La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] da verbi di percezione o di contatto è possibile trovare, oltre alle relative (➔ relative, frasi), anche:
(a) il participiopresente:
(69) Febo insuperbito per lo serpente ch’egli avea vinto, nuovamente vide costui piegante l’arco con aperta corda, e ...
Leggi Tutto
Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] ’uso dell’enclisi pronominale con l’indicativo o il congiuntivo: dicesi, trattasi, vedasi.
Tra le forme implicite del verbo, il participiopresente è spesso utilizzato in funzione verbale (la circolare avente per oggetto, spesso con anteposizione del ...
Leggi Tutto
Il linguaggio giuridico-amministrativo è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti in campo giuridico: testi normativi, come leggi, decreti, [...] l’uso di frasi ridotte participiali («nei limiti per cui si ritiene già raggiunta la prova»), anche ricorrendo al participiopresente, che nell’italiano corrente ha perso la sua natura verbale (invece, in ambito giuridico: «induzione in errore di chi ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La filosofia seicentesca rielabora in differenti modi la concezione della sostanza [...] del termine greco ousia, con il quale non intrattiene legami glottologici. Il termine ousia deriva infatti da ousa, participiopresente femminile del verbo essere. L’uso filosofico del termine ha inizio con Platone per designare l’essere delle Idee ...
Leggi Tutto
Si chiama conversione la formazione, ottenuta senza aggiunta di affisso derivazionale, di una parola appartenente a una parte del discorso diversa da quella della base: per es., piacere verbo → (il) piacere [...] ibrido, la capacità di ‘partecipare’, di condividere caratteristiche proprie sia dei verbi sia dei nomi (➔ participio).
Dal participiopresente si possono formare per conversione lessemi usati sia come aggettivi (affascinante, deludente, interessante ...
Leggi Tutto
I modi del verbo sono sottoinsiemi di forme della ➔ coniugazione verbale caratterizzati da un complesso intreccio di proprietà semantiche, sintattiche e pragmatiche. Nel sistema verbale italiano si distinguono [...] infinito futuro attivo (amaturus -a -um esse) e passivo (amatum iri). Sempre nell’ambito dei modi non finiti, il participiopresente (Benincà & Cinque 1991: 605; Luraghi 1999) continua a esistere formalmente, ma da un punto di vista funzionale ha ...
Leggi Tutto
La derivazione di nomi da verbi è uno dei processi formativi che generano un alto numero e varietà di forme, usate con grande frequenza. I due significati principali dei nomi deverbali sono quello di azione [...] ). Fra i non molti deverbali con -ino: accendino, frullino, passeggino. Più numerose le nominalizzazioni dal participiopresente, usate al maschile (ammorbidente, dissetante, pulsante, respingente, ricostituente, solvente) o in un minor numero al ...
Leggi Tutto
La lessicalizzazione è il processo per cui nuove unità linguistiche che in una fase precedente non erano considerate lessicali vengono a far parte del lessico di una lingua; lessicalizzato significa perciò [...] tecnicamente ➔ conversione). Fra i casi più produttivi in italiano si nota il passaggio di forme come il ➔ participiopresente e passato alla classe dei nomi: ad es., insegnante, impiegato, disoccupato, laureato, ecc. Casi particolari di passaggio ...
Leggi Tutto
Il termine agente è spesso usato in linguistica in modelli e per scopi diversi: basti ricordare il complemento di agente della grammatica tradizionale o il ruolo semantico dell’agente nella teoria dei [...] in -nte (amante, insegnante, combattente) costituiscono storicamente la nominalizzazione di una forma del paradigma verbale, il participiopresente, che ha dato origine anche a numerose formazioni aggettivali (Ricca 2004: 430-435). Anche i derivati ...
Leggi Tutto
L’espressione concordanza dei tempi (che corrisponde in parte alla consecutio temporum della grammatica latina) designa il rapporto tra il tempo del verbo della frase principale (o reggente) e quello del [...] vincita l’aveva rallegrata (Vasco Pratolini, Un eroe del nostro tempo, p. 96).
Soprattutto nei participi aventi funzione attributiva si può notare che il participiopresente si usa (di rado) per marcare una relazione di contemporaneità-attualità, il ...
Leggi Tutto
participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
presente1
preṡènte1 agg. e s. m. e f. [dal lat. praesens -entis, comp. di prae- «pre-» e ens entis part. pres. di esse «essere», con inserzione di -s- eufonica prob. per attrazione di absens «assente» (dove invece la s fa parte del pref. abs-)]....