MITANNI
Giuseppe Furlani
. Mitanni o Mitani era il nome di un impero situato sulla sponda sinistra dell'Eufrate, a mezzogiorno del Tauro, comprendente la Mesopotamia settentrionale, e, nel periodo della [...] . Si distinguono forme speciali del verbo per l'incoativo, il perfetto, l'intensivo, il desiderativo, il potenziale. Si hanno due participî; presente e passato. Quanto ai nomi, le desinenze nominali finiscono quasi tutte con la vocale i. I casi del ...
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CORRADINI, Francesco
Gerardo Bianco
Nato a Thiene (prov. di Vicenza) il 31 genn. 1820 da Bortolo Corrado e da Giovanna Tescari, e battezzato il giorno seguente nella chiesa di S. Gaetano, compì a Padova [...] greco corrispondente. Furono, quindi, espunte diverse false lezioni inserite nell'edizione forcelliniana, mentre sono aggiunti molti participi di verbi, prima omessi. Il C., inoltre, esercitò sui passi di autori un'azione emendatrice di singoli ...
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sciogliere (isciogliere)
Fernando Salsano
" Disfare una legatura ", in If XVI 109 Poscia che l'ebbi tutta da me sciolta (la corda di cui D. era cinto, con cui Virgilio chiama Gerione dall'alto burrato); [...] a tal mestiere sciolto, e Cv IV XXVI 6. Qui già si può notare che nelle attestazioni prevale la forma, spesso aggettivale, del participio passato.
Riferito a ‛ lingua ', esprime la scioltezza del parlare, come in If XIV 27 più al duolo avea la lingua ...
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Il termine anafonesi (composto del gr. ana- «sopra, indietro» e phṓnēsis, da phōnḗ «voce, suono», attestato per la prima volta nelle Meraviglie d’Italia, 1939, di Carlo Emilio Gadda, poi specializzato [...] [-ɔngo]. Per analogia, le forme anafonetiche si sono estese anche in voci verbali dove la vocale era atona o nei participi passati, anche in assenza dei contesti consonantici in grado di attivare il fenomeno: cĭngo > cingo così come cĭngebat > ...
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ONOMASTICA (dal gr. ὀνομαστικὴ [τέχνη]; fr. onomastique, anthroponymie; sp. onomástica; ted. Namenkunde; ingl. onomatology)
Bruno MIGLIORINI
Il nome di onomastica è stato talora adoperato per indicare [...] gli antichi gentilizî e in genere intelligibili (derivati da sostantivi: Augurius, Desiderius, Honorius, ecc.; da participî: Constantius, Fulgentius, Innocentius, ecc.). Lo stesso tipo onomastico si ha nei territorî orientali dell'impero (Εὺγένιος ...
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. Il ramo baltico della famiglia linguistica indoeuropea è rappresentato presentemente da due sole lingue: il lituano e il lettone. Di un'altra lingua baltica, parlata un tempo dal popolo che diede il [...] vocali; 3. creazione della "forma determinata" dell'aggettivo per mezzo del pronome indoeur. *jos; 4. passaggio dei participî caratterizzati da -nt- alla flessione -jo nella maggior parte dei "casi"; 5. passaggio dei temi nominali consonantici alla ...
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Graziadio Isaia Ascoli, nato a Gorizia nel 1829 da ricca famiglia ebraica e formatosi nell’ambiente plurilingue della città, si dedicò da autodidatta allo studio delle lingue e della linguistica, pubblicando [...] , per guisa che, eziandio, laonde, tuttavolta); gli avverbi (almanco, di leggieri, imprima, peranco, poscia); l’uso di participi e gerundi, di costrutti con l’infinito, di nessi relativi («Contro la quale affermazione», ecc.).
Anche l’ordine ...
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Il termine plurale (dal lat. plurāle, neutro, da plūs, pluris col suff. -ālis) indica uno dei valori che può assumere la categoria grammaticale del ➔ numero in italiano, insieme al singolare. In altre [...] , grazie all’inserimento di parole terminanti con i suffissi -tore, -trice, -zione (motore → motrice) e dei participi presenti sostantivati (cantante → cantanti).
L’ultimo gruppo (I), degli invariabili, è oggi assai produttivo (D’Achille 2003 ...
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PIZZUTO, Antonio
Rosalba Galvagno
PIZZUTO, Antonio (Antonino). – Nacque a Palermo il 14 maggio 1893, primogenito di Giovanni, avvocato, e di Maria Amico, poetessa e cultrice di musica, figlia di Ugo [...] parziale poi radicale, dei modi finiti del verbo e della sua coniugazione. Le forme verbali superstiti – infiniti, participi e gerundi – vengono assimilate alla classe dei nomi, sicché una sorta di paratassi, di ordinamento agerarchico di parole ...
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Il termine agente è spesso usato in linguistica in modelli e per scopi diversi: basti ricordare il complemento di agente della grammatica tradizionale o il ruolo semantico dell’agente nella teoria dei [...] strumento (➔ strumento, nomi di). Tali derivati hanno suscitato molte discussioni in letteratura per la definizione della base (è il participio passato del verbo o il tema del presente? Su questa e altre questioni vedi Lo Duca 2004a: 351-356, Patrono ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...