alzare
Emilio Pasquini
È da avvertire subito che D. non adopera mai a. in prosa e pare dunque considerarlo termine solo poetico e popolare, non inseribile se non in contesto ‛ comico ' o ‛ elegiaco [...] domanda posta da D.-personaggio ai vv. 35-36; mentre in If V 83 con l'ali alzate e ferme, il participiopassato assume un valore aggettivale più indefinito e pittorico, tra " sospendere " e " spiegare " (forse un " librare "), che giustifica anche l ...
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creare (criare)
" Dare l'esistenza ", " far nascere dal nulla ", atto peculiare di Dio: ovviamente la maggior parte degli esempi danteschi si riferisce a questo significato principale del verbo: Cv II [...] l'altro modo quell'amor s'oblia / che fa natura, e quel ch'è poi aggiunto, / di che la fede spezïal si cria.
Il participiopassato nei tre esempi di Pd VII 131 Li angeli... dir si posson creati, / sì come sono, in loro essere intero; XXIX 38 Ieronimo ...
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sormontare
Andrea Mariani
Verbo comune nell'italiano medievale, compare in D. sei volte, di cui cinque in poesia (sempre in rima) e una nel Convivio. L'uso è assoluto (tre casi) o intransitivo; le testimonianze [...] ad locos).
Il senso proprio di " ascendere ", " andare verso l'alto " (forse intensivo di ‛ montare ') è presente solo nel participiopassato, in Pg XIX 54 poco amendue da l'angel sormontati: " essendo ambedue [io e Virgilio] saliti un po' più in su ...
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IMPERSONALI, VERBI
I verbi impersonali sono verbi usati senza un riferimento specifico a una persona che ne sia il soggetto. Si usano alla 3a persona singolare dei modi finiti e in tutti i modi indefiniti.
Sono [...] differenza di significato
Ha piovuto per due giorni / È piovuto per due giorni
Non avendo un soggetto di riferimento, la ➔concordanza del participiopassato resta al maschile singolare
È sembrato che Giulia sorridesse.
VEDI ANCHE avere o essere? ...
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ascondere
Freya Anceschi
Sia in poesia, sia in prosa, presenta gli stessi valori semantici dell'allotropo ‛ nascondere ' (v.), meno letterario e, anche in D., più comune (le ricorrenze della prima forma [...] con voi nasceva e s'ascondeva vosco / quelli ch'è padre d'ogne mortai vita (Pd XXII 115).
Il participiopassato ‛ ascoso ' (latinismo, dal latino tardo absconsus, formato per analogia dal perfetto abscondi, in luogo del classico absconditus) è usato ...
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conto (agg.)
Lucia Onder
Dal francese antico cointe, " noto ", che deriva dal latino cognitus, mantiene il valore di " conosciuto ", " manifesto "; incrociatosi con il latino comptus (participiopassato [...] anime a Dio.
In Detto 134 ed è scritto... / ch'i' non sia più tu' conto, il termine sembra risalire al participiopassato cognitus con il valore di " persona ben conosciuta " e quindi, per estensione, di " amico "; il Parodi spiega " amico (quasi per ...
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ardere
Freya Anceschi
Come verbo transitivo vale " assoggettare all'azione del fuoco ", quindi " consumare, distruggere col fuoco ": lo fuoco che dovea ardere lo corpo morto (Cv IV XXVI 13); inoltre [...] più che mai ardea (Pd XXVII 90); mai per mio veder non arsi / più ch'i' fo per lo suo (XXXIII 28).
Nella forma del participiopassato, con valore di aggettivo, si hanno esempi in If XXX 75 il corpo sù arso lasciai, e Pd XVIII 100 nel percuoter d'i ...
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opporre [partic. pass. opposto e opposito]
Alessandro Niccoli
Vocabolo a scarsa frequenza, usato soprattutto nel Convivio e nella Commedia, ma presente due volte anche nella Vita Nuova. La forma più [...] in Busnelli-Vandelli); la Simonelli invece ha preferito ricavarne un s'[a]ppone nel senso di " s'immagina, s'indovina ".
Il participiopassato indica posizione di contro o di fronte, ed è usato con riferimento a un luogo rispetto a un altro o anche ...
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matto
Lucia Onder
Si rilevano nell'uso di questo aggettivo due diverse gradazioni d'intensità. La più forte dà m. nello stesso grave significato con cui D. usa ‛ folle ' (v.), cioè " contrario alla [...] 'aggia non m'ha crocco, il termine compare due volte, in rima; nel primo caso (al v. 361) m. è probabilmente participiopassato di ‛ mattare ' (v. voce seguente) e vale " vinto " (Parodi), ma non si esclude che esso sia tratto dall'espressione in uso ...
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tardare [tarde, in rima, cong. pres. II singoli
Luigi Blasucci
Il verbo è attestato in tutte le opere volgari di D. a eccezione della Vita Nuova; è presente anche nel Fiore.
Nel senso di " attardarsi [...] : detto dell'avaro che indugiando nel concedere il suo beneficio, ne rende penosa l'accettazione da parte del bisognoso; come participiopassato, probabilmente con valore attivo (Porena): Pd XXX 84 Non è fantin che sì sùbito rua / col volto verso il ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
passato
agg. e s. m. [part. pass. di passare]. – 1. agg. a. Che è trascorso nel tempo, anteriore rispetto al momento attuale, al presente: il tempo p.; i secoli p.; nei giorni p. il tempo è stato bellissimo. In partic., l’anno, il mese p.,...