Giornalista libanese (n. Beirut 1954) naturalizzato italiano. Di famiglia ebraica, dopo aver lavorato al quotidiano Lotta continua, a Il Lavoro di Genova e a Il manifesto, dal 1983 è stato inviato politico [...] l’abuso d’identità (2005); Scintille. Una storia di anime vagabonde (2009); Concetta. Una storia operaia (2017); Noi, partigiani. Memoriale della Resistenza italiana (2020); L'infedele. Una storia di ribelli e padroni (2020); con L. Gnocchi ha curato ...
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Giornalista e uomo politico italiano (n. Bari 1949). Giornalista pubblicista, negli anni Settanta ha lavorato alla federazione milanese del PCI, poi alla Fiom di Milano alla direzione del periodico Il [...] un romanzo dal titolo L'isola. Successivamente è stato direttore responsabile di Patria Indipendente, periodico dell'Associazione nazionale partigiani d’Italia, e dal 2017 è stato vicepresidente dell’associazione. Eletto presidente dell’ANPI nel 2020 ...
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Quarto califfo degli Arabi, l'ultimo dei cosiddetti Rāshidūn "i ben diretti" (v. califfato). Stretto parente di Maometto, essendo suo padre, Abū Ṭālib, fratello del padre di Maometto (erano figli di ‛Abd [...] e ai due autorevoli compagni Ṭalḥah e az-Zubair: delle provincie, mentre l'‛Irāq e l'Egitto erano divisi tra partigiani e oppositori, la Siria, il cui governatore Mu‛āwiyah (v.), stretto congiunto di ‛Othmān, disponeva di un esercito agguerrito e ...
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Figlio di Federico I, nato nel 1503, aveva trent'anni, quando la morte del padre (1533) gli dava il diritto alla successione al trono di Danimarca. I cattolici però lo avversarono perché luterano. Alla [...] assedio (1536). Era ormai padrone dei due regni di Norvegia e di Danimarca, e suonò l'ultima ora, non solo per i partigiani di C. II, ma anche per il cattolicesimo in Danimarca. Luterano convinto, C. III fece sentire ai cattolici il peso della sua ...
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Figlio di Ugo I e di Alice di Champagne, nacque il 3 maggio 1217, e diventò re alla morte del padre il 10 gennaio 1218. Tenne la reggenza la madre, poi lo zio Filippo di Ibelin che nel 1225 fece incoronare [...] , pretese la tutela e l'alta sovranità sull'isola; ma partendo cedette a prezzo il governo del regno a cinque suoi partigiani sino alla maggiore età di Enrico I. Questi fu tenuto come prigioniero dai cinque balivi, contro i quali insorse presto parte ...
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SPRIANO, Paolo
Albertina Vittoria
SPRIANO, Paolo. – Nacque a Torino il 30 novembre 1925 da Giovanni e da Luigina Ricaldone, originaria di Mirabello Monferrato.
Rimasto presto orfano della madre, fu [...] impegnato nell’attività cospirativa, fu arrestato dalla polizia fascista, ma riuscì a fuggire e a raggiungere l’amico Jarre e i partigiani della 4ª divisione alpina di GL, operante in valle di Susa. Lì Spriano, che assunse il nome di battaglia Pillo ...
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CORBARI, Sirio (Silvio)
Giuseppe Sircana
Nacque a Faenza il 10 genn. 1923 da Domenico e da Anna Ciani. Operaio meccanico, era anche noto negli ambienti sportivi come giocatore di calcio. Nel 1942 fu [...] suo carattere autonomo la formazione guidata dal C. creò qualche problema e fu anche di ostacolo a una regolare distribuzione degli sforzi partigiani nell'Appennino tra Ravenna e Forlì.
La banda del C. fu tra le prime - appena pochi giorni dopo l'8 ...
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SIMONAZZI, Mario
Massimo Storchi
– Nacque a Borzano d’Albinea (Reggio Emilia) l’8 settembre 1920, da Angelo, falegname, e da Paolina Schiatti.
Dopo le elementari frequentò il collegio di S. Rocco nel [...] il 24 maggio, la montagna reggiana divenne luogo di rifugio per centinaia di giovani in fuga. Le formazioni partigiane si ingrossarono in poche settimane assumendo ampie dimensioni (oltre il migliaio di elementi) senza però poter contare su armamento ...
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PASQUINELLI, Maria
Giuseppe Parlato
PASQUINELLI, Maria. – Nacque a Firenze il 16 marzo 1913 da Archimede e da Caterina Mazzoleni.
La famiglia, di origine lombarda, dopo la sua nascita tornò a Bergamo [...] allora annessa all’Italia, per insegnare italiano.
Dopo l’armistizio (8 settembre 1943) rimase a Spalato, occupata dai partigiani di Tito, e fu testimone del massacro dei soldati della divisione Bergamo e degli altri civili italiani; arrestata dagli ...
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GONZAGA, Ferrante
Giampiero Brunelli
Nacque a Mantova il 28 genn. 1507, terzogenito del marchese Francesco II e di Isabella d'Este. Nell'adolescenza mostrò predilezione per gli esercizi cavallereschi. [...] Federico, già comandante generale delle truppe del papa e della Repubblica fiorentina, si stava infatti schierando fra i partigiani dell'imperatore in Italia.
Giunto nell'estate 1523 a Valladolid, il G. comprese presto che l'esperienza poteva ...
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partigiana
s. f. [etimo incerto]. – Antica arma bianca adoperata di punta e di taglio, con asta lunga fino a 3 m e ferro, lungo da 40 a 60 cm, munito alla base di due alette; derivata da una lancia italiana (spiedo alla bolognese) e diffusa...
partigiano
s. m. (f. -a) e agg. [der. di parte, col suffisso di artigiano, valligiano e sim.]. – 1. a. s. m. Chi parteggia, chi si schiera da una determinata parte, chi aderisce a un partito, sostenendone le idee, seguendone le direttive,...