BAGLIONI, Camillo
Gaspare De Caro
Nacque a Perugia, intorno alla metà del secolo XV, da Alberto di Mariotto. Si addottorò nello Studio perugino in diritto civile e canonico, ottenendo poi la carica [...] B. si trasferì a Roma temendo l'acuirsi delle contese cittadine: effettivamente in quel medesimo anno e nel successivo i partigiani di Giampaolo uccisero a Perugia due fratelli del B., Eusebio e Mariotto. A Roma, forse per la protezione del perugino ...
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BICHI, Alessandro
Gaspare De Caro
Nacque a Siena il 30 sett. 1596, da Vincenzo e da Faustina Piccolomini, ambedue appartenenti alla più antica aristocrazia senese. Nonostante la sua condizione di primogenito, [...] conquista di La Rochelle. Ma il Richelieu si limitò a compiacere il pontefice facendo mostra di ortodossia contro i numerosi partigiani che il regalista Edmondo Richer aveva ancora nella Sorbona, nonostante la sua abiura del 1629: così gli chiedeva ...
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GALIMBERTI, Tancredi (Duccio)
Giuseppe Sircana
Nacque a Cuneo il 30 apr. 1906 da Lorenzo Tancredi, avvocato, politico, parlamentare e ministro, e da Alice Schanzer, studiosa di letteratura inglese, poligrafa [...] ., 17 ott. 1945; A. Ruata, Ricordi di D. G., in Il Ponte, X (1954), pp. 1883-1894; D.L. Bianco, Guerra partigiana, Torino 1954, ad ind.; D. G. eroe nazionale del secondo Risorgimento, Cuneo 1959; M. Giovana, La Resistenza in Piemonte. Storia del CLN ...
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BARTOLINI, Baldo (Baldus ser Cole, Baldus de Bartholinis, Baldo Novello)
Roberto Abbondanza
Nacque da Cola, forse a Perugia, appena dopo la metà di maggio del 1409 - secondo l'età che compare nella trascrizione [...] nel giugno dalle autorità pontificie e comunali per infrenare il conflitto che divideva ormai tutta la città, fra partigiani degli Oddi e partigiani dei Baglioni: "E quando m. Baldo de ser Cola Bartolini prese el giuramento [di rispettare gli ordini ...
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GIOVANNI XXII, papa
Christian Trottmann
Jacques Duèse (Jacme Duesa), figlio di Arnaud, nacque a Cahors nel Sudovest della Francia, intorno al 1244 da una famiglia molto abbiente della borghesia cittadina.
Minuto [...] poneva fine ai compromessi consentiti dai suoi predecessori, che aveva invece inizialmente approvato per tacitare gli scrupoli dei partigiani più estremisti della povertà assoluta. Il papa faceva rilevare che, ben lungi dall'emendarsi, i frati minori ...
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BONFRANCESCHI, Agostino (Augustinus de Ariminio)
Antonio L. Pini
Nacque probabilmente a Ferrara intorno al 1437 dal giurista Ugolino.
Il predicato "da Rimini", con cui è spesso indicato, sembra derivargli [...] hontinem non pugnare"). Ma Ercole non volle seguire il parere del suo consigliere quando questi gli propose di condannare tutti i partigiani di Niccolò, non passibili di pena capitale, al cavamento di un occhio e al taglio della mano. Commutò la pena ...
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CANETOLI, Marco
Gianfranco Pasquali
Figlio di Giovanni, illustre giurista bolognese, nacque nel 1381, come si può dedurre dal Liber secretus, in cui si legge che il C. sostenne l'esame privato di laurea [...] sua famiglia, quando Antonio Bentivoglio, prima disposto a collaborare coi Canetoli, decise di sbarazzarsene e, con l'aiuto dei suoi partigiani, conquistò il palazzo del Comune (31 genn. 1420). I Caneschi furono sconfitti e il C. fu mandato in esilio ...
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GOZZADINI, Gozzadino
Giorgio Tamba
Nacque a Ferrara intorno al 1370 da Simonino di Gabione e da Francesca di Bartolomeo Constabili. Non si hanno notizie di suoi fratelli o sorelle.
Simonino, stabilitosi [...] di opporsi al predominio instaurato in Bologna da Carlo Zambeccari. Il tentativo non ebbe successo e il G. cadde prigioniero dei partigiani dello Zambeccari. La pace che ne seguì fu rinsaldata, come d'uso, da alcune promesse di matrimonio, una delle ...
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FOSCARARI (Foscherari), Egidio
Cristina Bukowska Gorgoni
Nato in data imprecisata nella prima metà del secolo XIII fu il primo laico che insegnò diritto canonico presso l'università di Bologna.
Intorno [...] , e successivamente nel 1286 e nel 1288, venne designato fra i savi della città chiamati a sedare le turbolenze dei partigiani della famiglia Lambertazzi.
Dalla sua attività di docente e di consulente il F. giunse ad accumulare un notevole patrimonio ...
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GIOVANNI di Minuccio (Giovanni da Siena)
Andrea Giorgi
Nacque a Siena nella prima metà del XIV secolo da una famiglia popolare dimorante nel terzo di Camollia.
La figura di G. giurista e diplomatico [...] regime popolare senese - attuato nel gennaio del 1369 dal vicario imperiale Malatesta Ungaro, dalla fazione dodicina e dai partigiani della famiglia Salimbeni - conclusosi con l'ignominiosa fuga da Siena dell'imperatore, che pare andasse dicendo in ...
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partigiana
s. f. [etimo incerto]. – Antica arma bianca adoperata di punta e di taglio, con asta lunga fino a 3 m e ferro, lungo da 40 a 60 cm, munito alla base di due alette; derivata da una lancia italiana (spiedo alla bolognese) e diffusa...
partigiano
s. m. (f. -a) e agg. [der. di parte, col suffisso di artigiano, valligiano e sim.]. – 1. a. s. m. Chi parteggia, chi si schiera da una determinata parte, chi aderisce a un partito, sostenendone le idee, seguendone le direttive,...