
La madre apparteneva a una delle poche famiglie benestanti del [...] di giornalista, il L. dovette scontare una pena di due mesi nel carcere di Torino per aver difeso, in un articolo, due partigiani che in quegli stessi giorni erano stati condannati.
Nel 1945 venne pubblicato Classe 1912 (Asti), in cui il L. narra la ...
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FARSETTI, Tommaso Giuseppe
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 16 apr. 1720 da Anton Francesco e Bianca Morosini; la sua famiglia, aggregata alla nobiltà veneziana nel 1664, era molto ricca e poté assicurargli [...] e della specialità...", disegnata da Palladio e dove "non accade, che tema d'esser colà vezzata per la quantità d'amici e partigiani, che tiene in queste parti, dove anco per giunta è per ristamparsi Macchiavello" (Van Bever, Lettere inedite, p. 261 ...
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partigiana
s. f. [etimo incerto]. – Antica arma bianca adoperata di punta e di taglio, con asta lunga fino a 3 m e ferro, lungo da 40 a 60 cm, munito alla base di due alette; derivata da una lancia italiana (spiedo alla bolognese) e diffusa...
partigiano
s. m. (f. -a) e agg. [der. di parte, col suffisso di artigiano, valligiano e sim.]. – 1. a. s. m. Chi parteggia, chi si schiera da una determinata parte, chi aderisce a un partito, sostenendone le idee, seguendone le direttive,...