UMBRI (lat. Umbri, gr. 'Ομβρικοί)
Giacomo DEVOTO
Francesco RIBEZZO
Gli Umbri sono un popolo dell'Italia Centrale che occupa fino alla conquista romana la regione compresa fra il Tevere a ovest, il [...] mentre il latino di questa formazione conserva soltanto l'imperfetto in -bām e il futuro in -bō, fal. fō; 3. da un participioperfetto in -us (da indoeuropeo -u̯ots?); 4. dall'imperativo in -mo; 5. da forme passive in -r del tipo u. ferar "ferātur ...
Leggi Tutto
Linguaggi specialistici
Riccardo Gualdo
La definizione di linguaggi specialistici è forse quella oggi più in uso, ma non è certo l’unica e non ancora quella su cui concordano tutti gli studiosi (Gotti [...] che, fondandosi sulla morfologia latina, prevede l’unione del suffisso dei nomi d’azione al tema del participioperfetto latino (quindi: collisore); in linguistica, implicare – o addirittura implicitare – usato per rendere tanto implicate ‘implicare ...
Leggi Tutto
protendere
Alessandro Nlccoli
Compare come riflessivo con il significato di " tendersi in avanti ", ed esprime tensione fisica e immediatezza istintiva nell'azione: Pg XIX 65 'l falcon, che prima a' [...] , di quest'interpretazione può essere data dal senso osceno che assumono in latino sia nervus (Orazio Epod. VIII 17, XII 19; Giovenale IX 34, X 205) sia il participioperfetto tentus (Catullo LXXX 6; e cfr. i Carmina Priapea LXXIX 1, LXXX 10). ...
Leggi Tutto
Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] tempo composto formato con il verbo avere + participio passato (ho cantato) costituisce un’innovazione rispetto alla grammatica latina, in cui il tempo passato perfettivo era espresso con il perfetto (cantavi). Le prime attestazioni della costruzione ...
Leggi Tutto
perfetto
Alessandro Niccoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio; un esempio nel Detto, nessuno nel Fiore.
In un gruppo poco numeroso di esempi conserva [...] ., cioè rivolto esclusivamente al bene, in quanto Dio, somma perfezione, ne è l'oggetto; altri, invece, interpretano perfetta come participio di ‛ perficere ' e spiegano " condotto al termine ", " arrivato al massimo grado d'intensità ".
In tutti gli ...
Leggi Tutto
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] forma esplicita, mentre nella forma implicita possono esprimersi con il participio passato (preceduto o no da appena, dopo), con il di adeguamento; ma il Natale, per es., in modo perfettamente indipendente da tutti quei fatti, è sempre uguale a ...
Leggi Tutto
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un [...] imperativo.
Si chiamano impropriamente m. anche l’infinito, il participio, il gerundio e il gerundivo, che sono invece forme A queste espressioni facevano, poi, seguito quelle di tempo perfetto e imperfetto o di prolazione maggiore e minore, con ...
Leggi Tutto
Filosofia
Ciò che non dipende da altro per la sua realtà, opposto quindi a ‘condizionato’, ‘dipendente’, e non esclude la relazione per la quale un altro dipenderebbe da lui.
Connesso a questo significato [...] l’altro di ‘compiuto in sé e per sé’, ‘perfetto’. Questo secondo valore prevale e caratterizza la filosofia greca, che sintattici. In italiano, questa costruzione si ha comunemente con il participio (per es.: detto questo, se ne andò), meno ...
Leggi Tutto
(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] " ἔρχομαι. Invece del condizionale si usa l'indicativo dell'imperfetto: bov. íϑela, otr. ítela "vorrei". Il perfetto formato col participio in -ένος (neogreco ἔχω γραμμένος) è sconosciuto; si usa esclusivamente l'aoristo: égrafsa ἔγραψα. L'infinito ...
Leggi Tutto
(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] , preso dal pronome dimostrativo, e l'indefinito, preso dal numerale "uno"; il perfetto composto, derivato dall'uso perifrastico dei due ausiliari col participio passato passivo; homo (man) usato come pronome impersonale.
Che i Baiuvari abbiano ...
Leggi Tutto
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà a.; volontà a.; giudizî troppo a., perentorî,...