Generale serbo (Ivanjica 1893 - Belgrado 1946). Partecipò alle guerre balcaniche e alla prima guerra mondiale. Allo scoppio della seconda guerra mondiale era colonnello. Dopo il crollo iugoslavo raccolse [...] quali iniziò da una parte la resistenza ai Tedeschi e dall'altra, dopo il luglio 1941, la lotta contro i partigiani di Tito. Monarchico, sostenitore della supremazia serba, M. fu nominato dal governo in esilio comandante dell'"esercito iugoslavo in ...
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Figlia (n. 1330 circa - m. Novegradi, Dalmazia, 1387) del bano di Bosnia Stefano Kotromanić, nel 1353 sposò Luigi il Grande d'Angiò, re d'Ungheria, poi di Polonia. Dopo la morte di questo (1382), i due [...] divisi: E. governò l'Ungheria in nome della figlia minorenne Maria, mentre in Polonia fu incoronata regina l'altra sua figlia Edvige. Fu uccisa dai partigiani del pretendente Carlo III di Durazzo, re di Napoli, eliminato nel 1386 da E. stessa. ...
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Patriota e scrittore italiano (Roma 1919 - Castelnuovo al Volturno 1943), nipote di Fortunato e fratello di Luigi. Attivo antifascista e antinazista, il 10 sett. 1943 partecipò alla difesa di Roma a Porta [...] . Fallita questa impresa, nel tentativo di ripassare le linee per recarsi nel Lazio a organizzare la Resistenza di gruppi partigiani, cadde ucciso da una mina. Studioso di letteratura tedesca e traduttore finissimo di R. M. Rilke (Poesia, 1942), H ...
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Uomo politico fascista (Pisa 1895 - Milano 1945), fondatore del fascio pisano e sindaco di Pisa nel 1923-25, deputato, poi consigliere nazionale, fu dal maggio 1933 al febbraio 1943 sottosegretario agli [...] giorno Grandi. Successivamente fece parte del governo di Salò (fino al febbraio 1945), affiancando il gruppo Farinacci. Arrestato dai partigiani il 26 aprile 1945, fu fucilato su sentenza della Corte d'assise di Milano del 29 maggio di quello stesso ...
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Figlio (n. 1433 - m. Buda 1457) del reggente Giovanni H.; seguì il padre nelle lotte contro i Turchi, e (1453) fu nominato bano di Croazia e Slavonia. Dimessosi da tutte le cariche (1455) in conseguenza [...] si rifiutò di consegnare al sovrano Ladislao V Postumo le fortezze reali, la cui amministrazione spettava a Ulrico. Ucciso Ulrico dai partigiani di Ladislao H., questi e il fratello Mattia furono arrestati per ordine del re, e Ladislao fu decapitato. ...
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PAPO, Luigi
Vanni D'Alessio
(Luigi Papo de Montona). – Nacque il 23 giugno 1922, da Guglielmo e da Maria Gregori, a Grado (Gorizia), luogo di origine della madre.
Visse inizialmente a Montona, borgo [...] comando avuto fu accusato anche di saccheggio, incendio e distruzione di proprietà e di aver comandato l’uccisione e la tortura di partigiani e civili disarmati. Papo fu quindi inserito tra i 3798 criminali di guerra italiani, ma non tra i 768 di cui ...
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Successore di Bonifacio I. Di origine romana (m. 27 luglio 432); pontefice dal 10 sett. 422, del suo pontificato sono da ricordare: la disputa coi vescovi d'Africa, per difendere il diritto d'appello a [...] Cirillo d'Alessandria, nella grande disputa dogmatica da lui sostenuta contro Nestorio, patriarca di Costantinopoli, e i suoi partigiani, suggellata dalla condanna pronunziata dal concilio di Efeso (431). Fu sepolto in S. Silvestro sulla Via Salaria ...
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Moray, James Stewart, conte di
Reggente di Scozia (n. 1531 ca.-m. Linlithgow 1570). Figlio illegittimo di Giacomo V e di Margherita Erskine, seguì la sorellastra Maria Stuart in Francia. Al ritorno di [...] regno cercò di convincerla a una legislazione di tolleranza per i riformati; dopo l’abdicazione partecipò al consiglio di reggenza. Favorevole a una politica d’intesa con Elisabetta, fu aspramente criticato dai partigiani di Maria. Morì assassinato. ...
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Uomo politico austriaco (Sankt Veit, Carinzia, 1903 - Belgrado 1947?); nazista fin dal 1930, svolse attiva opera di organizzatore in Carinzia. Dopo l'Anschluss fu nominato (1938) Gauleiter di Salisburgo, [...] di Trieste, Gorizia, Udine, l'Istria, il Carnaro e Lubiana, ove si distinse per ferocia nella guerra contro i partigiani. Condannato a morte per impiccagione nel luglio 1947 da un tribunale iugoslavo, secondo alcuni documenti d’archivio sloveni di ...
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BIVONA, Pietro de Luna e Salviati duca di
Giuseppe Scichilone
Nacque a Caltabellotta, da Sigismondo e da Aloisia Salviati-Medici, intorno al 1520. Ai primi di agosto del 1529 seguì con la madre il padre [...] come uno dei protagonisti del cosiddetto secondo caso di Sciacca, che vide i Luna e i Perollo, e i rispettivi partigiani, scontrarsi sanguinosamente in Sciacca dal 19 al 23 luglio.
L'essere Aloisia nipote di Clemente VII indusse Sigismondo a cercar ...
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partigiana
s. f. [etimo incerto]. – Antica arma bianca adoperata di punta e di taglio, con asta lunga fino a 3 m e ferro, lungo da 40 a 60 cm, munito alla base di due alette; derivata da una lancia italiana (spiedo alla bolognese) e diffusa...
partigiano
s. m. (f. -a) e agg. [der. di parte, col suffisso di artigiano, valligiano e sim.]. – 1. a. s. m. Chi parteggia, chi si schiera da una determinata parte, chi aderisce a un partito, sostenendone le idee, seguendone le direttive,...