GUALTIERI (Gualterio), Filippo Antonio
Silvano Giordano
Nacque a Fermo, nelle Marche, il 24 marzo 1660, figlio di Gualtiero, marchese di Crognolo, membro del patriziato di Orvieto, e di Anna Maria Cioli, [...] 6 luglio 1717 era stato nominato protettore d'Inghilterra e coltivava strette relazioni con Giacomo III e i suoi partigiani. Per aggirare gli ostacoli, Dubois valutò la possibilità di affidargli l'archidiocesi di Narbona, il cui titolare era affetto ...
Leggi Tutto
BONA Sforza, regina di Polonia
Henryc Barycz
Figlia di Gian Galeazzo Sforza, duca di Milano, e di Isabella d'Aragona, figlia del re di Napoli Alfonso II, nacque il 2 febbr. 1494 nel castello di Vigevano. [...] non capì neppure la forza e le tendenze della nuova fazione dei nobili riformati, chiamati gli esecuzionisti, che erano partigiani della profonda riforma dello Stato.
L'importanza di B. nella storia culturale della Polonia fu particolarmente grande e ...
Leggi Tutto
BETTI, Emilio
Massimo Brutti
Nacque a Camerino il 20 ag. 1890 da Tullio, medico condotto a Bausula (Macerata), e da Emilia Mannucci. Divenuto il padre nel 1901 direttore dell'ospedale civile di Parma, [...] che lo accompagnavano fin dagli anni giovanili.
All'inizio dell'estate 1944, trovandosi a Camerino già occupata dai partigiani (un mese prima della liberazione della regione ad opera delle truppe alleate, che sarebbe avvenuta a luglio), il ...
Leggi Tutto
GRADENIGO, Pietro
Franco Rossi
Soprannominato Pierazzo o Perazzo, nacque a Venezia verso la fine del 1250, figlio di Marco di Bartolomeo. La madre, almeno volendo prestare fede al genealogista Marco [...] , a morte ovvero banditi. Di conseguenza le divisioni interne si acuirono maggiormente; la città era come spaccata in due, partigiani del Tiepolo e sostenitori del doge, e solo la paura del carnefice, come aveva facilmente previsto il G., poteva ...
Leggi Tutto
JACOVACCI (Jacovazzi, Jacobacci, Giacovazzi, de Jacobatiis), Domenico
Rotraud Becker
Nacque a Roma, probabilmente il 2 luglio 1444, da Cristoforo, di famiglia nobile residente nel rione S. Eustachio, [...] agli argomenti sia dei sostenitori della tesi conciliare, come Nicolaus de Tudeschis (Panormitanus) o Francesco Zabarella, sia dei partigiani della tesi pontificia. Anche per il Corpus iuris civilis lo J. adopera sia i commentari classici sia i ...
Leggi Tutto
FISSIRAGA, Antonio
François Menant
Appartenente ad influente famiglia lodigiana di parte guelfa, nacque da Martino a metà del sec. XIII.
I Fissiraga, che vengono citati nelle fonti note a partire dall'epoca [...] : resosi conto che ciò sarebbe stato impossibile, abbandonò a sua volta Enrico VII ma venne fatto prigioniero a Voghera dai partigiani di Manfredo Beccaria, il signore ghibellino di Pavia. Stando a certe fonti, il F. sarebbe stato consegnato a Matteo ...
Leggi Tutto
CAFFARELLI, Fausto
Rotraut Becker
Della nobile famiglia romana dei Caffarelli, nacque probabilmente nel marzo del 1595 da Alessandro (conservatore di Roma nel 1608, militò successivamente nell'esercito [...] del C. sirivelò comunque utile, in quanto gli diede la possibilità di adoperarsi per scambi di prigionieri e perché i partigiani della parte opposta fossero trattati con indulgenza nei territori occupati. Dopo l'occupazione di Torino, nel luglio, il ...
Leggi Tutto
FACCHINETTI, Cipriano
Paola Caridi
Nacque il 13 genn. 1889 da Giovanni, agente di custodia delle carceri, e da Maria Pezzano, a Campobasso, che abbandonò presto per trasferirsi insieme con la famiglia [...] . Vigorelli, con il centro creato da E. Tibaldi per il coordinamento dei soccorsi all'Ossola, dopo la caduta della Repubblica partigiana. Rientrò in Italia nel dicembre 1944 in aereo, facendo parte di quel gruppo di rifugiati di cui il governo Bonomi ...
Leggi Tutto
BERARDI, Carlo Sebastiano
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Oneglia il 26 agosto 1719 da Carlo Antonio, tesoriere regio della provincia, che lo avviò alla carriera ecclesiastica. Compì gli studi [...] che si occupavano della materia combattesse direttamente e specificamente tali principi che, d'altro canto, non contentavano neppure i partigiani della Curia romana, ed osservava: "c'est ce qui arrive à ces politiques" (Parigi, Bibl. del Seminario di ...
Leggi Tutto
CAETANI, Guglielmo
Gaspare De Caro
Nacque nel 1465, ultimo figlio di Onorato (III), signore di Sermoneta e Caterina Orsini, appartenente alla nobile famiglia romana. Nel 1482, emulando il fratello primogenito [...] le opportune misure di sicurezza in ciascuna delle tre occasioni, rafforzando le proprie difese e liberandosi drasticamente dei partigiani che i Maenza si assicuravano tra i suoi stessi vassalli. L'intervento dei Colonna nella contesa costituiva ...
Leggi Tutto
partigiana
s. f. [etimo incerto]. – Antica arma bianca adoperata di punta e di taglio, con asta lunga fino a 3 m e ferro, lungo da 40 a 60 cm, munito alla base di due alette; derivata da una lancia italiana (spiedo alla bolognese) e diffusa...
partigiano
s. m. (f. -a) e agg. [der. di parte, col suffisso di artigiano, valligiano e sim.]. – 1. a. s. m. Chi parteggia, chi si schiera da una determinata parte, chi aderisce a un partito, sostenendone le idee, seguendone le direttive,...