In chimica e nella tecnica nucleare, dispositivo, apparecchio, impianto in cui si fanno avvenire reazioni chimiche (per lo più a fini industriali) o nucleari.
In elettrotecnica, apparecchio o circuito [...] tesla (100.000 volte più intenso del campo magnetico terrestre) e vi circolerà una corrente di 15 MA. Fasci di particelle e microonde inietteranno nel plasma una potenza di 50 MW, mentre le reazioni di fusione dovrebbero rilasciare 500 megawatt. ITER ...
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Liquefazione o trasformazione di un sistema colloidale dallo stato di gel a quello di sol. Se a un gel si aggiungono piccole quantità di acidi o di basi, cioè ioni H+ o OH–, questi vengono fortemente adsorbiti [...] del gel che si caricano o positivamente o negativamente; le particelle di ugual carica si respingono formando una soluzione colloidale più o meno stabile. Così, facendo reagire soluzioni diluite di cloruro ferrico e di ferrocianuro potassico ...
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sineresi
sinèresi [Der. del gr. synaíresis "contrazione", da synairéo "mettere insieme", comp. di sy´n "insieme" e hairéo "prendere"] [CHF] L'espulsione di piccole quantità di liquido, con conseguente [...] riduzione del volume, dalle particelle di un gel, anche in condizioni di quiete, caratteristica di numerosi gel colloidali (ossido di ferro, di alluminio, ecc.). ...
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In chimica fisica la formazione di una nuova fase sotto forma di nuclei (germi) stabili risultanti dall’aggregazione di un certo numero di molecole o di ioni da una fase madre preesistente. Fenomeni di [...] n. intervengono nella formazione in seno a un vapore di gocce di liquido (condensazione) o di particelle solide (sublimazione), nello sviluppo di bolle gassose in seno a un liquido, nella solidificazione di masse fuse (cristallizzazione dal fuso), ...
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OMOPOLARI, LEGAMI (XXV, p. 349; App. II, 11, p. 454)
Eolo SCROCCO
La continua e rapida evoluzione dello studio del legame chimico si sviluppa essenzialmente seguendo una teoria rigorosa che si vale dei [...] ed è chiamata anche "buca di Fermi".
Vediamo ora qualche metodo approssimato per trattare i sistemi di più particelle. Se l'operatore Hamiltoniano fosse costituito soltanto da una somma di operatori monoelettronici, la funzione d'onda complessiva ...
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La grande scienza: introduzione
Enrico Alleva
Sergio Carrà
Gilberto Corbellini
Giorgio Parisi
La grande scienza
Le attività di ricerca scientifica abbracciano oggi un enorme numero di settori e di [...] la materia nucleare sia composta da quark e gluoni che interagiscono secondo le leggi della cromodinamica quantistica. Queste particelle, che non possono esistere isolatamente, danno luogo, combinandosi tra loro, al protone, al neutrone (10−13 cm di ...
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diffusione
diffusióne [Der. del lat. diffusio -onis "il diffondere o il diffondersi", dal part. pass. diffusus di diffundere "diffondere"] [LSF] Lo sparpagliarsi, in genere disordinato, di una sostanza [...] sonda capace di eccitare i quark e i gluoni del bersaglio; un esempio tipico è la reazione: e-+P→e-+ particelle adroniche, dove l'elettrone di alta energia si diffonde producendo un fotone virtuale che scandaglia la struttura interna del protone P ...
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sol In chimica-fisica, sistema colloidale in cui la fase dispersa è solida mentre quella disperdente è, generalmente, liquida. I s. sono definiti mono- o poli-dispersi a seconda che le dimensioni delle [...] particelle solide siano tutte uguali o no. A seconda della natura chimica della fase disperdente, inoltre, si hanno idrosol, organosol ecc.
Notevole importanza hanno assunto nel campo della preparazione dei materiali i metodi s.-gel, basati sul ...
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impacchettamento
impacchettaménto [Der. di impacchettare, da pacchetto] [LSF] La concentrazione di qualcosa in un volume minore di quello occupato normalmente: per es., relativ. a un insieme di molecole [...] libere, a un cristallo, a particelle in un fascio. ◆ [CHF] I. compatto: v. cristalli molecolari: II 34 d. ◆ [LSF] Coefficiente, o indice, d'i.: il rapporto tra il volume occupato normalmente e quello occupato dopo l'i. (talora, l'inverso): per es., v ...
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Elemento chimico di numero atomico 85, simbolo At, il cui nome deriva dal gr. ἄστατος «instabile». Il suo isotopo 21185At fu preparato, nel 1940, da D.R. Corson, K.R. Mackenzie ed E. Segrè, per bombardamento [...] del bismuto con particelle α accelerate con il ciclotrone dell’Università di Berkeley (California). Esistono in natura piccolissime quantità di isotopi 215At, 218At e 219At in equilibrio con isotopi naturali di uranio e torio. ...
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particella
particèlla s. f. [lat. *particĕlla, dim. di particŭla che a sua volta è dim. di pars partis «parte»]. – 1. Piccola parte, frazione assai minuta, quantità minima di qualche cosa: ridurre un solido in p. quasi impalpabili; meno com.,...
particellare
agg. [der. di particella]. – 1. Che si riferisce a particelle o è costituito da particelle: sistema p.; lo schema p. di un sistema materiale; la struttura p. (cioè discontinua) della materia. 2. Relativo alle particelle del terreno:...