stare (istare)
Ugo Vignuzzi
Verbo di frequenza medio-alta, con 26 presenze nella Vita Nuova, 30 nelle Rime (di cui 3 nelle Rime dubbie), 49 nel Convivio, 132 nella Commedia, 51 nel Fiore e una nel Detto, [...] ' può accompagnarsi a determinazioni di tipo modale o di tipo locale; nel primo caso, esso si presenta con aggettivi o participipassati con valore aggettivale, in Rime CI 8 questa nova donna / si sta gelata come neve a l'ombra; CVI 50 (‛ starsi ...
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dovere (verbo)
Giuseppe Francescato
È usato sia come transitivo che come verbo servile, frequente nell'opera di D., compreso il Fiore (due volte, in contesto singolare, nel Detto).
Per la morfologia [...] in funzione di verbo ausiliare (modale), si trova due volte nel Convivio (III II 18 e IV XXVII 16), mentre il participiopassato nella forma ‛ debito ' compare solo in funzione di aggettivo e di sostantivo.
Nell'uso di d. come verbo servile, accanto ...
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mostrare [fut. I e III singol., mosterrò, mosterrà; cond. pres. I e III singol., mosterrei, mosterrebbe; cong. imperf. I singol. mostrasse]
Alessandro Niccoli
Il verbo è frequente in tutte le opere [...] e pure in Rime LXIII 1, Cv III XI 16, If XII 118, Pg XXII 112, XXIII 121, XXVI 136 (dove si ha un participiopassato sostantivato: io mi fei al mostrato innanzi un poco); altro esempio in Fiore CCI 9. Talora la determinazione del gesto è espressa in ...
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pensare [indic. pres. II singol. pense; cong. imperf. I singol. pensasse]
Alessandro Niccoli
Il verbo è d'impiego piuttosto largo, con un campo di estensione semantica sostanzialmente analogo a quello [...] Pg IV 67.
Un gruppo di esempi a sé è costituito dai passi nei quali D. si rivolge direttamente al lettore per tenerne desta o è lievemente diverso da quello consueto.
6. Il participiopassato ricorre tre volte, sempre nel Convivio. Conserva valore ...
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porre (ponere; pres. indic. I plur. anche ponemo; imperf. indic. I plur. ponavam; pres. cong. anche pognamo e, in rima, pogna [cfr. Parodi, Lingua 258]; al pass. rem. la consueta alternanza, ora dittongato, [...] puose / ne l'eccelso giardino (Pd XXVI 109), nel Paradiso terrestre; si aggiungano Pg VI 58 e Pd III 50, al participiopassato. Con accezione diversa: l'uso inconsiderato delle ricchezze ha posti a questa zuffa avari e prodighi (If VII 59).
Il senso ...
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sopra (sovra; sor)
Ugo Vignuzzi
Voce di frequenza abbastanza alta nell'opera dantesca: complessivamente oltre trecento presenze in tutte le opere del D. canonico e nel Fiore, mentre è assente nel Detto.
All'interno [...] ... che sono di sopra ragionate; qui l'avverbio ‛ modificatore ' - meglio, ‛ specificatore ' - precede il termine - in genere il participiopassato - cui si riferisce, con un procedimento d'inversione che tende a mettere l'accento sul primo elemento ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Lo spazio religioso a Roma
Gianluca De Sanctis
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A Roma i tempi dei culti non sono meno stabiliti dei [...] un sinonimo di templum, è fanum, che Varrone fa derivare dal verbo fari (effatus, di cui abbiamo parlato sopra, è il participiopassato di un composto di fari), in quanto i pontifices nel consacrare il fanum ne “enunciano” (fati sint) i confini (De ...
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udire (audire; odire)
Alessandro Niccoli
1. Compare in tutte le opere, compresi il Fiore e il Detto, con un indice di frequenza abbastanza elevato (234 presenze complessive); le forme più attestate sono [...] a Pd V 111.
Con le stesse accezioni il verbo ricorre anche al passivo: Vn XII 2 misimi ne la mia camera, là ov'io potea lamentarmi udire; Cv I II 17; Pg XIII 145.
Il participiopassato ha sempre funzione verbale, anche quando non è unito all' ...
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prendere
Emilio Pasquini
Polisemantico e generico per natura, già in D. conosce i più svariati orientamenti di significato e di funzione (v. anche RIPRENDERE); più frequente nella prima che nelle altre [...] gran funata). Accezione peculiare in Rime LXXVII 10 sia preso a lo 'mbolare, " colto sul fatto mentre ruba ".
Al participiopassato, con valore o funzione tendente verso l'aggettivo: " prigioniero ", in Cv IV V 14 commutare li presi cartaginesi a sé ...
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andare
Freya Anceschi
. Lo ‛ spettro d'azione ' dantesco del verbo è esaurientemente documentato, per quanto riguarda la lingua antica, dalle sue 600 occorrenze, ricche di valori semantici e varie nelle [...] sol tre?; Fiore CXX 6 tropp'è gran noia l'andar travagliando!, e in numerosi altri esempi.
Seguito da participiopassato o aggettivo, il verbo acquista talora funzione copulativa, affine a " essere ", " trovarsi ": tutto che nudo e dipelato vada (If ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
passato
agg. e s. m. [part. pass. di passare]. – 1. agg. a. Che è trascorso nel tempo, anteriore rispetto al momento attuale, al presente: il tempo p.; i secoli p.; nei giorni p. il tempo è stato bellissimo. In partic., l’anno, il mese p.,...