. Nella storia politica e della civiltà dell'Asia anteriore antica nessuna nazione ha lasciato orma sì profonda e durevole come quella tracciata dai Babilonesi e dagli Assiri. La civiltà babilonese - in [...] . I tempi del verbo sono il presente, il preterito e il permansivo, il quale ultimo non è altro che il participioperfetto usato predicativamente. La flessione del presente e del preterito è la stessa, con gli stessi prefissi e suffissi, e non ...
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La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un [...] imperativo.
Si chiamano impropriamente m. anche l’infinito, il participio, il gerundio e il gerundivo, che sono invece forme A queste espressioni facevano, poi, seguito quelle di tempo perfetto e imperfetto o di prolazione maggiore e minore, con ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] " ἔρχομαι. Invece del condizionale si usa l'indicativo dell'imperfetto: bov. íϑela, otr. ítela "vorrei". Il perfetto formato col participio in -ένος (neogreco ἔχω γραμμένος) è sconosciuto; si usa esclusivamente l'aoristo: égrafsa ἔγραψα. L'infinito ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] , preso dal pronome dimostrativo, e l'indefinito, preso dal numerale "uno"; il perfetto composto, derivato dall'uso perifrastico dei due ausiliari col participio passato passivo; homo (man) usato come pronome impersonale.
Che i Baiuvari abbiano ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] ): dixi, dije; feci, hice; habui, hube; ma in generale indebolì i perfetti forti sul modello usuale accentato sulla desinenza: tímui, temí; valui, valí; arsi, ardí, ecc.
In simil modo i participî forti dictu, dicho; factu, hecho; ruptu, roto, ecc. si ...
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INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] del presente dell'aor., del fut., degl'infiniti, gerundî e participî (cfr. lat. amo amas, donde amavi, amatum)".
4. il terzo stadio e, vivendo nella selva, s'accosta allo stato perfetto, che raggiungerà divenuto asceta.
Il libro VII espone i doveri ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà a.; volontà a.; giudizî troppo a., perentorî,...