Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] forma esplicita, mentre nella forma implicita possono esprimersi con il participio passato (preceduto o no da appena, dopo), con il di adeguamento; ma il Natale, per es., in modo perfettamente indipendente da tutti quei fatti, è sempre uguale a ...
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Filosofia
Ciò che non dipende da altro per la sua realtà, opposto quindi a ‘condizionato’, ‘dipendente’, e non esclude la relazione per la quale un altro dipenderebbe da lui.
Connesso a questo significato [...] l’altro di ‘compiuto in sé e per sé’, ‘perfetto’. Questo secondo valore prevale e caratterizza la filosofia greca, che sintattici. In italiano, questa costruzione si ha comunemente con il participio (per es.: detto questo, se ne andò), meno ...
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Sono espressioni cataforiche in senso stretto quelle espressioni che possono essere interpretate solo attraverso il rinvio a uno specifico elemento presente nel co-testo successivo (➔ contesto), detto [...] movimento cataforico anche nel caso delle subordinate costruite con il participio, con il gerundio e con l’infinito, anche se creme e trattamenti anti-cellulite per ritornare a un profilo perfetto. “La pancia non soffre di disfunzioni ormonali o ...
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Nella retorica classica si intende per anastrofe il sovvertimento del percorso lineare di due o tre parole – o dei costituenti e dei gruppi di parole – di una frase: la seconda diventa prima e la prima [...] iperbato e in particolare utilizza l’anastrofe portandola a perfetto equilibrio formale:
(1) Tanto gentile e tanto la fama ancor nel mondo dura
(Inf. II, 58-59)
anteponendo il participio all’ausiliare:
(3) Fu il sangue mio d’invidia sì riarso,
che ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] di svolgimento e azione compiuta; il conseguente uso del futuro perfetto, opposto al futuro semplice; d) nella sintassi il sorgere ), l’affermarsi di tempi perifrastici composti da un participio passato più l’ausiliare (amatum habeo per amavi). ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà a.; volontà a.; giudizî troppo a., perentorî,...