fendere [ fesse, pass. rem. III singol.; fesso, partic. pass.]
Antonietta Bufano
Verbo di uso esclusivamente poetico, adoperato - per lo più in senso proprio - nella comune accezione di " lacerare ", [...] " spaccare ", o, al figurato, di " attraversare "; è frequente l'uso del participiopassato, con valore sia predicativo che attributivo.
Nel sogno che D. fa nel girone degli accidiosi Virgilio mette a nudo le turpitudini della femmina balba (XIX 7) ...
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nascondere [partic. pass. nascosto e nascoso]
Freya Anceschi
Nelle 47 occorrenze, incluse quelle del participiopassato con valore di aggettivo, dedotte dalle ultime edizioni critiche (un certo numero [...] d'agente: l'aspetto di Dio manifesta, senza nulla nascondere, tutto ciò che in lui è contemporaneamente presente.
Il participiopassato, con valore di aggettivo, è più frequente nella variante antica ‛ nascoso '.
Col significato proprio di " celato ...
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correre [corravam, indic. imperf. I plur.]
Lucia Onder
Il verbo compare frequentemente, con costrutto intransitivo, nel valore fondamentale di " accorrere ", " muoversi ", " spostarsi velocemente ".
Con [...] , / d'intendimenti / correnti [" di perspicacia rapidissima ", Contini] voglion esser iudicati, e Pd XIII 119 l'oppinion corrente.
Il participiopassato, nel senso di " rovinato ", in Fiore XXXV 6 Tu se' corso, / se tu non prendi in me alcun ricorso ...
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notare [note, in rima, indic. pres. n singol.; come partic. pass., anche l'aggettivo verbale noto]
Antonietta Bufano
Pur nelle sue non numerosissime occorrenze, praticamente esclusive del Convivio e [...] che vedere si può che... per che notare si puote che...
Esclusivo del Convivio è anche l'uso attributivo del participiopassato (spesso preceduto da sopra), nel senso di " citato ", " detto ": ciò che riprendere si potesse per la notata ragione, I V ...
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sciogliere (isciogliere)
Fernando Salsano
" Disfare una legatura ", in If XVI 109 Poscia che l'ebbi tutta da me sciolta (la corda di cui D. era cinto, con cui Virgilio chiama Gerione dall'alto burrato); [...] sciolto, e Cv IV XXVI 6. Qui già si può notare che nelle attestazioni prevale la forma, spesso aggettivale, del participiopassato.
Riferito a ‛ lingua ', esprime la scioltezza del parlare, come in If XIV 27 più al duolo avea la lingua sciolta ...
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rompere [ind. imperf. III plur. rompieno; pass. rem. III singol., in rima, rompeo]
Andrea Mariani
Nell'uso dantesco r. ha un ambito semantico molto vasto, come del resto il latino rumpo. Il verbo è [...] di If V 55: Semiramide a vizio di lussuria fu... rotta. Qui è testimoniato l'uso, vivo ancor oggi, del participiopassato unito al complemento con la preposizione ‛ a ', nel senso di " dedito a " (quasi sempre con valore negativo).
L'unico caso ...
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temperare
Eugenio Ragni
(temprare) - Nel significato originario del latino temperāre, " mescolare in giuste proporzioni ", il verbo è usato da D. in quasi tutte le accezioni figurate già esistenti nel [...] Riferito in particolare al pianeta Giove che si trova nel mezzo tra Saturno e Marte, in Cv II XIII 25 il participiopassato in funzione aggettivale: Tolomeo dice... che Giove è stella di temperata complessione, in mezzo de la freddura di Saturno e de ...
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giungere (giugnere; giunghi, giugni, pres. cong. II singol.)
Federigo Tollemache
In senso letterale vale principalmente " congiungere ", " unire ": Pg VIII 10 Ella [un'anima] giunse e levò ambo le palme; [...] con lui "; ha costruzione pronominale in If XXXIV 42 [le altre facce di Lucifero] sé giugnieno al loco de la cresta. Il participiopassato è usato come aggettivo in If XXVIII 139 Perch'io [Bertram del Bornio] parti' così giunte persone, e Pg XXV 78 ...
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chiedere
È la forma dissimilata (r-r in d-r), normale in verso e in prosa, dal latino quaerere; la forma latineggiante (con metaplasma dalla III alla II coniugazione) è ‛ cherère ' (v.). La forma flessionale [...] LX 6) sia in rima che all'interno del verso. Da notare la forma sincopata chiedrò del futuro (Fiore CLVIII 9). Il participiopassato è ‛ chesto '; la forma dittongata ‛ chiesto ' ricorre una sola volta (Pd XXI 125).
Come il latino quaerere, c. in D ...
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distinguere
Riccardo Ambrosini
Il significato di " separare le parti di un insieme, facendone osservare le differenze " è di uso frequente, e riflette un procedimento di tecnica conoscitiva e, in certa [...] , ove D. osserva che delle essenziali passioni... comuni a tutti, non si ragiona... per vocabulo distinguente alcuno participante quella essenza.
Il participiopassato ‛ distinto ' è attestato 9 volte, di cui 4 in rima (3 con dipinto, 2 con tinto ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
passato
agg. e s. m. [part. pass. di passare]. – 1. agg. a. Che è trascorso nel tempo, anteriore rispetto al momento attuale, al presente: il tempo p.; i secoli p.; nei giorni p. il tempo è stato bellissimo. In partic., l’anno, il mese p.,...