DE-
De- è un ➔prefisso derivato dal latino de-. Indica per lo più separazione, sottrazione, e si trova in alcune parole composte in cui il secondo elemento può essere:
– un sostantivo
decespugliatore, [...] defibrillatore, deforestazione
– un aggettivo
deforme, desueto
– un participio presente
decolorante, defatigante, defogliante
– un participio passato
decaffeinato, degenerato, defilato
– un verbo
derubare, defenestrare, depistare
Il prefisso de- è ...
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REDIGERE O REDARRE?
La forma corretta di questo verbo, che significa ‘scrivere, curare in qualità di redattore’, è redigere (dal latino redigere).
La forma scorretta redarre è dovuta al modello di trarre: [...] entrambi i verbi hanno il participio in -atto (redatto e tratto) e ciò induce il parlante a ricostruire, sulla base di trarre, l’infinito redarre. ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] complemento, come si vede nei due esempi (27) a. e b., tratti da Google, in cui sono coinvolti sia l’accordo del participio che quello dell’ausiliare (un altro esempio di accordo a senso):
(27) a. anche se di telefonate ne sono arrivate una valanga ...
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GUASTO
Dal verbo guastare sono derivati in italiano due guasto, tra loro ➔omonimi.
• Il sostantivo guasto ‘danno’, è derivato da guastare senza suffisso (come appello da appellare o manovra da manovrare)
I [...] di ‘rotto’, ‘marcio’, ‘malato’
L’ascensore è guasto
Queste pesche sono guaste
Avere i denti guasti
Come participio passato di guastare, nell’italiano contemporaneo si usa soltanto guastato
All’epoca tutti pensarono che l’incidente avrebbe ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] (ad es., bracciante) è generalmente quello di nomi d’agente (➔ agente, nomi di; ➔ derivazione).
L’instabilità categoriale mostrata dal participio è anche tipica di un altro nome verbale, l’infinito, che spesso tende a spostarsi verso il polo del nome ...
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La derivazione di nomi da verbi è uno dei processi formativi che generano un alto numero e varietà di forme, usate con grande frequenza. I due significati principali dei nomi deverbali sono quello di azione [...] nomi d’azione possono essere parafrasati «l’atto di V». Ciò spiega perché le forme nominali del verbo (infinito, participio e gerundio) possano essere usate al posto di nomi deverbali suffissati. Dal punto di vista aspettuale, l’infinito sostantivato ...
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INFINITO
L’infinito è un modo verbale indefinito che ha soltanto i tempi presente e passato: l’infinito presente (o semplice) e l’infinito passato (o composto); l’infinito passato si forma con l’infinito [...] dell’ausiliare e il participio passato del verbo:
– presente: amare, scrivere, dormire
– passato: avere amato, avere scritto, avere dormito
L’infinito è usato sia nelle proposizioni principali, sia in quelle subordinate.
• Quello nelle proposizioni ...
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IN- [PREFISSO]
Il ➔prefisso in- (dal latino in-) può assumere in italiano due diversi valori.
• Può indicare mancanza, privazione, contrarietà, opposizione in parole derivate dal latino (inutile, insano) [...] , inconsapevole), in cui il secondo elemento può essere un sostantivo, un aggettivo, un participio presente o un participio passato
esperienza ▶ inesperienza
organico ▶ inorganico
curante ▶ incurante
difeso ▶ indifeso
• Può essere usato per ...
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CIRCUITO O CIRCUITO?
Si tratta di una coppia di ➔omografi.
• Circùito, con accentazione ➔sdrucciola (come nell’etimo latino circùitum) significa ‘circonferenza, percorso, sistema elettrico’
Sebastian [...] Vettel vinse la sua prima gara sul circùito di Monza
• Circuìto, con accentazione ➔piana, è il participio passato del verbo circuìre
Hanno circuìto una coppia di anziani per poi derubarli.
Storia
La pronuncia piana circuìto è stata usata nei ...
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Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] oggetti legati al referente cui rinviano:
(28) arrivò il maggiordomo, la lettera sul vassoio d’argento
Oltre che da aggettivi, participi e vari tipi di complementi circostanziali, il nome può essere seguito anche da una proposizione relativa o da un ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
composto
compósto agg. e s. m. [part. pass. di comporre]. – 1. Messo insieme, risultante dall’unione di più elementi (contr. di semplice): corpi c.; moti c.; parole c., risultanti da composizione; tempi c., in grammatica, quelli formati con...