unire
Alessandro Niccoli
Ricorre solo nel Convivio e nella Commedia, come transitivo, anche pronominale; numerose, e semanticamente significative, le occorrenze del participiopassato con funzione verbale [...] questo valore si collega però il valore di " compatto ", " intero ", " non diviso " con il quale è frequentemente attestato il participiopassato: Cv III IX 14 per essere lo viso debilitato, incontra in esso alcuna disgregazione di spirito, sì che le ...
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smarrire (ismarrire)
Alessandro Niccoli
Presenta un numero limitato di occorrenze, esclusive della Commedia e del Convivio, con una sola eccezione per la Vita Nuova. Nel suo significato fondamentale [...] leva... 'ntorno si mira / tutto smarrito de la grande angoscia; e così X 125, XIII 24, Pg VIII 63, XII 35.
Il participiopassato è usato come aggettivo con il valore di " sbigottito " e quindi " pallido ", " privo di colore ", in Pg XIX 14 lo sguardo ...
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fallire (fallare; condiz. falleria, fallarei)
Il verbo presenta una gamma di significati che sostanzialmente coincide con quella di ‛ fallare ', di cui è del resto un allotropo.
Ricorre nel senso di " [...] che ciascun l'avria recate, dovrebbe " per lo meno rinunziare ", ecc. (tutte queste interpretazioni sono del Petronio).
Il participiopassato, unito a ‛ Cuor ' a formare un nome proprio, ricorre in Detto 325 Povertà... / Figlia fu a Cuor-Fallito ...
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condurre (conducere; conduchi, cong. pres. II singol.)
Lucia Onder
Con costrutto transitivo, nel significato proprio di " accompagnare ", " guidare ", il verbo s'incontra in Pg XIII 17 O dolce lume... [...] 1 io fui condotto per amica persona, e Rime dubbie XXVIII 9 'n questo pensando si conduce / la vita a morte; nel participiopassato, in Pg XXXII 76 Pietro e Giovanni e Iacopo condotti / e vinti, ritornaro a la parola / da la qual furon maggior sonni ...
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producere [III singol. cond. pres. producerebbe; partic. pass. anche produtto]
Alessandro Niccoli
Nell'uso dantesco si configura come vocabolo dotto, inserito in contesti lessicali di alta cultura teologica [...] fa avanti ", che è valore originario del termine (la '21 e la Simonelli leggono si procede).
In un luogo il participiopassato, con funzione aggettivale, compare con il valore di " prolungato ", " esteso ", che era già del latino ‛ productus ': Cv IV ...
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giurare
Domenico Consoli
Il verbo vale fondamentalmente " affermare ", chiamando Dio, i santi o cose sacre e care a testimoniare la veridicità delle proprie parole.
La formula due volte adoperata nel [...] in lui, è traduzione di Ps. 62, 12 " Rex vero laetabitur in Deo; / laudabuntur omnes qui iurant in eo ".
Il participiopassato sostantivato, col valore di " vassallo legato da giuramento ", appare in Fiore XXXVII 5 Tu mi proposi che tu se' giurato ...
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cieco
Emilio Pasquini
. Aggettivo e sostantivo di largo impiego in D., anche per le possibili fruizioni nel traslato, e assai più frequente in poesia che in prosa.
Riferito a mancanza di vista reale [...] " (Sapegno; e cfr. Cv I XI 4).
Per " obnubilato ", " accecato ", in ambito morale e con funzione analoga a quella del participiopassato: Rime CVI 70 Corre l'avaro, ma più fugge pace: / oh mente cieca, che non pò vedere / lo suo folle volere / che ...
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ferire (fedire; indic. pres. III singol. fiere, fere, fiede; III plur. feron; cong. pres. II singol. fegge, feggi; III singol. feggia; partic. pass. feruto)
Guido Favati
Significa " colpire ", tanto [...] già proposto per il solo verbo dal Poletto (" ferisce ", " taglia " è invece proposto da Scartazzini-Vandelli).
Si noterà che il participiopassato, se in rima, è sempre, al singolare maschile, feruto (If XXI 87 e XXIV 150; fuori rima è tale in XXV ...
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trapassare [partic. pres. femm. plur. trapassante]
Alessandro Niccoli
E presente in tutte le opere meno che nelle Rime (manca pure nel Detto), in accezioni tutte collegabili al significato fondamentale [...] poteva secondo natura trapassare, elli sarebbe a li ottantuno anno di mortale corpo in etternale transmutato. Il participiopassato vale " passato ", " trascorso ", in I I 17, dove D. accenna alla sua gioventute... già trapassata (per le difficoltà ...
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errare
Lucia Onder
Nel senso di " vagare ", " andare senza direzione o meta certa ", in Pg VII 59 Ben si poria con lei [con la tenebra] tornare in giuso / e passeggiar la costa intorno errando; con [...] transitivo in Cv IV Le dolci rime 39 Ma vilissimo sembra, a chi 'l ver guata / cui è scorto 'l cammino e poecia l'erra, e VII 7. Con tale valore il participiopassato in Cv IV Le dolci rime 46 Similemente fu chi tenne impero / in diffinire errato.
Il ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
passato
agg. e s. m. [part. pass. di passare]. – 1. agg. a. Che è trascorso nel tempo, anteriore rispetto al momento attuale, al presente: il tempo p.; i secoli p.; nei giorni p. il tempo è stato bellissimo. In partic., l’anno, il mese p.,...