ALIDOSI, Francesco, detto il Cardinal di Pavia
Gaspare De Caro
Nacque in Castel del Rio, presso Imola, intorno al 1455. Terzo dei sei figli maschi di Giovanni, signore di Castel del Rio e Massa Alidosio, [...] impose alla cittadinanza un forte contributo per la ricostruzione delle case della famiglia Marescotti, distrutte dai partigiani dei Bentivoglio. Provvedimenti, che fecero temporaneamente cessare i tentativi dei fuorusciti e dei loro sostenitori, ma ...
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DOMENICO da Gravina
Mario Caravale
Nacque all'inizio del sec. XIV a Gravina e qui visse esercitando la professione di notaio.
L'unica fonte per la biografia di D. è la cronaca da lui stesso scritta [...] egli stesso aveva affidato la custodia della rocca. Tuttavia ben presto il partito ungherese riusci di nuovo a prevalere sui partigiani della duchessa: il 9 febbraio D. e il nuovo capitano riuscirono ad entrare in città, mentre i capi del partito ...
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CAMPORI (Campora), Pietro
Rotraut Becker
Nacque da Giammaria e da Vittoria dei conti Sandonnini verso il 1553 a Castelnuovo di Garfagnana. Successivamente la famiglia si trasferì a Modena, ove fu aggregata [...] papato per adorazione, cioè addirittura senza vere e proprie votazioni, riconobbe ora di non poter confidare nei suoi partigiani e abbandonò questo progetto. D'altra parte quando furono serrate le porte del conclave, neanche l'Orsini aveva raggiunto ...
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MOROSINI, Domenico
Giorgio Ravegnani
– Figlio di Pietro o, secondo altri, di Francesco, apparteneva al ramo della famiglia che aveva sullo stemma una banda azzurra su fondo d’oro. Se ne ignora la data [...] suo predecessore, con Andrea Dandolo nipote del patriarca, motivo per cui quest’ultimo tornò a Venezia con i suoi partigiani, e il patto concluso con i Dandolo ebbe anche l’approvazione di Eugenio III.
Nel 1152 la Repubblica intervenne militarmente ...
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LANCIA (Lanza), Manfredi (Manfredo)
Aldo Settia
Primo di questo nome, marchese di Busca, nacque presumibilmente prima della metà del secolo XII, secondogenito di Guglielmo, figlio di Bonifacio, della [...] di Asti il castello e il territorio di Costigliole dove il Comune fondò un nuovo villaggio mettendo così fuori causa i partigiani del L. mentre Loreto per il momento rimaneva ancora nelle sue mani.
Nel 1201 gli Albesi, costretti a patteggiare con ...
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DELLA SCALA, Fregnano
Antonio Menniti Ippolito
Nacque a Verona, figlio naturale di Mastino (II) Della Scala signore di quella città sin dal 1329. Fu, con tutta probabilità, il maggiore tra i dodici [...] Della Scala, si conservò fedele al signore legittimo e anzi, liberatosi dalla breve cattività in cui lo tennero i partigiani del D., mandò messi a Bolzano perché avvertissero Cangrande. Molti castelli del Veronese si schierarono, invece, con la ...
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BALDACCIO d'Anghiari
Piero Pieri
D'umili condizioni, nacque a Ranco presso Anghiari attorno al 1400; servì alungo specialmente i Fiorentini, quale condottiero di fanti, e nel 1437 ottenne la cittadinanza [...] con Emanuele Appiani, per avere di nuovo la forte base d'operazione contro Piombino. Il castello però si difende, i partigiani d'Emanuele non si muovono, B. deve retrocedere. Il condottiero si reca tosto a Prato, dove da Firenzuola sono venute ...
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ARCONATI VISCONTI, Giuseppe
Elena Fasano Guarini
Nato a Milano il 9 apr. 1797 dal marchese Carlo, ex consigliere generale della città, e da Teresa Trotti Bentivoglio, nobildonna dedita a severe pratiche [...] ebbe notizia dell'insurrezione, l'A. partì alla volta di Milano dove con la moglie fu tra i più attivi partigiani dell'unione immediata col Piemonte, predisposto a ciò, come buona parte dell'aristocrazia fondiaria lombarda, oltre che dal propri ...
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MALAVOLTI, Ubaldino
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna poco prima del 1260 da Guglielmo di Zandonato e da Principina Principi, primogenito di cinque fratelli, Egidio, Paolo, Guido, Ottaviano e Bonavolta, [...] presto.
Sulla città gravava comunque la minaccia di una nuova azione di Azzo (VIII) d'Este. Per evitare che ai partigiani dell'Estense, presenti anche in città, specie tra nobili e magnati, si unissero gli esuli Lambertazzi, Bologna adottò nei loro ...
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ESTE, Niccolò Maria d'
Paolo Portone
Nacque a Ferrara all'inizio della seconda metà del XV secolo. Suo padre Gurone, figlio naturale del marchese Niccolò [III], era uomo di prestigio tra i principi [...] di 100 ducati al mese.
L'E. entrò in possesso della carica il 20 ott. 1502. La città era dilaniata dalle lotte tra i partigiani degli Orsini e dei Colonna e l'E. s'adopro non poco per riportare la pace; a questo fine Alessandro VI gli diede piena ...
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partigiana
s. f. [etimo incerto]. – Antica arma bianca adoperata di punta e di taglio, con asta lunga fino a 3 m e ferro, lungo da 40 a 60 cm, munito alla base di due alette; derivata da una lancia italiana (spiedo alla bolognese) e diffusa...
partigiano
s. m. (f. -a) e agg. [der. di parte, col suffisso di artigiano, valligiano e sim.]. – 1. a. s. m. Chi parteggia, chi si schiera da una determinata parte, chi aderisce a un partito, sostenendone le idee, seguendone le direttive,...