GIRAUD [pron. giràud], Giovanni, conte
Silvio D'Amico
Commediografo, di nobile famiglia romana che aveva nazionalizzato il suo cognome francese pronunciandolo all'italiana, nato a Roma il 28 ottobre [...] romana della fine del secolo, spettatore delle lotte tra pontefici e invasori francesi. Avverso con eguale animosità ai partigiani degli uni e degli altri, ma genericamente incline alle nuove riforme, intrecciò amori, tentò con varia sorte imprese ...
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Uomo di stato e scrittore, nato a Parigi il 7 marzo 1556 e morto a Tonneins il 3 agosto 1621. Compiuti gli studî giuridici ed entrato nello stato ecclesiastico, seguì la carriera della magistratura. Nel [...] sua eloquenza. Durante la lotta tra la lega dei cattolici e gli ugonotti pronunziò un coraggioso discorso contro i partigiani dei Guisa (1588); combatté le "assemblées illicites" (1589) e l'entrata della guarnigione straniera (1590); con la celebre ...
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BRIGANTI, Tommaso
Franco Venturi
Nato a Gallipoli il 21 apr. 1691, laureato in legge a Roma nel 1717, dedicò la sua vita agli studi giuridici, in un'atmosfera coscientemente provinciale, largamente [...] si svolse in Italia nel primo Settecento (Gravina, D'Andrea, Giannone, Muratori, Rapolla, Di Gennaro). Egli si schierò tra i partigiani d'una visione storica del giure, rifacendosi ad Alciato e a Cujas, e si proclamò apertamente favorevole ai moderni ...
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MONTENEGRO (XXIII, p. 744)
Oscar RANDI
Elio MIGLIORINI
Nel periodo precedente la seconda Guerra mondiale, l'opposizione federalista montenegrina al governo di Belgrado (Sckula Drljević, Pietro Plamenać [...] F. Barbasetti di Prun. Dopo l'8 settembre 1943 le unità italiane si sfasciarono e le truppe in parte passarono ai partigiani e in parte furono deportate dai Tedeschi. Questi subentrarono ad esse a presidio del paese e non avendo speciali interessi né ...
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MATHY, Karl
Uomo politico tedesco, nato a Mannheim il 17 marzo 1806, morto a Karlsruhe il 3 febbraio 1868. Entrato nell'amministrazione del Baden, dovette lasciare il posto e recarsi in Svizzera nel [...] di Francoforte, membro del ministero da questa eletto, si schierò col partito dei "piccolo-tedeschi", e con i partigiani della politica prussiana. Iniziatasi la reazione dei principi, dovette pertanto abbandonare nuovamente il Baden e visse prima a ...
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Uomo politico e generale ateniese (540-489 circa a. C.). Ancora giovane successe al fratello Stesagora nella signoria del Chersoneso tracio, partecipò alla spedizione scitica di Dario (513), ma poi fuggì [...] ateniesi, ma, sconfitti gli Ioni nella battaglia di Lade (494), fuggì nuovamente in Atene, dove fu, probabilmente dai partigiani degli Alcmeonidi, accusato di aver esercitato la tirannide nel Chersoneso: non solo fu assolto, ma la sua sagacia e il ...
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Uomo politico svedese (n. Svidja, Finlandia, 1756 - m. nello Schleswig 1813); avversario di re Gustavo III, esercitò grande influenza sul duca Carlo di Södermanland, fratello del re, e divenne, dopo l'assassinio [...] licenziò. R., che aveva annunciato dapprima alcune riforme ed emanato (1792) una legge sulla stampa, perse ben presto la simpatia dei suoi partigiani, quando si oppose con decisione alle idee giacobine che avevano cominciato a diffondersi in Svezia. ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] e a svelare le sue mire imperialistiche, lasciando cadere le simpatie repubblicane, di cui s'era servito per acquistare terreno e partigiani in Grecia. Ma in tal modo egli preparò a sé la sorte che aveva preparata alla famiglia di Cassandro. Gli ...
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. Morto il 13 agosto 1447 senza eredi maschi, Filippo Maria Visconti, parecchi pretendenti alla successione si affacciarono. Innanzi tutto Francesco Sforza, marito, dal 1441 di una sua figlia naturale, [...] Alfonso d'Aragona, re di Napoli, e altri minori. E tutti avevano aderenti entro e fuori la corte; senza contare i partigiani, specialmente in Lodi e Piacenza, di un eventuale dominio della repubblica di Venezia. Ma a Milano un altro partito più forte ...
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Fratello di Napoleone, nato ad Aiaccio il 21 marzo 1775, morto a Viterbo il 29 giugno 1840. Destinato dapprima alla vita militare, poi a quella ecclesiastica; fece i primi studî ad Autun, a Brienne e nel [...] ), dove prese nei clubs il nome di Bruto, riuscendo a farsi largo, malgrado l'età giovanile, tra i più caldi partigiani del Robespierre. Nel 1794 sposò Cristina Boyer, sorella di un albergatore di Saint-Maximin sul Varo. Nel 1795, durante il governo ...
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partigiana
s. f. [etimo incerto]. – Antica arma bianca adoperata di punta e di taglio, con asta lunga fino a 3 m e ferro, lungo da 40 a 60 cm, munito alla base di due alette; derivata da una lancia italiana (spiedo alla bolognese) e diffusa...
partigiano
s. m. (f. -a) e agg. [der. di parte, col suffisso di artigiano, valligiano e sim.]. – 1. a. s. m. Chi parteggia, chi si schiera da una determinata parte, chi aderisce a un partito, sostenendone le idee, seguendone le direttive,...