sorridere
Domenico Consoli
Il verbo non si discosta sostanzialmente, per quanto riguarda il significato, dai valori registrati sotto la voce ‛ ridere ' (v.): del resto l'equivalenza semantica del riso [...] noti la costruzione transitiva di s., il cui participiopassato, conservando funzione verbale e unito a parolette, felicemente non apprende se non cose particulari e presenti e non apprende le passate e future, come fa la ragione " (Buti); " Sorrise ...
Leggi Tutto
lodare (laudare)
Domenico Consoli
Relativamente poche le forme che figurano nell'opera di D.; la forma latineggiante laud- compare nell'indicativo presente (laudamo) e futuro (lauderà, solo in Rime LVI [...] XLII 4, XLIV 7, Cv I II 7 (quattro volte), III IV 5 e 7 (due volte), X 9 (due volte: una è participiopassato con valore attributivo, la persona laudata, come in XI 1), Fiore CXCVII 14, Detto 442.
In altri luoghi manifesta un rapporto più sensibile ...
Leggi Tutto
congiungere (congiugnere)
Domenico Consoli
Verbo di media frequenza nelle opere dantesche, più di prosa che di poesia, frequentemente usato nella forma del participiopassato.
Ha vasto campo di significati, [...] questo è lo volgare proprio; lo quale è non prossimo, ma massimamente prossimo a ciascuno (§ 6).
Dal valore di " unire " c. passa talvolta a quello di " unificare ", " fare di due cose una cosa sola ": muovere... si può col sentire fare una, però che ...
Leggi Tutto
giudicare (iudicare)
Domenico Consoli
L'originario valore di " pronunciare una sentenza " in sede giuridica (da ius e dico) vigoreggia, in una dimensione metafisica, nell'esempio di Pd IX 62 Sù sono [...] (§ 4); e ancora in I IV 2 (participiopassato) e 9 (al passivo), IV VIII 9 (tre volte). Il colorito e vani (IV XV 18), e v. Rime XC 40. In Rime LXXXIII 41, al passivo e con lo stesso senso, è seguito da un complemento di qualità: E altri son che ...
Leggi Tutto
dottrina
Sebastiano Aglianò
Ricorre nella Commedia (due volte in rima su sette), nel Convivio e altresì nel Fiore (dove ambedue le occorrenze sono in rima, come quasi sempre negli scritti coevi); il [...] se non pensando al valore strumentale di per, all'ellissi dell'articolo dinanzi al possessivo e al costrutto di ‛ fare ' col participiopassato (come in If X 15 che l'anima col corpo morta fanno). L'esatta traduzione sarà quindi: attraverso il suo ...
Leggi Tutto
restare (ristare)
Alessandro Niccoli
La presenza di allotropi di questo genere nel lessico e nella morfologia di D. riflette le condizioni storiche e le tradizioni linguistiche su cui il poeta formò [...] l'ausiliare ‛ essere '; in Vn XXXVII 2 compare però l'infin. pass. avere restate nel senso di " esser cessate "; come ha dimostrato il idea di attività; d'altra parte, l'accordo del participiopassato in genere e numero con il soggetto, anche con ...
Leggi Tutto
cingere (cignere)
Emilio Pasquini
Le due forme del verbo, quella di tipo latineggiante e l'altra toscana (o meridionale), convivono in D. con perfetto equilibrio e senz'ombra di discriminanti semantiche.
Transitivo, [...] solamente intende; tuttavia altri interpreti spiegano che Dio " cinge con essi gli altri cieli ".
Al passivo, in senso proprio, il participiopassato si configura in primo luogo nella dittologia cinta ed ornata, " stretta alla vita da una cintura ...
Leggi Tutto
provedere [proveggi, II singol. cong. pres. in Rime XLVIII 2; proveggia, III singol. cong. pres. in Rime LXV 14, If XXIV 26, Pg VI 22; proveggendo, ger. pres. in Cv IV XXVII 7; per la peculiarità del consonantismo [...] del latino provideo, " prevedere ", " antivedere " e quindi " conoscere prima ciò che sarà ": in questo senso sembra da intendere il participiopassato con valore aggettivale di Cv III XIV 14 Onde la nostra buona fede ha sua origine; da la quale ...
Leggi Tutto
domandare (dimandare)
Lucia Onder
Comune nel senso di " porre quesiti, domande, questioni ", " rivolgersi a qualcuno per ottenere informazioni e chiarimenti ", il verbo d., talvolta con l'indicazione [...] essere domandato lo dono, dare quello; in VIII 16-17 compare due volte in espressione analoga, mentre la terza volta il participiopassato del verbo risulta sostantivato: La terza cosa, ne la quale si può notare la pronta liberalitade, si è dare non ...
Leggi Tutto
onorare [partic. pass. anche onrato]
Sebastiano Aglianò
È in rima solo nella III singol. del pres. indicativo; ma in Detto nell'omofono imperativo della II singol. e in Fiore all'infinito. Nelle opere [...] , detto di Virgilio (If IV 73), perché ha sublimato l'una e l'altra con la sua opera. In corrispondenza il participiopassato equivale a " circonfuso, pieno di onore ", " glorioso " (l'onrata nominanza degli spiriti magni del Limbo, in If IV 76; li ...
Leggi Tutto
participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
passato
agg. e s. m. [part. pass. di passare]. – 1. agg. a. Che è trascorso nel tempo, anteriore rispetto al momento attuale, al presente: il tempo p.; i secoli p.; nei giorni p. il tempo è stato bellissimo. In partic., l’anno, il mese p.,...